FBI man knowing me || Jungkook × Reader

25.

*hai sbloccato il contatto "Jungkook"; ora può tornare a inviarti messaggi e a chiamarti*

Jungkook
20 aprile

Spiega.
19:42

Non posso farlo per messaggio
19:42

Perché no? È così difficile?
19:43

Sì, credimi, è tutto troppo complesso
19:44

Perciò che hai intenzione di fare?
19:44

Preparati, tra quindici minuti ti aspetto dall'altro lato della strada.
19:45

Dove andiamo?
19:45

In un posto :) dai, vai a prepararti. Ho molto da dirti
19:46

Jungkook arrivò alle otto, puntuale come un orologio. Ti accompagnò alla sua auto tenendo una mano dietro alla tua schiena, cosa che apprezzasti molto.

Il viaggio fu silenzioso: nemmeno uno dei due parlò, e come sottofondo c'era solo della musica che veniva trasmessa in radio.

Jungkook fermò l'auto vicino ad un parco. Non c'era nessuno ed era buio, a parte qualche lampione qua e là. Di sicuro non era ciò che ti aspettavi, ma eri con lui, quindi andava bene comunque.

Scendeste dalla macchina e vi incamminaste verso una delle tante panchine. Un silenzio assordante contornava il parco e ti sentivi anche un po' spaventata.

Una volta seduti, Jungkook cominciò a parlare.

"Vorrei che non fossimo costretti a incontrarci solo perché devo spiegarti delle cose," sbuffò lui, ricordando che anche l'ultimo incontro era avvenuto esclusivamente per metterti al corrente del fatto che era padre. "o per salvarti" aggiunse poi, riportando alla tua mente la scena di lui che colpiva Jin in testa con la pistola.

"Lo so, dispiace anche a me" sussurrasti.

"Non mi piace girare intorno a questo tipo di situazioni, come sai, quindi ti spiegherò subito quello che è successo con... Taehyung" l'agente deglutì, cosa che non passò inosservata da parte tua.

"Ti ascolto. Comunque sappi che non ho nulla contro di voi, anzi; siete entrambi dei bei ragazzi e vi ci vedo bene insieme, solo che... avrei voluto che mio cugino me lo avesse detto prima, capisci?"

"Sì, lo capisco benissimo. Ma devi sapere che tra me e lui non c'è più nulla, ormai. Io e Taehyung siamo stati insieme fino all'anno scorso, quando abbiamo deciso di adottare Jimin. Sì, ha tre anni, e da come te l'ho raccontato io sembrava che io e la cosiddetta madre ci fossimo lasciati tre anni fa, ma non è così..."

Un'altra bugia, pensasti. A quanto pareva, Jungkook era davvero molto bravo a raccontare frottole.

"Come dicevo, abbiamo adottato Jimin l'anno scorso. Dopo qualche mese, purtroppo, ci siamo lasciati per colpa mia. Taehyung si è inventato la storia del ragazzo single che voleva a tutti i costi un figlio semplicemente per il fatto che è risaputo che non è facile averne con un agente dell'FBI: molte persone cospirano contro di me e i miei colleghi, giorno e notte. Sarebbe stato un rischio enorme esporre Jimin..." disse.

In fondo capivi sia lui che Taehyung: volevano tenere il figlioletto al sicuro a tutti i costi, e questo è normale da parte di due genitori. Ma ancora non ti era chiara una cosa: come era riuscito tuo cugino a tenerti nascosto il suo fidanzato che, oltretutto, era anche il tuo vicino di casa?

"Come ho fatto a non accorgermi di voi due?" domandasti più a te stessa che a lui, tenendo lo sguardo basso.

Lui ti sentì, ovviamente, visto che non c'era nessun altro oltre a voi.

"Ero sempre io quello che andava da Taehyung" rispose. "Non potevamo rischiare che tu ci vedessi insieme. Era anche per una questione di privacy... non so se lo sai, ma tua zia prova una specie di odio verso gli omosessuali, a quanto pare"

"Quindi tu lo sei?"

"Cosa?"

"Gay"

Lui rise. "Sono bisessuale, quindi mi piacciono sia i ragazzi che le ragazze. Voglio che tu capisca che non ti ho presa in giro, Y/N. Tu mi piaci molto, e scusami ancora per tutto ciò che ti ho tenuto nascosto fino a questo momento. Mi perdoni?"

Vi guardaste negli occhi per un po'. Capisti che era sincero, lo si notava davvero tanto, quindi annuisti.

La sua reazione fu immediata e forse anche incontrollata: ti mostrò un sorriso, il più bello che tu avessi mai visto, poi prese il tuo viso e appoggiò le sue labbra sulle tue. Erano morbide e calde, le avresti baciate per ore ed ore senza stancarti mai.