Eddie continuava a leggere e rileggere la lettera che Richie gli aveva scritto prima di sparire. Non l'aveva mai fatta vedere a nessuno, neppure a Noah. L'aveva custodita gelosamente come se fosse stata una reliquia, l'unica testimonianza che restava del loro breve ma intenso amore.
Adesso che era rimasto solo in quella stanza, solo in quel letto che una volta era stato il loro nido d'amore, aveva bisogno di sfogare quella tristezza e quel dolore che lo stavano opprimendo, annegandoli nei ricordi.
Fu inevitabile per lui ripensare al giorno in cui si riappacificò con il corvino decidendo di fuggire via insieme, ripensare a quel bacio carico di desiderio che si diedero una volta tornati nella loro stanza dopo essere riusciti a scampare all'aggressione di Mark Bolton.Le sensazioni che aveva provato sapendo che lui e Richie avrebbero finalmente potuto vivere il loro amore liberamente, erano ancora vivide nella sua memoria.
Quando Eddie poté nuovamente assaporare le labbra del quattrocchi e stringerlo a sé senza paure o rimorsi, si sentì come un nomade del deserto che vedeva l'acqua per la prima volta dopo mesi.
Si sentì pieno finalmente.
Pieno di vita, in pace con il mondo intero e con se stesso.
Gli sembrava che tutto quel tempo trascorso lontani l'uno dall'altro e tutto il dolore, il gioco crudele e la vendetta fossero serviti a farli arrivare proprio lì, a quel bacio dato nella loro stanza.Tutto il senso di sbagliato e il provare a vivere separati non erano serviti a nulla. Quando Richie si era arreso alla fine della loro storia, era stato Eddie a rendersi conto di aver perso.
Lo aveva capito nel momento in cui aveva posato le labbra su quelle del corvino, nel momento in cui le loro lingue si erano sfiorate di nuovo e nel momento in cui lo aveva avvolto fra le sue braccia come se non ne avesse mai potuto avere abbastanza, mai di lui, mai di Richie.
Aveva cercato di essere il figlio perfetto che sua madre desiderava, aveva cercato di essere "normale" allontanandosi dal quattrocchi, tradendolo in tutti i modi possibili anche quelli considerati importanti e lo stesso aveva fatto il corvino.
Ci aveva seriamente provato ma aveva fallito. Non era riuscito a strapparsi il cuore dal petto, gettandolo via.
Quel giorno sembrava che tutto fosse finalmente tornato al posto giusto. Andava tutto bene ora che lui e Richie erano nuovamente una cosa sola. Ma il destino poi aveva preso il sopravvento accanendosi nuovamente contro di loro, contro quell'amore tanto sincero e puro, quanto sbagliato agli occhi degli altri.
Dei forti colpi alla porta fecero sobbalzare Eddie che era ancora sovrappensiero.
"Avanti!" esclamò lui.
Bill e Stan entrarono dentro e vedendolo solo gli domandarono dove fosse finito il suo compagno di stanza.
"Noah ha deciso di accompagnare Beverly da Richie..." rispose lui malinconico.
"Cosa? Sono tornati a Derry?" chiese Bill incredulo.
Il moro annuì e subito Stan intervenne: "Perché non sei andato con loro? Penso sia ora che tu ti faccia coraggio! Non sei più tornato a casa neanche per le vacanze estive e natalizie"
Eddie sapeva che il riccio non aveva tutti i torti ma cosa poteva mai rispondergli? Che aveva paura che il suo cuore potesse finire di frantumarsi in milioni di pezzi rivedendo il corvino? Che non sarebbe mai riuscito a reggere un colpo simile poiché era ancora perdutamente innamorato di lui? Nessuno a parte Noah e Beverly era mai venuto a conoscenza della loro relazione, dunque preferì tacere.
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REDDIE - l'altra metà dell'amore
Fanfic[Completa] ATTENZIONE: CONTENUTI FORTI. "Dicono che solo l'amore possa salvarci, ma se invece fosse proprio questo questo sentimento a portarci via tutto?" Richie e Eddie erano sempre stati solo amici, ma il loro trasferimento in un collegio insie...