SHOCK ANAFILATTICO.
Giravo e rigiravo fra le mani quel bigliettino di carta. Dovevo chiamarlo o mandargli un sms su whatsapp. Ormai la tecnologia avanzata ci agevolava e allora salvai il numero e andai sulla chat era "online".
Cosa gli scrivo? "Ciao Ignazio, sono la stronza del bar." No troppo scontato. "Ciao carotino?" No, assolutamente out.
Avevo deciso. "Ciao Ignazio, sono Miranda, mi hai lasciato il tuo numero di cellulare l'altra sera. Scusami se non ti ho scritto prima ma il lavoro prende parecchio. Un bacio."
Davvero avevo scritto un bacio? Ero fuori di testa. Sembravo un'adolescente a quindici anni e quell'età l'avevo passata ormai da tempo.Sono proprio una stupida. Il suo "online" si trasformò in uno "sta scrivendo..."
"Ehi ciao Miranda, certo ricordo benissimo di averti lasciato il mio numero di cellulare. E' un piacere sentirti e mi sono contento tu mi abbia scritto. Un bacio."
Avvampo come se mi avesse ridato quel famoso bacio casto e puro.
Ignazio non mi scrive più, forse dovrei continuare io la conversazione ma l'uomo è lui quindi diamo a Cesare quel che è di Cesare, toccherà a lui invitarmi fuori se veramente ha interesse.
Dopo le dieci faccio una doccia e mi metto il mio pigiama. Sono sola in casa i miei genitori sono andati fuori a cena. Io ho rifiutato, volevo essere sola mangiare il mio bel panino imbottito e dormire.
Quando torno dal lavoro sono veramente sfinita, fare la segretaria per dieci ore al giorno è veramente stressante ma tutto ciò mi permette di soddisfare ormai i miei sfizi. Da quando non ho più carico di una casa e delle bollette, anche se la maggior parte delle cose le pagava Mirko, ho qualcosa in più da parte.
Ripensare al passato non mi fa bene ma non ne ho nemmeno il tempo perchè il mio cellulare vibra e mi accorgo che è una chiamata. Ignazio.
"Ciao Ignazio, dimmi tutto..."
"Ciao Miranda, senti scusami non volevo disturbarti ma Linda è in ospedale perchè ha avuto uno shock anafilattico, ecco ha bevuto un drink a base di limone e le ha fatto male."
"Corro subito.." E' l'unica cosa che dico prima di precipitarmi nel mio armadio prendere le prima cose che mi capitano e andare in ospedale.
Corro in ospedale come una furia, Linda è tutto ciò che mi è rimasto e non voglio perderla. Arrivo in ospedale e vedo Ignazio. Mi viene incontro e mi rassicura dicendo che la mia migliore amica è salva grazie al pronto intervento che hanno chiamato e che ha bloccato lo shock.
Linda è allergica al limone da quando aveva dieci anni. Anche lì, quel giorno fu portata in ospedale e capirono che il limone fu la causa dello shock. Avevamo mangiato una vaschetta di gelato al limone ne andavamo matte. Lo mangiavamo coi cucchiai più grandi perchè ne entrava di più.
Un giorno poi, mente eravamo nel giardino di casa dei miei genitori, mangiavamo il gelato come ogni pomeriggio d'estate ma Linda iniziò di colpo a gonfiare in faccia e iniziarono ad uscirle delle bolle sulle mani e il viso. Mi spaventai, pensai si stesse per trasformare in un mostro e urlai, mia madre accorse subito pensando ci fossimo fatte male in realtà vedendo Linda capì la situazione e la portammo di corsa in ospedale e successivamente chiamammo i suoi genitori. Linda era diventata allergica al limone perchè ne aveva abusato troppo. Da quel giorno è stato proibito il gelato al limone a lei perchè rischiava di andare in ospedale e a me, per evitare la sua reazione allergica un giorno.
"Grazie Ignazio, sei stato gentilissimo ad avvertirmi. Linda per me è come una sorella."
Mi guarda e sorride e poi mi dice: "Ti va un caffè? O visto l'orario una tisana?"
Annuisco e scendiamo giù al bar in attesa che Linda venga dimessa.
Ordiniamo due tisane allo zenzero e mirtillo. I tavolini sono tutti vuoti che, vedendo l'orario mi sembra anche plausibile come cosa.
Ci sediamo di fronte indossa una maglietta attillata nera e un jans stretto beige. Ha gli stivaletti camosciati e il suo giubbino in pelle che gli dà l'aria da duro.
"Avevo voglia di rivederti, certo non in ospedale ma comunque lo volevo."
Diventai rossa e d'un tratto le mie unghie, ben curate dalla mia estetista, divennero il mio punto di visione.
Lui aspettava una risposta che non tardò ad arrivare: "Bhe sai, infondo questo tavolino e questa tisana non sono male per essere un altro incontro."
A questa battuta ridemmo di gusto e ci gustammo la nostra tisana.
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𝓐𝓶𝓸𝓻𝓮 𝓶𝓪𝓵𝓪𝓽𝓸.
ChickLit[COMPLETA]L'amore è bello ma a volte può far male. Miranda ha ventisei anni e da due anni vive un amore malato. Ignazio è un uomo bellissimo e socievole ma ha un difetto: la gelosia e la possessione per le sue cose. Miranda e Ignazio vivono un amor...