CAPITOLO 9. IGNAZIO

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UNICO PUNTO DI VISTA.

Quella sera avevo esagerato. Amavo Miranda più di qualsiasi altra cosa ma l'avevo tradita perciò mi sono sentito di offenderla per alleviare le mie colpe.

Sara, la personal trainer era una bellezza unica e faceva gola a tutti, anche a me, perciò quando siamo rimasti nello spogliatoio da sola non ho resistito l'ho messa a novanta e l'ho sbattuta. Mi è piaciuto ed anche tanto. Miranda posso amarla quanto voglio ma questa monotonia mi ha stancato perciò avevo bisogno di uscire fuori dalle righe. Non sono portato per l'amore dei bacini, carezze e abbracci. Ho voglia di euforia e adrenalina. Mi manca stare con una donna diversa ogni sera ma credo di non aver mai provato il sentimento che Miranda mi fa sentire, anche se lei, non ama me allo stesso modo e ne sono sicuro e questa delusione la scarico tradendola.

Quando l'ho vista con quel vestitino ho pensato che appena l'avessero vista, tutti avrebbero fatto dei pensieri su di lei, anche perchè Miranda ha delle curve spettacolari. Meno di Sara ovvio, ma Miranda è pur sempre la mia donna e non accetto che qualcuno possa farsi dei pensieri su di lei. Deve essere solo mia, devo scoparla solo io, devo toccarla solo io e posso vederla solo io in determinati modi.

Le ho tirato uno schiaffo e non mi sono sentito in colpa, deve imparare che a Ignazio Paoli non si disubbidisce ma lei ha avuto forza ed è riuscita a tenermi testa tant'è che mi ha lasciato solo ed è andata via. Quella notte non è tornata, sicuramente è stata da qualcuno a farsi sbattere, infondo penso che anche lei debba soddisfare i suoi piaceri.

La ammazzerei di botte se sapessi che qualcuno in questo momento sta toccando ciò che è mio. Nessuno deve avere ciò che io ho avuto oppure mi appartiene ancora. Sara ad esempio oltre me ha detto di avere anche altri amici che la sbattono e le ho messo in chiaro che d'ora in poi ci sarò solo io. O io o nessuno.

Chiamo Miranda e non risponde, le mando dei messaggi prima di "scuse" poi minatori. Deve capire che di me non si libererà facilmente. Dovrà essere mia e basta per tutta la vita. Lei sarà la mia donna, madre dei miei figli e io non sarò suo perchè io potrò sbattermi chi voglio. Io sono un uomo, lei è una donna e il discorso è diverso.

Penso che per farmi perdonare farò di tutto, Miranda dovrà tornare a casa da me e ricominceremo a stare dinuovo bene fin quando non farà un'altra stupidaggine e le prenderà nuovamente.

Non mi sento in colpa quando picchio una donna, se lo merita.

Miranda poi sembra cercarsele, vuole la sua indipendenza, la sua libertà ma non ha capito che non la avrà. Lei non ha capito che essendo donna deve obbedire ad un uomo, in questo caso io.

Le donne hanno bisogno di uomini forti come me, uomini che le mettano al proprio posto e si facciano obbedire.

Le donne non possono pretendere di fare una vita nella loro libertà, infondo se prendiamo le donne di altri paesi,sono schiave degli uomini e questo dovrebbe essere preso in considerazione. Essere maschilisti come loro ma siamo in Italia e allora le donne dopo aver combattuto per anni per i propri diritti credono di poter fare tutto, patetiche e illuse.

Miranda, Miranda...la mia vittima sei tu, e lo sarai per molto.

𝓐𝓶𝓸𝓻𝓮 𝓶𝓪𝓵𝓪𝓽𝓸.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora