Capitolo 5

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Scese con grazia dalla trave 

"come fai a conoscere mio padre...?" 

"perchè mio padre lavora per lui, ovviamente"

"Ah..."

si mise a ridere, poi si voltò di scatto, e mi saltò addosso chiudendomi tra le sue ali, poi il soffitto, che era fatto totalmente di vetro andò in frantumi, mi strinsi di più a lui, lo sentii lamentarsi per il dolore, forse il vetro gli aveva graffiato la schiena... poi aprì le ali lasciandomi libera

"cosa è successo!?, stai bene?"

"Si, sto bene, qualche graffio nulla di che..."

"Ora mi spieghi perchè è andato tutti in frantumi??"

"era una Banshee..." "una cosa!?" "è un demone che con un urlo è capace di uccidere e provocare dolore ma anche frantumare, superfici come il vetro..."

"ah e perchè questa tipa avrebbe dovuto urlare in quel modo?"

"era in pericolo, credo, io ho sentito solo le onde d'urto prima che rompessero il vetro, e ti ho protetta...sai noi angeli e il nostro essere brave persone..."  gli sorrisi "grazie...ma non mi hai ancora detto come ti chiami...tu sai già il mio nome..."

"haha vero, io sono Raffaele, ma tutti qui mi chiamano Raff"

gli sorrisi, quel ragazzo mi piaceva, era gentile e simpatico, forse il fatto di essere un angelo ne influenzava il carattere, non lo avrei mai sapiuto probabilmente. 

mi guardai intorno, e poi guardai la vetrata/tetto, era tornata come prima, come era possibile...

"Stregoni, Brooke un semplice incantesimo di riparazione nulla di più facile..."

"WOW!!" "haha qui queste cose sono un po' all'ordine del giorno, diciamo che capitano spesso incidenti di questo genere, e quindi noi poveri studenti sappiamo come comportarci..."

la campanella che segnava la fine della pausa pranzo suonò,

"Brooke ora devo andare in classe, ci rincontreremo..."

detto questo con un colpo secco d'ali si librò in aria e uscì dalla mensa. 

vidi molte ragazze, lanciare sguardi adoranti a quell' Angelo, per poi guardarmi truci, e sorridere falsamente.

poi arrivò Angels a braccietto di un ragazzo con i capelli castani chiari e gli occhi nocciola, la pelle olivastra "Brooke eccoti!!,Lui è il mio fratellino Josh..."

"ma se abbiamo solo 10 mesi di differenz..."

"sono comunque più grande io " disse per poi sorridere soddisfatta, lui alzò gli occhi al cielo 

"ascolta Brooke, questa sera devo fare una missione importante, ora ti mostrerò la tua stanza, così non avrai problemi..."

"va bene..."

prese anche me per  braccetto, e dopo aver fatto tre rampe di sacale che sembravano essere interminabili, aprì la porta "Sono sicura che la troverai comoda... a dopo il preside mi ha detto di dirti che sei libera di girare dove vuoi, devi ambientarti, se vuoi puoi anche visitare le altre case, giusto per avere più familiarità con la scuola...puoi farti aiutare da Raff ho notato che avete legato, in quel piccolo casino che è successo in Maensa..."

"Sorella tu parli troppo e fai troppo poco, muovitiii!!!"

"Oh ma sta' zitto Josh, ciao a domaniiii" 

ma qui nessuno sa camminare come persone normali, invece che essere trascinate come sacchi!?! ma' sono tutti strani...

sentii nuovamente la gola secca, e le gengive spingere, era qualcosa di fastidioso e non poco

non sapevo come sentirmi meglio, così decisi di andare a fare qualche ricerca nella biblioteca

ci misi un oretta buona a trovarla, quella non era una scuola, era un labirinto.

appena entrata, vidi Raff seduto vicino ad una ragazza con delle ali nere i capelli bianchi e delle piccole corna probabilmente un demone

cercando di non farmi notare da loro, andai nel reparto cure, presi un libro blu con rifinature argento e una mezza luna al centro, lo aprii e trovasi al primo colpo 

per Secchezza della gola e dolori alle gengive, bere o del plasma o del sangue per non rischiare di essicarsi . Questo tipo di problema lo si può riscontrare nei vampiri appena trasformati o se non ci si nutre a dovere per troppo tempo

sbarrai gli occhi...bere sangue... ma quindi ero un vampiro, oh DEi, come potevo fare...chiusi il libro e cercai nel reparto vampiri 

"Cosa ci fa una ragazza come te in questo reparto?"

mi voltai, era il ragazzo con cui mi ero scontrata in mensa, pel di carota "allora??"

"ci faccio!! non vedo cosa ti possa interessare signorino!!"

fece un sorriso sgembo... e mi si avvicinò lentamente io indietreggiai, sentivo non solo il mio cuore battere , ma...anche il suo, ero davvero un vampiro, mi concentrai, sentii il flusso del suo sangue, spostarsi per tutte le vene del suo corpo, il dolore alle gengive aumentò, in modo meccanico ci passai la lingua, e mi accorsi che i miei canini e i miei molari erano più lunghi e molto appuntiti... continuò ad avvicinarsi, io presi un libro e lo lanciai contro il suo viso con tutta la forza che possedevo, lui non riuscì a spostarsi in tempo e gli finì in faccia facendo sanguinare il naso, non resistetti più...il sangue...lo volevo...volevo il suo sangue, lo bramavo, aveva un odore, così...così buono,  gli saltai adosso e feci penetrare i miei canini sul suo collo, lui urlò, mi staccai subito...come, cosa mi succedeva..., lui aveva gli occhi sbarrati e stava perdendo un mucchio di sangue, ma appena mi voltai per cercare aiuto e riposai il mio sgardo su di lui, era in piedi la ferita sparita, se non fosse stato per la maglietta sporca di sangue avrei pensato di essermelo immaginato...

"Mi...mi dispiace...io n..."

"VOLEVI UCCIDERMI,STUPIDI VAMPIRI,SAPETE PERFETTAMENTE CHE NON POTETE BERE DA NOI !!!!!"

gli occhi gli erano diventati arancioni e i capelli erano diventati rossissimi. sentii qualcuno planare alle mie spalle "Nick, non c'è alcun motivo di urlare in questo modo, siamo pur sempre in una biblioteca, e sono sicuro che Brooke, non intendeva ucciderti, non evvero mia cara?" annuii lievemente, questo non fece che far arrabbiare ancora di più il rosso "AL DIAVOLO LA TUA GENTILEZZA; PHUA ANGELI!!" 

sputò ai piedi di Raff e sparì, trasformato in lupo. "Scusalo cara, aveva solo paura..." non mi guardava in faccia mentre mi parlava, quando però lofece i suoi occhi fecero trasparire un pizzico di tristezza "per cortesia, potresti andarti a pulire il viso...hai del sangue..."

mi passai un dito vicino al labbro, era vero ero sporca di sangue... che figura..."Allora ciao ...e...grazie" gli sorrisi e poi corsi via 

come avevo potuto fare una cosa simile, mi sentivo un mostro, decisi di tornare in camera e deprimermi con canzoni tristissime e scene deprimenti...


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