Storie brevi, a volte sciocche, ma sempre dolci e a lieto fine. Vi propongo piccole fiction con protagonisti alcuni personaggi di lakorn thailandesi che mi piacciono^^
Can era e rimaneva strano forte, ma Ae ormai non ci faceva nemmeno più caso e anzi, si stupiva quando i suoi amici ancora si domandavano "per quale motivo Can si comporta così?". Inutile domandarlo perché non c'era risposta a tale domanda. Can era così punto; prendere o lasciare. Certo che quella mattina era decisamente più strano del solito, tanto che anche Ae era sul punto di preoccuparsi, ma poi si ricordò che era Can e quindi lasciò perdere.
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Can sbuffava ormai da una buona mezz'ora, oltre che starsene praticamente mezzo sdraiato sul tavolo dove Ae, Pete, Pond, Aim e No insieme a Keng cercavano in qualche modo di studiare. Pete aveva provato un paio di volte a chiedergli cosa fosse successo, ma l'unica cosa che aveva ricevuto erano solo dei piagnistei seguiti da tanti "P!!! è solo uno stronzo bastardo!" seguito da un abbraccio soffocante che Ae bloccò subito mettendosi seduto tra i due, giusto perché la gelosia non è mai troppa.
Quando Can sbuffò di nuovo, No propose di smettere di studiare per un attimo (anche se in realtà non avevano nemmeno iniziato) e guardò Can con sguardo serio.
"Se non mi dici che accidenti hai giuro che ti tengo in panchina per tutte le prossime partite!"
"No P!! Non fare lo stronzo anche tu adesso... non è giusto! Non va bene! Io non ho fatto nulla è solo colpa di quello stronzo. Perché te la prendi con me adesso eh?!Io che c'entro? Non va bene P, tu dovresti essere dalla mia parte!"
"CAN! Per l'amor del cielo non fare la macchinetta come al solito. Non si capisce nulla!" rispose Pond alzando gli occhi al cielo. "Se sei stressato puoi sempre guardare un porno!Con quello ti rilasAHIA! Aim perché mi hai picchiato?!"
Aim sbuffò rimettendo sul tavolo il righello che aveva usato per colpire il fidanzato. "Perché sei il solito pervertito e voi ragazzi non capite proprio nulla. Can è in crisi d'amore, vero Can?"
Il minore sbatté le palpebre come un cucciolo di cane. Si poteva quasi vedere che scodinzolava felice. Annuì mostrando il labbro inferiore, per rafforzare la sua tristezza, tanto che Aim allungò la mano e gli accarezzò la testa. "Povero piccolo Can. Cosa è successo? Chi è stato a farti soffrire eh? Dillo a Aim che lo prende a pugni."
"Aim, tesoro, non accarezzarlo! Poi non ti si stacca più." disse Pond togliendo la mano della ragazza dalla testa di Can, sempre per il fatto che la gelosia non esiste in questo gruppo.
"Ma bisogna fare qualcosa Pond!" rispose di nuovo Aim.
Iniziò quindi un dibattito tra chi voleva fare qualcosa, anche se non avevano la minima idea del cosa, e chi come Ae che avrebbe preferito tornare a casa e buttare Pete sul letto perché, accidenti a lui, quel cravattino un po' smollato gli stava facendo rodere il fegato.
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