Primo Capitolo

1.6K 115 7
                                    


Irama era stato nervoso all'idea di entrare in quella scuola, con una classe già formata, un gruppo solido in cui avrebbe dovuto intromettersi, eppure non aveva avuto paura, perché aveva finalmente ottenuto la possibilità di riscattarsi, di poter mostrare a tutti la sua musica, di poter mostrare quello che aveva dentro e che per troppi anni aveva dovuto soffocare, chiuso in un silenzio che lo aveva fatto a pezzi poco alla volta.

I ragazzi erano stati più accoglienti e gentili di quello che immaginava prima di incontrarli, forse abituati ai cambi di scena continui, aveva parlato un po' con alcuni di loro, quelli per cui aveva già simpatizzato da casa attraverso lo schermo e si era sentito felice di essere lì, di aver potuto dare inizio a quella nuova avventura.

Quando li avevano lasciati liberi di tornare in albergo, quello che un po' sarebbe diventato la sua seconda casa, era stato Simone ad avvicinarlo, con cui aveva parlato più di tutti, scherzando su questo o l'altro meccanismo e -Ti hanno messo in camera con me ed Einar, se vuoi ti aiutiamo a sistemarti e facciamo spazio alla tua roba- gli aveva proposto in maniera gentile e Filippo aveva annuito semplicemente, finalmente sereno, scarico da tutto quel nervosismo che l'aveva attanagliato in quei giorni.

Quando erano arrivati in camera, Einar gli aveva indicato il letto contro il muro, quello più vicino alla finestra e aveva spostato un po' della sua roba nell'armadio per potergli permettere di sistemare anche la sua di roba, mentre Simone metteva un po' in ordine i vestiti che aveva lasciato in giro per la stanza.

-Adesso tenta di farti vedere che mette a posto la sua roba, ma è solo la prima impressione che vuole dare di sé, in realtà ti ritroverai a dormire con delle sue mutande nel tuo letto senza saperlo, per quanto è disordinato- l'aveva preso in giro Einar, facendo scoppiare a ridere di gusto Filippo, sotto l'espressione contrariata di Simone che -Non cominciate a fa' comunella, che vi faccio dormire in corridoio- li aveva minacciati, cercando di difendersi.

Dopo averlo lasciato da solo a svuotare la sua valigia, Einar era sbucato dal bagno in cui si era richiuso per una buona ventina di minuti, con un paio di jeans scuri e una felpa nera, i capelli pettinati in modo ordinato e le converse ai piedi, pronto per uscire.

Simone che era sdraiato sul suo letto ad indugiare su instagram aveva alzato gli occhi su di lui per un secondo e poi aveva sorriso beffardo -Ah te ne vai dalla tua ragazza a scopare, e bravo Ein- aveva detto prendendolo chiaramente in giro, mentre Filippo osservava la scena profondamente divertito.

Einar aveva alzato gli occhi al cielo alle sue parole e -C'è qualcuno qui che sa tenerselo nelle mutande per un giorno, mica come un certo Biondo che cerca di infilarlo ovunque- aveva replicato, scoccando un colpo che sapeva sarebbe andato a segno.

Simone l'aveva fissato con sguardo truce e -Non mette' in giro 'sta voce che già Emma fa la difficile- aveva replicato in tono minaccioso, come se fosse estremamente serio.

Einar si era avvicinato ad arruffargli i capelli con una mano e -Si è innamorato il nostro piccolo rapper- aveva detto, prima di uscire dalla stanza con Simone che gli gridava dietro un -Non sono un rapper!- di protesta e poi si voltava verso Filippo per precisare -Non gli credere- facendolo scoppiare a ridere di gusto, di nuovo.

*

Quella sera stessa, più tardi, Filippo era sceso nel cortile per poter fumare una sigaretta all'aria fresca e stare un po' da solo con i suoi pensieri. Era terribilmente eccitato all'idea di poter lavorare con i professori, di poter imparare di più sulla musica e crescere, avrebbe cominciato fin da subito, senza aspettare neanche un secondo, ma dall'altra parte era anche consapevole di dover stare tranquillo e aspettare che le cose facessero il loro corso.

Quella tua coperta e l'odore di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora