Arrivata davanti alla porta del negozio alzò lo zerbino e prese le chiavi che erano nascoste sotto.
-Ce l'hai fatta finalmente! - esclamò Shiko appena Fumiko mise piede nel locale.
-Per le strade non c'era nessuno! Sono dovuta andare alle mura! - esclamò la ragazza alterata.
-Potevi entrare in una casa! Così magari prendevi anche qualche soldo! - disse Shiko con sguardo accattivante.
-Io non sono una ladra! - rispose la ragazza dopo essere diventata tutta rossa.
-Smettetela di litigare voi due! Così sveglierete tutti! - li rimproverò Yakumo. Lui era il padre di Shiko nonché il nuovo compagno della madre di Fumoko. Suo padre era morto nel corpo di ricerca e sua madre si era risposata con Yakumo. Per Fumoko era come un padre. Lui aveva i capelli marroni ed era molto alto. Il figlio invece, Shiko, era anche lui abbastanza alto e aveva dei bellissimi riccioli neri, gli occhi invece erano verdi con delle sfumate azzurre. Avevano una grande falegnameria dove vivevano insieme metà dei Ghoul di Shiganshina. L'altra metà era nel negozio di pane proprio lì affianco. In tutto erano circa una ventina. Tra loro si conoscevano tutti. I palazzi avevano dei piani interrati così da permettere di ospitare più gente. Conoscevano anche altri Ghoul che non erano a Shiganshina. Sapevano che ce n'erano altri 20 all'interno del villaggio ti Trost e circa una decina all'interno del Wall Rose. In genere si ritrovavano tutti all'interno del Wall Rose a Shiganshina per cibarsi dei cadaveri che il Corpo di Ricerca riportava dopo le battaglie. Ora era un po' che non tornavano e quindi in qualche modo dovevano mangiare. Così gli umani non avevano mai sospettato di loro. Sapevano che in città c'erano degli strani esseri, ma le loro comparse erano rare, perciò principalmente pensavano a preoccuparsi per i giganti, ma ormai erano cento anni che non davano più grane. Fumoko oggi aveva fatto vedere la sua kagune. Era meglio se sua madre non lo venisse a sapere, ma non poteva fare altrimenti.
-Fammi vedere cosa hai portato! - disse Shiko fiondandosi sul cadavere.
-È solo un normalissimo uomo del Corpo di Gendarmeria! - rispose Fumiko alzando gli occhi al cielo.
-L'hai morso sul collo! - esclamò adirato il ragazzo.
-Era il modo più veloce per ucciderlo. - rispose calma lei.
-Si, ma guarda che schifo! Gli hai succhiato anche abbastanza sangue! - esclamò il ragazzo arrabbiato e triste.
-L'ho preso io! Se lo volevi uscivi tu!- rispose Fumiko.
-Lo sai che il collo è la mia parte preferita! Brutta bastarda! Vieni qui che ti picchio! - esclamò Shiko strappando un pezzo di carne dal braccio della gurdia e fiondandosi su Fumiko.
-Shiko! Cosa sono queste parole! Non usarle mai più! E smettetela di azzuffarvi. Per prima deve mangiare vostra madre! - disse Yakumo in piedi davanti a loro. I due ragazzi si alzarono dal pavimento e abbassarono la testa.
-Scusa papà. - risposero in coro.
-Va bene. Ora sedetevi qui sul divano e fate i bravi. - detto questo prendere il cadavere e lo portò su dalla signora Miyako.
-Hai 17 anni e mezzo e continui a comportarti come se ne avessi quattro! - esclamò Fumiko appena si sedettero sul divano.
-Zitta mocciosa! Tanto lo so che mi vuoi bene. - disse lui prendendole il viso e dandogli un bacio sulle guance.
-Non ho più sette anni. Non sono la tua sorellina! - disse lei che era diventata tutta rossa.
-Quanto sei carina quando ti arrabbi! - disse Shiko sorridendo. Lei emise uno strano verso arrabbiato e si girò dall'altra parte. Stettero per un po' in silenzio, poi lui le chiese:
-Sai per caso cosa è successo a tua madre? -
-Sì. Ieri sera era andata da una sua amica a cena e non ha fatto in tempo a vomitare. Quindi ha mangiato del cibo umano e ora sta male. Anche con quella carne non so quanto ci metterà a riprendersi. - rispose la ragazza guardando fuori la finestra. Il cielo si faceva sempre più chiaro. Tra un po' si sarebbero svegliati tutti.
-Pulisciti la bocca. È ancora sporca di sangue. - disse Shiko sorridendo. Fumiko allora alzò il braccio e si pulì con la manica della maglietta.
-Sempre così femminile!- disse lui sorridendo. Ma Fumiko non sorrise.
-Casa c'è? Qualcosa non va? - domandò Shiko.
-Non so. Sono un po' preoccupata per la mamma e poi è da quando sono uscita che sono agitata. È andato tutto bene, ma non so perché ho come una strana sensazione. - rispose lei.
-Stai tranquilla. Sarà solo un po' di stanchezza.- disse il ragazzo sorridendole paternamente.
-Ti va se andiamo a prendere una boccata d'aria? - chiese piano Fumiko.
-Certo! -I due ragazzi uscirono dal negozio. Ormai era mattina e in giro cominciava ad essere ci un po' di gente.
-Ti va se ci avviciniamo alle mura e vediamo cosa hai combinato questa notte? - disse Shiko sghignazzandole nell'orecchio per non farsi sentire dalle altre persone.
-No. Ti prego. Non avviciniamoci alle mura! Non voglio. Ho paura. - disse Fumiko allarmata.
-Ma cosa ti prende oggi?! Sei strana! - esclamò Shiko guardandola di traverso.
- Ti prego! Le guardie erano in quattro e ho dovuto usare la kagune! Per quello era morso! - rispose la ragazza quasi con le lacrime agli occhi.
-Non dirmi che non avevi la maschera!!? - urlò il ragazzo.
-Parla piano scelerato! - le sussurrò lei. Poi continuò: -Ovvio he avevo la maschera. Non sono certo una sciocca! - In quel momento il cancello si cominciò a riaprire. Tutta la gente cominciò ad andare verso la strada principale. Era tornato il Corpo di Ricerca!

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Aot ghoul
Fiksi PenggemarCosa succederebbe se in Attack on titan oltre a umani e giganti ci fossero anche i Ghoul? Da che parte starebbero?