CAPITOLO 5: THANK YOU, CURLY

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"Posso aiutarti. Cosa ha fatto di cosi male?" chiesi.
Mi guardò piangendo. "Tu sai perchè si drogava?" disse avvicinandosi di più a me.
"No" risposi scuotendo la testa.
"Perchè il suo compagno, che non voglio neanche nominare, la picchiava. Una volta mia madre voleva uccidersi. Davanti a me. Quando capì che quell'uomo le faceva solo del male, reagì. Un giorno andai dalla polizia e denunciai quell'uomo...mia madre quando lo venne a sapere mi allontanò da lei mandandomi da mia nonna e rimase con lui...lasciandomi solo. E quando scoprì che si drogava per calmarsi...io volevo denunciarlo ancora...ma mia madre non me lo permise..." disse continuando a singhiozzare. "E perchè?" chiesi. "Perchè mi rinchiuse in casa! Non potevo uscire neanche se avessi voluto! Neanche a scuola potevo andare... Adesso che ho 18 anni posso fare quello che voglio...sono rimasto qui perchè non ho nessun posto dove stare...nessuno con cui stare. E questa è la mia prima delusione" disse urlando e piangendo. " E quali sarebbero le altre?" chiesi curioso.
"Non so se dovrei dirlo proprio a te..." disse guardando in basso.
"Di me ti puoi fidare, lo sai" dissi abbracciandolo. Rimase in silenzio facendosi cullare da me. "Lucas..." sussurò piangendo ancora di più. "Cosa?" chiesi allontanandolo per guardargli il volto rigato da qualche lacrima. "Lucas! È lui la mia seconda delusione!" disse urlando cercando di nuovo le mie braccia. Pianse sul mio collo per un bel po finchè non si addormentò.
Povero Louis...lui non è stronzo perchè ci è nato...ma perchè ha sofferto...e adesso non vuole più delusioni.
Dopo un po mi addormentai anche io con Louis sul mio petto...e giuro volevo rimanere così per sempre.

LOUIS'POV
Mi svegliai sdraiato su qualcosa di morbido ma non tanto quanto un cuscino. Guardai meglio per vedere che stavo dormendo sul petto di Harry...un momento...STO DORMENDO SUL PETTO DI HARRY!!

Calma Louis, respira...
Hai solo il ragazzo più dolce e carino del mondo sotto di te...niente paura.

Quando vidi che si stava svegliando, distolsi lo sguardo sulla sveglia. Erano le 7:20. E per fortuna che era Sabato..non mi va mai di andare a scuola. Come al resto della popolazione di ragazzi penso.
"Dormito bene?" disse Harry con la voce ancora impastata dal sonno. Lo guardai sorridendo. "Si. Sei proprio un morbido cuscino sai?" dissi stringendogli la guancia. Sorrise. "Grazie e tu invece sei un gran dormiglione" disse copiando il mio gesto. La sua mano scese dalla mia guancia lentamente facendomi venire i brividi. "Grazie. È una delle mie tante doti. Come picchiare la gente che si crede di essere superiori...che schifo" dissi mostrando i muscoli del braccio in segno di forza e facendo una faccia ( finta) arrabbiata. Rise e io lo guardai fintamente offeso. "Cosa c'è da ridere?" chiesi. "Niente. È che sei buffo quando cerchi di fare il cattivo" disse ridendo.
"Ah quindi sarei buffo??" chiesi mettendomi le mani sui fianchi. "Allora?" cercai di intimorirlo fingendomi arrabbiato. Lui rise ancora più forte.
"Adesso ti faccio vedere io come sono cattivo, riccio..." dissi cominciando a fargli il solletico.
Si dimenava sotto di me ridendo e questo mi faceva sorridere come non mai.
Harry si che mi dava la felicità che ho sempre voluto.
"T-ti prego Louis!Basta!" disse ridendo e mettendo le mani sul mio petto cercando di togliermi ma gli presi i polsi, bloccandoglieli sopra la testa.
Ci guardammo ridendo per un bel po.
Guardai attentamente quegli occhi verdi che si mischiavano con i miei blu.
Smisi di ridere guardando il suo sorriso e le sue fossette.
Mi avvicinai pianissimo vedendo che diventava sempre più serio fino a quando fui a pochi a pochi centimetri dalle sue labbra, mi guardò...spaventato.

Di cosa aveva paura?

Non ci pensai e chiusi gli occhi avvicinandomi di più al riccio quando sentì la porta aprirsi all'improvviso.
Sobbalzai allontanandomi il più velocemente da Harry.
"Signor Tomlinson sua madre la vuole" disse George.
Adesso...dopo mesi che non mi parla adesso che stavo per baciare l'unica felicità della mia vita, vuole vedermi!! Mai e poi mai...
"Neanche per sogno! Uooh!" dissi rabbioso e cascando dal letto. Mi alzai dolorante guardando Harry ridere per la mia caduta, coprendosi la bocca con la mano. Spostai lo sguardo su George. "Non ci andrò" dissi rabbioso mettendo le braccia conserte.
"Va bene, signore. Antrò a riferirglielo. Ah e si sistemi...lì sotto..." disse indicandomi i pantaloni notando che avevo la zip abbassata.Imbarazzante...
"Grazie e...non pensare male perfavore..." dissi alzandomi la zip rosso in viso. George annuì e se ne andò chiudendo la porta.
Guardai Harry che era concentrato sul suo album da disegno mentre disegnava qualcosa su di esso e...sorrideva. Come se fosse contento di quello che stava disegnado...
"Ehm...comunque riccio. Lucas è...il mio migliore amico" dissi mettendomi nuovamente sul letto. Mi guardò fermando la mano che disegnava non so cosa. "E...anche il mio ex" dissi guardando il bracciale rosso e bianco che mi aveva regalato Lucas. L'ho sempre portato per non scordarmi mai di lui. Me lo regalò il giorno che mi chiese di essere il suo ragazzo.
"Oh" disse soltanto guardando il foglio. "E perchè ti ha lasciato se posso?" disse guardandomi nuovamente.
"Perchè gli interessavano solo i soldi" dissi con rabbia.
"Vedi...quanto avevamo 16 anni, un giorno mi baciò e facemmo sesso. Non era la mia prima volta...ma non l'avevo mai fatto con la persona che amavo veramente. Il giorno dopo mi disse che era solo una scopata per lui e mi lasciò solo per un'anno. Tornò da me volendo il mio cuore ma io lo rifiutai perchè mi aveva fatto soffrire troppo. Ma cedetti dopo una settimana. Mi chiese di essere il suo ragazzo e mi regalò questo - mostando il braccialetto - siamo stati insieme un'anno. Poi mi tradì. Di nuovo. Con un'altro ragazzo. E questa volta non lo perdonai.
Ecco perchè sono così "stronzo" come pensano tutti" dissi guardando in basso. Lui si avvicinò e mi alzò il mento con due dita. "Io pensavo che eri solo vizziato e maleducato. Ma adesso ho capito che sei solo ferito. E voglio aiutarti. E voglio aiutare anche tua madre" disse guardandomi sorridendo.
Sorrisi e fui sorpreso quando mi abbracciò, mettendo le labbra sul mio collo.

Rilassati, non farti venire un'erezione. Reagisci! disse la mia vocina interiore.

E fu quello che feci.
Lo abbracciai ancora più forte, facendo unire i nostri petti.
Riuscivo a sentire il suo battito cardiaco accelerato che si muoveva in sincro con il mio.
"Grazie, riccio" dissi avvicinandomi al suo orecchio e sorrisi quando vidi che rabbrividii alla mia avvicinanza. "D-di niente, Lou" disse sorridendo. Si staccò dall'abbraccio andando in bagno.
Ne approfittai per vedere cosa nascondeva dentro il suo album.
Lo presi e aprì le prime pagine vedendo alcuni volti disegnati in modo preciso. Era veramente bravo!
Mi bloccai e spalancai gli occhi quando vidi gli ultimi due volti.
Ero...io?

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