Revenge

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"Beverly ti giuro, mi dispiace tantissimo per ieri sera! Non avevo idea che Bill e Tom si frequentassero!"

Era la millesima volta che la rossa sentiva Amy ripeterle quella frase. Da quando si erano svegliate, la sua compagna di stanza non aveva fatto altro che cercare di giustificarsi.

"Amy ti ho già detto che non fa niente.   Lo sò che non è stata colpa tua!" esclamò la ragazza sfiancata, sperando mettere fine a quella conversazione una volta per tutte.

"Ok d'accordo, ma sei proprio sicura di non essere arrabbiata con me?"

Beverly alzò gli occhi al cielo, sbuffando.

"No scema! Non sono affatto arrabbiata, adesso muoviti ad andare che il tuo cavaliere ti aspetta!"

Amy sfoderò un sorriso smagliante e l'abbracciò forte.

"Va bene, ti prometto che farò una bella ramanzina a Tom per aver portato con sé quel coglione di Bill!"

Detto questo la sua amica uscì dalla stanza, lasciando la rossa sola.
Ovviamente la prima cosa che pensò di fare avendo un pò di tempo a disposizione, fu quella di continuare a leggere il diario di Richie.

7 Novembre 1991

Come si può smettere di amare qualcuno dall'oggi al domani? Come si può fingere di essere diversi da ciò che si è realmente?
Non sò da dove Eddie abbia preso la forza e il coraggio per riuscirci. Non faccio altro che continuare ad annaspare nella tristezza. Mi manca ogni giorno di più, pur condividendo la sua stessa camera.
Così vicini eppure così lontani...

*Inizio Flashback*

Erano ormai le dieci e l'orario del coprifuoco era già scattato. Quella sera i ragazzi avevano deciso di non andare a fare il loro solito giro al campus femminile, dato che le loro 'amichette' erano impegnate con la festa di compleanno di una loro compagna.

Noah se ne stava seduto alla scrivania finendo di fare i suoi compiti, Richie era steso sul letto intento a scrivere su un taccuino, mentre Eddie si era chiuso in bagno da quasi un'ora. Quando finalmente uscì, il corvino alzò lo sguardo su di lui e vide che  era vestito di tutto punto. Indossava una camicia bianca e un pantalone blu scuro elegante.

"Dove te ne vai?" domandò il quattrocchi, smettendo immediatamente di scrivere.

"Ho delle cose da fare..." rispose l'altro  sbrigativo, spruzzandosi un pò di profumo addosso.

"Ah si? E cosa?"

"Devo vedere una persona"

"Questa persona sarebbe Myra?" chiese il corvino con astio.

"Senti, tra amici bisogna saper rispettare la privacy. Non mi pare che Noah mi stia facendo il terzo grado!"

Richie lo guardò in cagnesco.

"Amici?" il tono della sua voce questa volta era ironico.

"Già. Siamo tutti amici qui, non è vero Byers?" fece Eddie rivolgendosi al più piccolo, il quale fece timidamente cenno di si con la testa, ritornando subito ai suoi compiti.

"Io e te non siamo solo amici kaspbrak..." sussurrò il quattrocchi, come se non avesse più la forza di continuare a parlare.

"Beh, spiacente Tozier ma non è così" disse il moro freddamente, uscendo subito dalla stanza.

Richie si sentì sprofondare. Avrebbe voluto spaccare qualsiasi cosa gli capitasse a tiro, urlare a squarciagola, trattenere il suo compagno in qualsiasi modo, ma non fece nulla di tutto ciò. Rimase seduto sul suo letto con lo sguardo perso nel vuoto.

REDDIE - l'altra metà dell'amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora