Voglio solo te

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Piccolo consiglio: se vi va, prima di leggere il capitolo ascoltate Futile devices di Sufjan Stevens, rispecchia il mood del capitolo.


Aveva corso, a perdi fiato, per le strade buie di Roma cercando di capire dove potesse essersi diretto, si era guardato intorno cercando di vederlo da qualche parte, tra i passanti, nei taxi bloccati dal traffico, ma non c'era alcuna traccia di lui nei dintorni.

Si era maledetto per averlo ferito in quel modo, anche se sapeva di non avere colpe, anche se sapeva che Einar non aveva alcun diritto di avanzare pretese, non quando era stato il primo a metterlo da parte, eppure qualcosa dentro di lui lo faceva sentire terribilmente in colpa, forse perché Einar l'aveva ferito involontariamente, solo cercando di fare la cosa giusta, mentre lui aveva agito con l'intento di fargli male, si odiava per quello.

Era giunto all'albergo correndo senza fermarsi un secondo e prima di cercarlo in camera si era deciso a guardare nel giardino dove di solito andavano a fumare, mentre sentiva i sensi di colpa mangiarlo vivo, con la voglia di dirgli tutta la verità che premeva dritta in gola, per mettere fine a tutte quelle incomprensioni, a quei sentimenti repressi.

Quando l'aveva visto appoggiato al muretto, con una sigaretta stretta tra le dita, quasi aveva tirato un sospiro di sollievo, prima che Einar si accorgesse della sua presenza e tentasse subito di allontanarsi, per scappare di nuovo.

Filippo allora si era mosso nella sua direzione velocemente, aveva stretto le dita intorno al suo polso per fermarlo e -Smettila di scappare- gli aveva detto con forza, sentendo di nuovo la rabbia montargli dentro.

-E' assurdo che ti comporti così, sei tornato da lei, perché te la prendi con me se sfioro Giulia- aveva gridato, con tono alto, stanco di tutto quel girarsi intorno asfissiante, stanco di trattenersi.

Einar si era voltato verso di lui fissandolo con quegli occhi accesi di rabbia cieca, di dolore, di astio, aveva strattonato il braccio per liberarsi della sua presa e -Perché io e Valentina ci siamo mollati stanotte!- aveva gridato in risposta, con prepotenza, come se avesse tenuto quella rivelazione dentro di sé per troppo tempo, come se l'avesse tormentato fino ad allora e morisse dalla voglia di tirarla fuori.

Filippo aveva sgranato gli occhi di fronte a quell'affermazione, di fronte a quelle parole gridate con forza, completamente preso alla sprovvista, mentre nella sua testa si affollavano una serie di pensieri, mentre tutto cominciava ad essergli chiaro, mentre si rendeva conto che quella serenità che gli aveva letto negli occhi quella mattina, non era per lei, ma perché finalmente aveva fatto la scelta giusta per se stesso.

Aveva boccheggiato un po' intontito da quella rivelazione che improvvisamente faceva diventare chiara ogni cosa, che rimetteva a posto tutti i pezzi del puzzle, quelli che non avevano fatto altro che mischiare alla rinfusa e -Sono un coglione- aveva esclamato, rendendosi conto di aver agito istintivamente, preso dalla rabbia, dalla voglia di ferire allo stesso modo in cui si era sentito ferito lui, senza essersi reso conto che la verità era proprio sotto i suoi occhi, a un palmo dal suo naso.

-Sì lo sei- aveva replicato Einar incazzato, con tono furioso, mentre Filippo troppo preso dal fare chiarezza -Perché non me l'hai detto?- aveva chiesto spontaneamente, ignorando completamente la rabbia che vedeva pulsare nei suoi occhi.

-Perché volevo dirtelo stasera, è per questo che ti avevo chiesto se venissi alla festa, perché volevo raccontarti tutto con calma, quando avevamo tempo da dedicarci- aveva spiegato, con tono più docile questa volta, come se sapesse che una fetta di tutta quella gigantesca incomprensione fosse anche colpa sua per poi -E' per questo che stanotte non sono tornato a dormire, perché abbiamo parlato tanto e io le ho detto che c'era qualcosa che non potevo più ignorare- aggiungere, sotto gli occhi attento di Filippo che a quelle parole aveva sentito il cuore prendere a battere più velocemente.

Quella tua coperta e l'odore di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora