Yūri trottò sul proprio cavallo allontanandosi dalla fortezza, lì, dove la casata del cervo ospitava ancora il suo amante assieme al loro figlio di sangue misto. Il cuore l'aveva dilaniato in due parti estreme tra di loro, odio e amore. Gli doleva così tanto dover lasciare da solo il suo Viktor, ancora debilitato. L'umidità gli inumidì i capelli neri; nella mente di Yūri continuava a ripetersi la scena non molto lontana del saluto tra lui e Viktor. E poi la caloria flebile di Yoon, e lo sguardo triste di Yurio.
Per loro -Yūri e Viktor- il cosiddetto amore era tutto ciò che si trovava sul ghiaccio. Yūri lo aveva promesso, a Viktor e a Yoon Bum, un indissolubile patto di sangue che aveva fatto a se stesso per primo. Giurò che in quel ghiaccio tutti e quattro, compreso Yurio, ci sarebbero ritornati.
Fu dura trattenere le lacrime. Yūri era terrorizzato, preoccupato e già nostalgico. L'unica cosa che desiderava era poter star al sicuro assieme alle sue due priorità a cui voleva donare un amore enorme che se trattenuto rischiava di ucciderlo.Viktor lasciò cadere il braccio stanco lungo il corpo, terminando il proprio saluto educato e cortese indirizzato a Yūri. Sorrise, ma in verità fu una sorta di reazione controversa. In quell'espressione nascondeva il vuoto che lo aveva abbracciato fino a soffocarlo.
Lui doveva prendersi cura di Yoon e Yurio, prendere le giuste decisioni e andarsene immediatamente da quel posto.A passo veloce, con determinazione combattiva, Targaryen camminò tra i servi del palazzo che alla sua venuta smisero di lavorare e gli porsero un inchino lieve in segno di saluto. Contrariamente alla sua solita gentilezza, Viktor non si fermò nemmeno. I lunghi capelli sciolti gli ondeggiavano dietro le spalle, la sua camminata frettolosa creò un filo d'aria capace di liberargli il viso pallido dai capelli voluminosi. Eppure era sempre bellissimo.
Aveva lasciato Yoon Bum tra le cure del cugino, protetto con estrema rigidità da due guardie Targaryen davanti alla stanza in cui Yurio ed il neonato erano in un certo qual modo segregati, per la loro stessa incolumità.
Viktor scorrazzava con nervosismo per tutto il palazzo da quando Yūri era scomparso nella lontananza del sentiero fangoso. Stava raccogliendo ogni membro della sua scorta reale per prepararsi al viaggio di ritorno a Grande Inverno. Stava per dirigersi verso la camera del bambino e Yurio, quando il suo occhi cadde alle porte d'entrata. Da una grande finestra Viktor quasi si affacciò per vedere meglio e crogiolarsi nella propria collera ed incredulità.
Le pesanti porte erano state chiuse e barricate da una squadra di uomini Baratheon armati ed in guardia.
Viktor non poté credere a ciò che stava accadendo. La prima cosa che gli venne in mente fu quella di salire in groppa a Makkachin e bruciare il palazzo intero. Purtroppo Viktor restava pur sempre un sovrano, ed un gesto simile avrebbe significato l'inizio di una guerra a cui il regno non era per nulla pronto.
Doveva controllare i propri impulsi ed agire con astuzia.
Così andò alla sala del trono, per parlare con Takeshi Baratheon.Spalancò il pesante portone di legno liquidando i due uomini di guardia con un comando immediato. I passi di Viktor picchiettarono per terra; sul trono era seduta la donna rossa.
«Quale onore altezza.» lo accolse lei con espressione tranquilla, chinando il capo.
«Dove si trova Takeshi.» ringhiò Viktor alzando il mento per mostrarsi più autoritario. Yuko, seduta a gambe accavallate sul trono, non si degnò nemmeno di alzarsi.
«Riposa, vostra grazia.»
«Io sono Viktor Targaryen primo del suo nome, padre dei draghi, il non-bruciato, legittimo erede al trono di spade. Tu, strega, non osare rivolgerti a me con un tono di simile superbia.» gli disse l'albino. I suoi occhi chiari bruciavano come due fiamme indomabili.
«Chiedo venia.» continuò lei con la solita modestia.
Viktor le si piazzò davanti con un movimento veloce. Non ci fu ferita capace di placarlo, nessun dolore, solo collera a guidarlo. Spintonò Yuko per un braccio, costringendola a mettersi in piedi con forza. Quando entrambi furono faccia a faccia, Viktor le prese il viso in una mano con ferocia dolorosa. Yuko gemette ma non mostrò altra emozione se non quella presentata a Viktor da quando era entrato.
STAI LEGGENDO
White dragon and black wolf ||Victuuri AU Got|| ✔
FanficCi sono saghe che mai nessuno nei sette regni osa raccontare, non perché non se ne ricordino le storie, ma proprio perché quest'ultime, piene di vergogna, dovrebbero essere dimenticate. La Cittadella, ricca di testi antichi e nuovi, conosce a memori...