♚ Capitolo II · Seconda parte

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Stranamente, questa notte sono riuscita a riposare. Dopo le parole che Leon mi ha rivolto ieri mattina, ho sognato l'abbraccio di quella terribile sera, svegliandomi di soprassalto quando i baci che mi stava posando sulla testa si erano spostati sulle labbra – cosa che non era assolutamente accaduta... purtroppo.

Ferma di fronte alla finestra, apro di più le tende oscuranti per far entrare la luce del giorno e strizzo le palpebre per non essere accecata dai raggi del sole. Ancora pervasa dai brividi di quei baci inesistenti, mi sposto verso gli armadi e inciampo in un paio di scarpe buttate a casaccio; per non cadere, sbatto la mano sul mobile e l'urto apre di poco l'ultimo cassetto, dove ripongo particolari indumenti estivi. Ormai è agosto, il caldo si fa sentire anche a chi come me soffre il freddo. A parte un breve weekend passato al mare, non mi è stato possibile organizzare una vacanza più lunga.

Senza dar modo alla mente di pensare oltre, prendo dal cassetto il bikini blu e l'abito bianco di lino e corro nel bagno. Bea mi ha svegliata prima del solito affinché potessi accogliere il principe William per la colazione, ma se mi sbrigo potrei riuscire a farmi una nuotata prima di quell'ora. E se dovesse giungere in sala mentre sono ancora immersa nella vasca... beh, mi dispiacerà molto non esserci.

Con l'asciugamano stretto nella destra, attraverso il corridoio di fretta, così di fretta che ho dimenticato di prendere i sandali. Scendo le scale nell'atrio e svolto verso il retro, felice di non aver incontrato nessuno.

Ma la mia è una speranza effimera.

«Eleonore!» La voce squillante di Alissa giunge dalle mie spalle. La guardo mentre si avvicina con un sorriso smagliante. «Credevo ti stessi preparando per la colazione. Stavo venendo a chiamarti» dice, fermandosi a un passo. Per fortuna è sola.

Ma anche questa è una speranza fugace.

«Eleonore!» tuona mio padre. Mi fa piacere che amino tanto il mio nome. Per fortuna l'usanza dei nomignoli non ci appartiene. «Cosa stai facendo? Il principe William sarà qui a momenti». Cammina verso di noi accompagnato dalla Regina e da Leon.

Il sogno di questa notte mi torna alla mente e il viso va a fuoco. Maledizione!

«Vado in piscina. Volevo fare una nuotata veloce prima dell'incontro. Sai che non posso rinunciarci. L'ho già saltata ieri. Come la mantengo la linea?» straparlo, a disagio sotto gli occhi di Leon che mi scrutano. Cosa guardi? L'abito non è mica trasparente! Credo...

Abbasso lo sguardo per verificare le condizioni del vestito.

«Che bello... Quest'anno siamo andate soltanto una volta al mare. Potessi, verrei anch'io con te» dice Alissa rammaricata. «Ma Leon è qui per mettere a punto alcune cose sul matrimonio e quindi...»

L'irritazione ci mette un secondo a invadermi da capo a piedi. Mi ero alzata di buon umore stamattina...

Per evitare di sfogare la frustrazione su di lei, inspiro a fondo prima di parlare. «Rinunciare a un bel bagno fresco in piscina per organizzare il matrimonio... Non t'invidio, sorella. Mi auguro di restare single il più possibile». Ammicco e mi volto per raggiungere la piscina.

Questa storia delle nozze sta diventando una vera ossessione, quasi peggio dei miei incontri. Da qualche mese a questa parte Leon viene al castello quasi tutte le mattine per concordare con Alissa e i miei genitori i vari dettagli dell'evento. A volte trovo il salotto pieno di riviste da sposa o di coupon di sale ricevimento. In un momento di pura pazzia – dal mio punto di vista – Alissa mi ha persino chiesto di cantare una canzone d'amore per loro. Senza poterlo evitare, le ho risposto con un'isterica e fragorosa risata.

Trafiggimi il petto con una spada incandescente, sorella, mi faresti meno male.

Poso l'asciugamano su una sdraio e mi avvicino al bordo vasca per immergere una mano nell'acqua. Non ho pensato al fatto che, pur essendo una giornata calda, sono ancora le sette e non posso pretendere che la temperatura sia giusta, soprattutto viste le dimensioni olimpiche. Mi drizzo in piedi, scuotendo la mano, e m'incammino verso il casolare dove sono sistemati i contatori. Da qualche parte ci sarà scritto "acqua calda" o "temperatura". Immagino.

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