CAPITOLO 9: HAPPY BIRTHDAY BABY parte 1

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24 Dicembre

"George, questo dove lo metto?" chiesi con un festone verde e blu tra le mani.
"Non lo so, signore. Lo metta sulla porta della sua camera.
Ah e non si preoccupi. Faccio tutto io" disse togliendomi il festone dalle mani.
"No, George. Mi piace aiutare. E poi è il compleanno di Louis e voglio regalargli una giornata speciale" dissi sorridendo e attaccando il festone sulla porta della "nostra camera".

"Va bene, signore. Mi permetta di porgerle una domanda?"

"Ehm certo George"

"Lei lo ama?". Mi si gelò il sangue a sentire quelle parole.

"C-cosa?" chiesi ridendo nervosamente.
"Io? George tu pensavi che io...naah" dissi ridendo ancora più forte.

"Mi scusi ma è da un bel po di settimane che quando pronuncia il suo nome, gli si illuminano gli occhi, signore.
Avevo notato solo questo"

"Cosa??Nah siamo solo...buoni amici" dissi sorridendo falsamente prendendo i soldi per andare a comprare la torta.
"Ehm...CI VEDIAMO TRA UN PO! VADO A PRENDERE LOUIS!E LA TORTA!" dissi prima di uscire.

Andai a prendere l'auto e partì verso il supermercato. Comprai una bella torta al cioccolato e panna e corsi subito a prendere Louis a scuola.

Nascosi bene la torta dietro i sedili posteriori cercando di non rovinarla.

Non era maglio andare a prenderlo prima a scuola e POI comprare la torta. Coglione...

Vocina interiore di merda.

Arrivai davanti il cancello della scuola di Louis. Parcheggiai e scesi dalla macchina, aspettandolo.
Quando lo vidi arrivare sorrisi al contrario suo.
Mi guardava come...spaventato.
Cercai di avvicinarmi a lui per capire cosa andasse storto.
"Lou tutto-AH" dissi cadendo a terra. Quanlcuno mi aveva tirato un sasso...e bello grosso.
"Harry!" esclamò Louis venendomi in contro, impaurito.
Mi girai vedendo chi aveva osato lanciarmi un sasso senza un valido motivo.
Non lo riconobbi subito ma Louis lo capì immediatamente dalle lacrime che scendevano sul suo bel viso guardando quel ragazzo.

"Ciao Lou. Da quanto tempo?" disse sarcastico.

"L-Lucas?"

"Ti ricordi ancora il mio nome? Beh buono a sapersi" disse sorridendo falsamente.
"Che cosa cazzo vuoi da me Lucas vattene!" disse stringendosi di più a me che guardavo il ragazzo di fronte a me con sguardo omicida.

Prova solo a toccarlo e ti farò dimenticare di essere un maschio. Tranquillo solo...una bella padellata sulle palle...niente di che.

"Lo hai sentito. Vattene" dissi facendomi coraggio.

"E tu chi saresti? Il suo bodyguard?"

"È il mio ragazzo. E ora sparisci"

"Ragazzo? O dovrei dire 'la sua puttana personale' "

"Come osi tu pezzo di-" venni bloccato da Louis che si mise davanti a me.

"Sai non ricordo quanti te ne sei fatti in tutti questi mesi. Credo 3, forse 4 a settimana.
Nessuno è mai durato più di una settimana con te, Lou.
Io invece sono durato un mese..."

E io 3. Hah!

"Che cazzo vuoi da me, Lucas!" disse rabbioso.
Devo ammetterlo. È davvero sexy quando è incavolato.

"Te"

"Cosa??" dissi sorridendo cercando di non ridergli in faccia.

"Senti, tu fatti i cazzi tuoi" disse indicandomi. "E tu...ricordati che ti avrò e non mi arrenderò cosi facilmente. Guardati dietro le spalle" disse indicandolo e allontanandosi.
Entrò in una macchina nera e se ne andò.
Louis mi guardò e cominciò a piangere.
"No Lou..." dissi abbracciandolo.
"Q-Quello che ha detto sono menzogne! Io...io non s-sono andato più a letto con nessuno!" disse singhiozzando sulla mia spalla.
"Ti credo Lou, calmati cucciolo ti credo. Ti prego non piangere" dissi prendendogli il volto tra le mani.
"Dai vieni a casa. Ho una bella sorpresa per te" dissi sorridendo.

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