CAPITOLO 19. MIRANDA

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IGNAZIO DOV'E'?

Di Ignazio non si avevano notizie. Era scomparso.

Avevo paura di ritrovarmelo davanti tutto ad un tratto come quel giorno.

Ormai erano passati sei mesi da quel giorno, la mia pancia ormai era evidente e i gemelli scalciavano come se volessero già uscire anche se mancava ancora qualche mese.

La data del matrimonio avevamo deciso di fissarla dopo la nascita dei bambini. Volevamo fare le cose in grande e soprattutto perfette perciò avevamo deciso, di comune accordo con Mirko, che rimandarlo di qualche mese non avrebbe guastato i nostri piani.

Ormai eravamo come sposati, avevamo dinuovo una casa tutta nostra e soprattutto stavano per arrivare due pesti.

Quel giorno quando Mirko ritornò da lavoro aveva una faccia rabbuiata, era strano.

"Amore è successo qualcosa al lavoro? Sei così silenzioso e soprattutto sembri arrabbiato."

In tv stavano dando il tg e mi colpì una notizia: "Ammazza la sua personal trainer e scappa. La polizia è alla ricerca di un uomo sulla trentina di anni il suo nome è Ignazio Paoli.." mi gelai divenni pallida e Mirko ebbe paura che mi stesse per venire uno svenimento. Mi fece stendere sul divano e mi abbracciò. Ora capivo perchè il suo umore era così strano.

La mia sorte era toccata a Sara. L'aveva ammazzata, una delle sue vittime era riuscito a farla fuori come un povero agnello scannato.

Avevano trovato Sara sgozzata nel bagno della palestra e piena di percosse. L'aveva violentata più volte mi disse Mirko, l'aveva sfinita e poi l'aveva ammazzata senza tregue, senza cuore e soprattutto senza sensi di colpa. La notizia della sua scomparsa era stata diramata a livello mondiale. Un assassino del genere non poteva rimanere fuori dalle sbarre, doveva scontare la pena e pagarla cara.

"Ho provato ad immaginare solo per un secondo quando ho visto Sara, che quella fossi tu. Il sangue mi ribolliva e vorrei solo ammazzarlo quel mostro. Non si toccano le donne. Non si ammazzano, si amano e lui invece le fa sue vittime. Ma questi uomini dove hanno il cuore?"

"Non hanno un cuore Mirko, non hanno un cuore nè una testa. Hanno solo la loro irrefrenabile voglia di sesso e prepotenza. Vogliono sentirsi uomini facendo male, non sanno che uomini lo si è facendo altro. Uomo lo si è quando tratti tutte le donne come vorresti tua figlia fosse trattata. Uomo lo si è quando sai che avendo una famiglia faresti qualsiasi lavoro, perchè il lavoro ti nobilita. Uomo lo si è quando la vita sembra ti stia ripagando con la felicità sapendo che te la meriti."

Mi guardò e mi diede un bacio casto. Mi abbracciò forte e mi sussurrò: "Forse allora nella vita ho dovuto fare tanto visto che la vita mi ha regalato te e queste due piccole creature." Mi toccò la pancia e i bambini scalciarono. La mia famiglia ormai, mi rendeva solo felice.

𝓐𝓶𝓸𝓻𝓮 𝓶𝓪𝓵𝓪𝓽𝓸.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora