Secondo Capitolo

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Dopo quel piccolo incontro la sera precedente, Einar l'aveva evitato per un po', in camera aveva cercato di non incrociare il suo sguardo, aveva scambiato con lui solo qualche parola di circostanza e quella tensione nell'aria non era passata inosservata agli occhi attenti di Biondo.

Così quando Einar era uscito lasciandoli da soli in camera quella mattina, Simone si era voltato verso di lui rivolgendogli uno sguardo curioso e -Avete discusso?- gli aveva chiesto semplicemente, senza il minimo accenno di tono accusatorio.

Filippo l'aveva guardato con espressione colpevole e -Non esattamente- aveva detto, prima di prendere a giocherellare con i suoi orecchini, così come faceva tutte le volte che si sentiva nervoso -Ieri sera mi ha detto che la sua ragazza è un po' turbata per tutta questa situazione e io potrei avergli detto che non dovrebbe lasciare che lei influenzi in maniera negativa il suo percorso?- aveva aggiunto con tono interrogativo, fissandolo preoccupato di una possibile reazione.

-Ahia- aveva esclamato Simone, contorcendo le labbra in una smorfia -Hai toccato un punto debole, non prendertela fra', è che hanno una relazione molto morbosa e lei non sta gestendo bene questa visibilità- aveva spiegato, cercando di tranquillizzarlo.

Filippo aveva ascoltato le sue parole con attenzione, rendendosi conto di aver centrato il punto e di aver perfettamente capito quale fossero i loro problemi -Questo mi fa automaticamente rientrare nella sua lista nera?- aveva chiesto titubante, non sapeva perché gli importasse così tanto stringere un buon rapporto con quel ragazzo, ma gli importava, aveva promesso a se stesso che avrebbe sfruttato quell'esperienza al meglio, tenendo a bada i suoi lati peggiori.

Simone aveva scosso la testa prontamente e -Macchè, Einar non riesce a tenere il muso a nessuno, digli che te dispiace e tornerà tutto come prima, fidati bro'- aveva esclamato, assolutamente certo delle sue parole.

-La prima sera che abbiamo passato in camera insieme gli ho detto che secondo me la sua ragazza era un po' bruttina e che poteva ave' de meglio, c'è chi ha fatto de' peggio come vedi- aveva aggiunto, facendolo scoppiare a ridere divertito, mentre scuoteva la testa pensando che Simone fosse una di quelle persone che percepivano il mondo in un modo tutto loro, per questo erano riusciti subito a trovare un'intesa.

Sollevato da quelle rassicurazioni, Filippo si era lasciato scivolare per poggiare la schiena al muro e -Allora questa Emma?- gli aveva chiesto, cercando di scoprire di più anche su di lui.

Simone aveva platealmente scosso la testa atterrito -Bro' un disastro su tutta la linea, praticamente non me la darebbe neanche se fossi l'ultimo uomo disponibile su questo pianeta- aveva affermato tragicamente, esasperando la situazione.

Filippo aveva ridacchiato alla sua affermazione e poi -In realtà ti guarda di continuo, secondo me sta solo giocando le sue mosse per farti cascare nella sua rete- aveva spiegato, lui che aveva passato la puntata ad osservare un po' tutti, ad analizzare i legami e le discordie.

Simone l'aveva fissato con gli occhi accesi di speranza e -Dici? A me sembra che si diverta a giocare con me, ma che non ci cascherebbe mai- aveva detto, spiegando il suo punto di vista.

-Fidati, ti guarda con occhi diversi- gli aveva detto Filippo in risposta, cercando di rassicurarlo, prima che Simone si lasciasse cadere con la schiena contro il materasso borbottando un -Speriamo che hai ragione te- immergendosi poi nei suoi pensieri e chiudendo così la conversazione.

*

Il resto della giornata era passato tra una sala prove e l'altra, Irama aveva lavorato un po' più degli altri, per cercare di stare al passo e non farsi trovare impreparato, quindi anche quando i professori l'avevano lasciato da solo, lui era rimasto in saletta a provare qualche brano.

Quella tua coperta e l'odore di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora