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(T/n)'s Pov

Ero finalmente davanti casa.
Quel viaggio durato circa un quarto d'ora mi parve interminabile a causa dell'ansia che avevo ma alla fine ce l'avevo fatta.
Ero a casa, sana e salva.
Ancora dentro l'auto, mi affrettai a pagare l'autista e prima di uscire controllai bene nei dintorni di casa mia: non c'era nessuno, neanche un'ombra che potesse ricordarmi Nightmare, era tutto normale.
Una volta sicura che non ci fosse nessuno ad aspettarmi fuori, magari nascosto nel buio, uscii ringraziando l'autista e mi precipitai dentro casa chiudendo subito dopo la porta d'ingresso a chiave.
Ripresi fiato guardandomi intorno, la casa sembrava deserta, come doveva essere.
Accesi tutte le luci e controllai in ogni angolo delle varie stanze, nessuno. Neanche una macchia nera.
A quel punto cercai di rilassarmi tirando un sospiro di sollievo, ero al sicuro.
Mi trascinai a passi lenti in camera mia, quella situazione e tutto quello stress mi avevano sfinita, per non parlare dell'ora che si era fatta.
Dovevo assolutamente riposarmi un po' ma con il mio problema sapevo già che non sarebbe stato facile.
Mi cambiai e mi buttai sul letto, ritrovandomi a fissare il soffitto per l'ennesima volta.
Inizialmente cercai di prendere sonno senza usare le pasticche ma fu tutto inutile, migliaia di pensieri non smettevano di ronzarmi per la testa e ripensando a ciò che mi era successo poco tempo prima qualche brivido mi percorse la schiena.
Non riuscivo a calmarmi quindi c'era solo un modo per addormentarmi, il solito modo di sempre.
Mi sedetti e presi dal cassetto del comodino il piccolo barattolo di farmaci, ormai mezzo vuoto. Prelevai una pasticca e la ingoiai senza pensarci, per poi sdraiarmi di nuovo poggiando il barattolo sul comodino.
Aspettai un po' ma non successe niente, questa volta non sentivo alcun effetto. Le mie palpebre non si facevano pesanti e il mio respiro non rallentava.
Probabilmente ero troppo agitata per quella sola e piccola dose di medicine.
In effetti l'ansia era sempre molta, anche se cercavo di convincermi che adesso andava tutto bene la mia testa diceva tutt'altro. Rimasi ad aspettare per un po', con solo il ticchettio delle lancette dell'orologio a farmi compagnia, poi sbottai spazientita.
《Maledizione!》
Volevo soltanto addormentarmi e dimenticare questa brutta serata, volevo soltanto riposarmi e non pensare più a niente.
Mi alzai di nuovo afferrando il barattolo di pasticche ancora aperto e con noncuranza ne feci scivolare sulla mia mano qualcuna, non le contai neanche, non m'importava.
Volevo soltanto dormire.
Le misi tutte in bocca e pian piano le ingoiai, senza pensare alle conseguenze.
Mi sdraiai nuovamente e, questa volta, iniziai quasi subito a sentirne gli effetti, con mia grande gioia.
Il mio respiro diminuì sempre di più, insieme al battito del mio cuore.
Finalmente chiusi gli occhi, una volta per tutte.

Tutto era buio attorno a me, neanche una luce o un piccolo barlume di speranza.
Sembrava essere un luogo con confini indefiniti, potenzialmente infinito.
《Merda... un altro incubo.》
Pensai a voce alta mentre mi avviavo alla ricerca di qualcosa, o qualcuno, senza una meta precisa.
Passarono minuti, ore, ormai avevo perso la cognizione del tempo e ancora non avevo intravisto niente. Iniziai a correre, quella solitudine e quel buio opprimente mi stavano inquietando non poco.
《Hey... c'è qualcuno?》
Gridai al vento ma non ottenni risposta.
Solo silenzio.
Tutta quella situazione mi stava facendo impazzire, doveva esserci qualcuno, non potevo essere completamente sola in questo oblio.
《Vi prego...》
Stanca di correre mi fermai per riprendere fiato e mi sedetti a terra, con la testa nascosta dalle ginocchia.
Sentivo già gli occhi farsi più lucidi.
《Qualcuno...》
Mormorai sconsolata, sapevo che anche questa volta non sarebbe arrivato nessuno.
Non riuscivo neanche a svegliarmi, vani erano i miei pizzicotti sulla pelle, ero intrappolata lì.
Alla fine, i miei pensieri confusi si fermarono su di lui. Su quello scheletro nero come questo posto che mi stava perseguitando ormai da giorni.
《Nightmare...》
Quasi sussurrai, forse per timore o incertezza, ma c'era anche una parte di me che inspiegabilmente avrebbe voluto che si materializzasse lì, in quel momento.
Rimasi in silenzio per un po', ad aspettarlo ingenuamente, ma non sentii niente.
Però quando stavo per rassegnarmi e lasciar perdere, finalmente udii un suono. Un suono diverso dal mio respiro e dalle mie grida.
Il suono della sua voce.
《È brutto sentirsi soli, non è vero?》
Alzai la testa di scatto e lo vidi lì, in piedi davanti a me, non c'era nessun ghigno sul suo viso questa volta.
Un mezzo sorriso si formò spontaneamente sul mio volto ma lo contenni, non volevo che si facesse strane idee. In una situazione del genere, probabilmente, se fosse stato qualcun altro gli sarei già saltata addosso per abbracciarlo ma conoscendo Nightmare era meglio non farlo.
Dopotutto non potevo fidarmi di lui.
《In fondo, noi lo sappiamo bene...》
Continuò lui, marcando il "noi".
《Per molto tempo non ho sentito mio fratello vicino finché poi non sono diventato ciò che sono adesso, mentre tu sei stata disprezzata e rifiutata dal tuo stesso padre, arrivando perfino a scappare di casa...》
Aggrottai la fronte infastidita, non volevo ricordare ancora ciò che era successo quella sera di molto tempo fa, ne avevo abbastanza.
Fece un passo avanti, verso di me, e a quel punto decisi di alzarmi rimanendo in guardia.
《Prima eri tormentata da questo... dal tuo passato, dalle dure parole di tuo padre, da questa nuova vita... o mi sbaglio?》
《Non sono affari tuoi.》
Risposi secca, sperando di chiudere il discorso e cambiare argomento.
Alle mie parole, un sorrisetto beffardo spuntò sul suo volto.
《Ma prova a riflettere un attimo, nell'ultimo periodo non ci hai più pensato... grazie a me~》
《C-cosa?》
《Dal primo dei tuoi sogni in cui sono entrato hai iniziato a dimenticare tutti i tuoi problemi... ed è questo ciò che volevi, giusto? Dimenticare e andare avanti.》
Riflettei, in effetti aveva ragione. Da quando è arrivato lui non ho più pensato alla mia situazione familiare e al mio passato.
《Ma, come hai visto poco fa, come ti ho fatta dimenticare posso anche riportarti a quei ricordi...》
Non lo lasciai finire.
《No...!》
Scossi la testa. Nonostante tutto non volevo ritornare a come stavo prima di incontrarlo, per niente al mondo.
Il suo sorriso si allargò ancora una volta.
《Vedi?》
Sparì per qualche attimo dalla mia vista, lasciandomi perplessa. Dopo poco però sentii delle mani stringermi dolcemente i fianchi e abbassando lo sguardo notai che erano quelle di Nightmare.
《Tu hai bisogno di me...》
Mi sussurrò all'orecchio con tono ipnotico, facendomi rabbrividire.
《Io posso darti una vita migliore, posso farti vendicare e dimenticare...》
Potevo sentire il suo respiro caldo sul mio collo ad ogni parola che pronunciava.
《Con me non sarai mai più sola~》
《I-io...》
Mi voltai per guardarlo, adesso eravamo pericolosamente vicini.
Non sapevo cosa rispondere, per l'ennesima volta ero confusa, dentro di me cuore e mente stavano lottando per avere la meglio sulle mie decisioni, senza successo.
《Per questo sono qui per farti una proposta~》
Staccò una mano dal mio fianco solo per farci comparire sul palmo una mela nera, mentre con l'altra mi teneva ancora stretta a lui.
La mela era molto simile a quelle che vidi nel sogno del passato di Nightmare, sul grande albero, se non fosse che da essa certe volte gocciolava il liquido da cui lui era ricoperto.
Mi guardò negli occhi sorridendomi dolcemente per la prima volta, la sua unica pupilla visibile brillava di un azzurro intenso.
《Io sono il re dei sentimenti negativi...》
Fece una piccola pausa, scrutandomi.
《...e degli incubi~》
Disse ammiccando, per poi tornare serio e continuare.
Sorrisi a quel gesto, questa volta senza timore.
《Ma tu... vuoi essere la mia regina~?》
A quella richiesta esitai per qualche secondo, sorpresa, ma poi senza pensarci troppo la diedi vinta al mio cuore e accettai.
《S-sì... sì!》
Lui sorrise soddisfatto e senza dire altro mi baciò, poggiando la sua bocca sulle mie labbra.
Io ricambiai quasi subito, lasciando entrare la sua lingua.
Così, con quel bacio inaspettatamente appassionato suggellammo il nostro eterno patto.
Si staccò dopo un po' e ne approfittai per riprendere fiato.
《Adesso devi mordere questa mela~》
Disse porgendomi quella strana mela nera.
La guardai un po', insicura, ma Nightmare mi accarezzò una guancia per rassicurarmi.
《Solo un morso e poi tutti i tuoi problemi svaniranno~》
Annuii, non avevo altra scelta ma non m'importava molto. Presi la mela e l'avvicinai alla bocca staccandone un piccolo morso.
Era terribilmente aspra, non aveva un buon sapore ma mi feci forza e ingoiai il boccone.
In quell'esatto momento vidi Nightmare ghignare come faceva sempre e un dolore improvviso mi pervase tutto il corpo costringendomi a tremare, gettai immediatamente via quella mela.
Sentii un liquido freddo scendermi dagli occhi e il dolore aumentare a dismisura, tant'è che non riuscii a trattenere delle urla. Appena aprii bocca però sentii quello stesso liquido amaro uscirmi anche da lì e cadermi sulle mani.
Mi guardai mentre la mia vista si oscurava sempre di più e non riuscii a credere a quello che vidi.
Lo stesso liquido nero che ricopriva Nightmare adesso stava ricoprendo completamente anche me, senza che io potessi fare niente se non contorcermi dal dolore e urlare.

《Sei finalmente la mia regina, (T/n).》

Lo sentii mormorare, prima di non vedere più niente.

Insomnia || Nightmare!Sans × Reader [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora