Loneliness

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Il mattino dopo Beverly si sentiva ancora peggio rispetto ai giorni precedenti.

Se avesse mai incontrato Bill probabilmente non avrebbe più risposto delle sue azioni e sarebbe corsa a dargli un bel pugno in faccia. Dopo tutto ciò che le aveva fatto, dopo averla tradita e lasciata non capiva come avesse potuto trovare il barbaro coraggio di immischiarsi nella sua vita, costringendo Richie a troncare la loro 'storia'.

Le sembrava di non aver mai davvero conosciuto il ragazzo del quale era stata innamorata per anni, colui a cui si era concessa per la prima volta. Grazie al diario del corvino continuavano ad emergere aspetti del suo ex che lei non aveva neanche idea potessero esistere e la cosa la sconvolgeva.

Nonostante ciò la rossa decise di tornare a frequentare le lezioni. Un giorno di assenza era stato già abbastanza e preferì dunque non tirare troppo la corda. Disse ad Amy di non avere più la febbre e scese insieme a lei a fare colazione per poi dirigersi nella loro aula.

Il professore di francese stava leggendo un noiosissimo brano, nulla di eclatante, così Beverly prese furtivamente il taccuino di Richie dalla sua cartella e incominciò a leggerlo, attenta a fare in modo che nessuno se ne accorgesse.

30 Novembre 1991

Bill e Stan non mi rivolgono più la parola da giorni e non vedo più Beverly dalla sera in cui ci hanno scoperti. Non mi sono più fatto sentire e neppure lei mi ha cercato. Probabilmente, essendo una ragazza molto orgogliosa si sarà sentita ferita dal mio comportamento e avrà preferito lasciar perdere senza provare a capire cosa mi abbia spinto a sparire. Beh, meglio per lei. Io sono stato solo un falso. L'ho usata per far ingelosire Eddie ma nonostante ciò, le volevo... Anzi le voglio molto bene. Forse per lei sarà molto meglio non avermi più al suo fianco.
Per il resto continuo a sentirmi più solo che mai. Certo Eddie prova a rinquorarmi a suo modo ma la cosa non mi fa stare meglio.
Noah invece si è rivelato molto più cazzuto di quanto mi aspettassi...

*Inizio flashback*

Tutti gli studenti del collegio Perkins erano stati convocati dal loro vicepreside nell'auditorium.

Bill, Stan e Eddie si sedettero vicini, mentre nella fila davanti a loro presero posto Noah e Richie. Una volta che la sala si fu riempita, l'uomo iniziò il suo discorso.

"Molto bene, vedo che ci siamo tutti! Innanzitutto vorrei comunicarvi che a breve usciranno i risultati del vostro primo quadrimestre, dunque vi invito a fare del vostro meglio per cercare di recuperare i vostri voti nelle materie in cui siete più carenti..."

Improvvisamente un brusio di lamenti si levò per l'intera stanza.

"Ragazzi calmatevi!" gli ammonì il vicepreside "non sono qui per farvi una ramanzina sui vostri voti. Vi ho convocati per dirvi che come ogni anno la scuola ha organizzato una cena con i vostri genitori e che si terrà questo sabato, così daremo loro modo di vedervi prima delle vacanze Natalizie e darmo la possibilità a coloro che non torneranno a casa per le feste, di riabbracciare i propri parenti che sono certo sentiranno moltissimo la vostra mancanza!"

Prima che il signor Bannet potesse proseguire, una risata fredda, sadica,  interruppe il suo monologo.
L'uomo cercò di capire da quale allievo provenisse e una volta individuato, lo invitò ad alzarsi in piedi.

"Signorino Tozier, vuole spiegarci come mai trova così esilaranti le mie parole?"

Tutti gli occhi erano puntati sul ragazzo, il quale senza alcuna esitazione si drizzò dalla sedia.

Il corvino riuscì a udire distintamente la voce di Bill sussurrare ai suoi amici: "Quant'è ridicolo, come al solito vuole mettersi al centro dell'attenzione. Non ho mai visto nessuno più egocentrico di lui!"

REDDIE - l'altra metà dell'amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora