Si parte!

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Sarebbero dovuti partire tutti alle sette del mattino in groppa a dei pegasi e delle scope volanti che li avrebbero portati al Ministero della magia, dove secondo Silente avrebbero trovato i cosiddetti capi della magia che secondo la profezia li avrebbero guidati, ma in  tutto ciò Percy non si era ancora fatto vedere.

-Dove si sarà cacciato?

-Non lo so Reyna, manca solo lui ormai-rispose Jason -Vado a cercarlo.

Il figlio di Zeus si stava dirigendo verso la cabina di Poseidone quando passando davanti a quella di Atena vide il suo amico abbracciato ad Annabeth e decise di non interrompere il momento, sapeva quanto fosse difficile dire addio e lui stava ancora male se pensava di aver "abbandonato" Piper, e in più quei due ne avevano passate molte, troppe, ed erano sopravvissuti al Tartaro solo grazie al loro amore. Si nascose dietro la cabina ma non potè fare a meno di sentirli parlare:

-Ti raggiungerò-disse Annabeth

-E come...non voglio metterti in pericolo

-Piper mi ha detto che katopris le ha mostrato una scena in cui io, lei e altri venivamo verso di voi per aiutarvi nella missione...e io verrò, ti seguirò sempre

-Ti amo.

Jason era sconcertato, questo la sua fidanzata non glielo aveva detto! Però da un lato apprezzava che sarebbe venuta pure lei, anche se dall'altro non voleva metterla in pericolo ovviamente. Decise di chiamare Percy fingendo di non aver sentito nulla, non voleva certo passare per un origliatore.

-Ehm, scusate, sarebbe proprio ora di andare-disse fingendo di essere appena arrivato.

-A presto

-Tornerò fra pochissimo- le rispose Percy salutandola con un bacio-Andiamo Jason.

il figlio di Poseidone mise un braccio in torno alla spalla dell'amico e insieme si diressero dagli altri che li stavano aspettando innervositi.

Prima che potesse partire una discussione erano già partiti e in un paio di giorni arrivarono in Inghilterra al Ministero della magia facendo sosta su delle isolette nell'oceano di tanto in tanto per riposarsi.

-E ora che si fa?-chiese Reyna una volta arrivati dentro l'edificio

-Speriamo di sapercela cavare con le parole-rispose Cedric

-E in un po' di fortuna

-Già, Percy

Attraversarono vari corridoi passando davanti ad uffici e scontrandosi più volte con auror troppo indaffarati per badare a loro finché non lo videro: il ministro della magia era proprio davanti a loro intendo in una conversazione con altri due uomini in giacca e cravatta.

-Ministro!-gridò Neville correndo verso di lui con i suoi amici

Il signore si voltò verso di loro con aria preoccupata, non capitava certo tutti i giorni che dei ragazzi si intrufolassero lì così dal nulla.

-Ehm...ragazzi! Che piacere vedervi-disse mettendoci dentro tutta la falsità possibile

-Possiamo parlare in privato?-chiese Cedric-È urgente

Il suo volto si incupì per poi tornare subito alla normalità :-Certo ragazzi, nel mio ufficio!

Si diressero al piano di sopra nell'ufficio del ministro:aveva un aria fredda data dalla troppa modernità e allo stesso tempo eleganza dell'arredamento,ma a Jason sembrò che facesse davvero freddo, infatti gli si drizzarono tutti i peli sulle braccia.

-Temo che sia importante

-Già-rispose Reyna-Penso che lei abbia capito che non sono una maga

-Si,infatti...ma non sei neanche una comune babbana

-Sono una semidea come i miei due amici-indicò Percy e Jason -Figlia di Bellona.-gli strinse la mano

-Presumo che lei sappia della faccenda dell'incontro fra semidei e maghi, forse ha sempre saputo della nostra esistenza ma non ha mai detto nulla...non sarebbe la prima volta che veniamo ingannati così...

-Ciò non è assolutamente vero!- era chiaro che mentiva dal suo volto diventato rosso come un peperone e dai denti che stringeva il più possibile.

Reyna scosse la testa-Non ci crederò mai signor ministro, ma tornando a noi non so se è al corrente della nuova profezia dell'oracolo di Delfi

-C-cosa?-spalancò gli occhi

-Solo i capi della magia sapran guidare...le dice niente?

-Uhm suppongo che vi riferiate all'evasione da Azkaban

-Una nuova evasione? E menomale che era la prigione più sicura...-sbuffò Neville

-E-proseguí-al ritorno dal Tartaro di molti mostri, più del normale.

-Ci risiamo-disse Percy-Le porte della morte sono state riaperte?

-Si, ma sarà molto diverso dall'altra volta, sembrerebbe che sia stata una decisione dello stesso Thanatos quella di aprirle

-Non è possibile...-rispose il figlio di Poseidone

-Invece sí, ora non so più che dirvi, buona fortuna e salvateci ancora.

Uscirono tutti senza ringraziare ne nulla, era chiaro che non sapevano tutto, ma era inutile insistere, se la sarebbero cavati da soli come sempre.


Maghi e semidei:l'incontroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora