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Nei giorni successivi la polizia condusse un test antidroga all'interno di casa tua, dato che tu stessa avevi dichiarato che tu e Jungkook vi eravate conosciuti perché eri stata incolpata di possedere e spacciare droga. Perciò, per accertarsi che non fosse sul serio così e che Jungkook non avesse mentito quando ha detto all'FBI che non eri coinvolta per nulla, i poliziotti trascorsero ben tre giorni tra le mura della tua amata abitazione setacciando ogni angolo esistente, per poi non trovare nulla di utile.

Per questo venisti subito assolta dal caso. Ora eri solo una testimone e vittima della vicenda.

Alla domanda sul rapporto tra te e Jungkook, rispondesti che tra te e lui c'era una specie di relazione, ma che di relazione non c'era ancora nulla di concreto. 

Ciò non venne preso bene dalla polizia.

"Un agente non può iniziare una relazione con una sospettata, nemmeno una volta assolta dal caso." aveva duramente espresso un agente, per poi continuare:"Ora che la vostra cosiddetta storiella è uscita allo scoperto, il signorino Jeon verrà licenziato e perderà il suo lavoro."

Non potevi sentirti più in colpa: Jungkook aveva perso il lavoro dei suoi sogni, quello per cui aveva rinunciato a molto. 

In tutto ciò, tu e lui dovevate ancora vedervi dal giorno della sparatoria. Chissà come l'avrebbe presa, una volta saputo che tu avevi accennato di voi e che ora avrebbe perso il suo lavoro...

In effetti la sua reazione non fu una delle migliori. Si sentì umiliato e ferito, non tanto perché lo avevi detto agli agenti, quanto piuttosto che gli sembrava una motivazione indecente per licenziarlo.

Dall'altro lato, invece, c'era Jin, il quale venne assolto dal caso dopo aver svolto delle indagini e confermato la tua dichiarazione, ovvero quella che lui non c'entrava nulla e che era solo stato manipolato. Venne anche rilasciato dal carcere.

Un'altra mattina ti chiamò tua zia, cioè la mamma di Taehyung, cominciando a sputare parole spregevoli al telefono. Ti disse che era colpa tua, che dovevi stare zitta, cose così. Eri confusa, così le chiedesti cosa fosse successo e... beh, i poliziotti avevano iniziato a considerare colpevole anche Taehyung. E questo perché tu avevi dichiarato di non sapere nulla della sparatoria avvenuta. La polizia quindi capì che era stata organizzata interamente da loro due. 

Jungkook ora non era l'unico su cui ricadeva la colpa... ora c'era dentro anche tuo cugino.

Successivamente Jungkook dichiarò di aver sparato a Yoongi per una serie di cause. Tra queste, c'eri tu. 

E forse, affermare di non sapere nulla sulla sparatoria e di tutta questa faccenda, non fu una delle tue migliori decisioni.

La colpa ricadde ancora di più su Jungkook e Taehyung, ai quali venne tolta la custodia di Jimin. Il piccolo venne portato portato a casa dei genitori di Taehyung temporaneamente, poiché a Jungkook e Taehyung fu vietato di vedere il figlio per un periodo.

Jungkook successivamente a delle indagini più approfondite venne considerato non colpevole, Taehyung pure.

Yoongi venne trasferito in un carcere all'estero, dove si trovano i criminali più conosciuti e temuti.

Passarono due settimane, due settimane durante le quali tu non potesti vedere né Jungkook, né Taehyung. Ad essere sinceri, colui che ti mancava di più era Jungkook. Le sue labbra, il suo tocco, i suoi abbracci... ti mancava ogni singola cosa di lui.

E finalmente, dopo due settimane, ti arrivò quel messaggio.

Jungkook
4 giugno

Mi hanno assolto. Domani ti aspetto al bar, quello dove ci siamo incontrati per parlare di Jimin... te lo ricordi? Spero di sì.
Abbiamo tante cose di cui discutere.
Ps: mi manchi.
15:17


spazio autrice

Questo capitolo è riepilogativo, per spiegarvi le varie conseguenze delle vostre decisioni.

Allora, siete soddisfatte o vi pentite di qualcosa? c:

FBI man knowing me || Jungkook × ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora