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(T/n)'s Pov

Mi risvegliai seduta a terra, appoggiata contro il muro di un corridoio, davanti alla porta numero 26.
Mi guardai attorno ancora intontita dall'incubo di poco prima, dovevo essere ad uno dei piani del condominio in cui ero entrata. L'occhio mi cadde quasi subito sull'ascensore, sembrava a posto, come se non fosse successo niente. Subito sopra di esso notai un cartello con il numero del piano a cui mi trovavo: il numero 6.
Mi alzai ancora confusa da tutto quello che stava succedendo e mi avvicinai all'appartamento davanti a me mettendomi in ascolto, non poteva essere un caso che mi trovassi lì.
《Ma quanto ci mette?!》
Non mi ci volle molto per riconoscere che la voce aldilà della porta era la stessa che mi aveva chiamato, anche a giudicare dalla fretta, quindi non indugiai oltre e bussai.
In pochi secondi la porta si aprì rivelando la figura di un uomo sulla quarantina, abbastanza agitato e con già il giacchetto addosso.
《Salve, sono la b-》
《Sì sì, finalmente! Ti lascio mia figlia Lucia, tornerò fra circa un'oretta... forse.》
Detto questo uscì alla velocità della luce chiudendosi la porta alle spalle, probabilmente non mi aveva neanche guardata.
Sospirai e mi guardai intorno, era un piccolo appartamento ma carino e ben curato, giusto per circa tre persone.
Mi avvicinai al salotto dove notai un cellulare ancora acceso sul tavolo, per la fretta l'uomo doveva essersene dimenticato. Presa dalla curiosità non riuscii a trattenermi e mi avvicinai notando che era aperto sulla home di WhatsApp.
Sembrava tutto normale se non fosse per il primo contatto della lista, quello di una certa Sara, posto prima di quello della moglie. Non dovrebbero essere affari miei ma, insospettita ed incuriosita, cliccai sulla chat di Sara.
Subito mi si pararono davanti un sacco di messaggi con vari cuori qua e là.

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"Hey, è stato bello lo scorso
weekend, perché non
ci rivediamo? 😘"

"Hai ragione! Quando?"

"Beh, se puoi anche
adesso... sono libera"

"Aspettami, sistemo la
bambina e arrivo ❤"

"Non vedo l'ora! ❤"

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Adesso avevo capito perché avesse così tanta fretta.
《Ciao! Tu chi sei?》
La voce di una bambina mi riportò alla realtà, arrestando la rabbia che stava crescendo in me.
Mi girai verso la voce vedendo una piccola bimba sorridente dai lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri, era davvero carina.
Il mio sguardo si rattristò però pensando a ciò che faceva suo padre alle spalle di tutti e alla sua fragile situazione familiare che si sarebbe potuta distruggere in un secondo. Un essere così piccolo e innocente non meritava di soffrire.
Lei notò il mio sguardo e si preoccupò subito.
《Qualcosa non va...?》
Scossi la testa scacciando via quei pensieri e le offrii uno dei miei migliori sorrisi.
《No no, va tutto bene piccola! Io sarò la tua babysitter per un po', finché i tuoi genitori non torneranno...》
《Oh, va bene! Come ti chiami?》
Sembrava davvero felice di vedermi, nonostante non mi conoscesse neanche.
《(T/n), tu sei Lucia, giusto?》
《Esatto!》
Ridacchiò, la sua allegria era quasi contagiosa.
《Bene, ci divertiremo vedrai! Cosa vuoi fare?》
Lei indicò la televisione.
《Tra poco ci sono le Winx!》
《Oh, bene...》
Mormorai un po' contrariata, ma in fondo mi convinsi che sarebbe stato un bel tuffo nel passato.

《Ed eccoti i soldi...》
Mormorò l'uomo porgendomi un paio di banconote da 20, sembrava decisamente più sereno della prima volta che lo vidi.
《Grazie.》
Risposi fredda guardandolo male mentre mettevo i soldi a posto, ero ancora arrabbiata per quello che avevo scoperto, mi faceva schifo.
Lui mi guardò sospettoso, inarcando un sopracciglio.
《Beh? Cos'hai da guardare?》
《Niente... niente.》
Salutai Lucia con un sorriso e me ne andai, questa volta decisi di prendere le scale per scendere.

Insomnia || Nightmare!Sans × Reader [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora