XVI - Spento

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Gli occhi chiari di Viktor ostentavano dei vertiginosi scintillii. Erano le lacrime, asciutte sul viso.
Tra le braccia cullava Yoon Bum, l'unica cosa pacifica e bella che gli era rimasta. Seduto su una sedia vicino alla finestra nella speranza di assaporare un minimo di libertà.
Gli uomini dei Baratheon avevano attaccato i suoi, dimezzati nel giro di due giorni da una febbre improvvisa.
Era per quello che a Yuko servivano i capelli di Viktor, per un altro maleficio: uccidere gran parte della sua protezione.
Cosa era rimasto a Viktor se non Yoon e Yurio? Il suo drago era scomparso, i suoi uomini vittime di un sacrilegio, e Yūri troppo lontano dal suo amore.
Gli mancava talmente tanto, non sapeva più nemmeno come respirare senza di lui.
In quello stato non era capace nemmeno di proteggere il neonato ed il cugino.

Una leggera brezza entrò dalla finestra e gli scostò i capelli sulla fronte. Erano così corti che l'unica ciocca rimasta ancora delicata si posava sul viso timidamente.
Yuko lo stava privando di qualsiasi cosa.

Viktor cullava il neonato addormentato e non poteva smettere di pensare al modo in cui aveva tagliato i suoi lunghissimi capelli albini per consegnarli alla strega, distrutti con la sua stessa daga. Per cosa?
Per lasciare che lei li usasse per ammazzare i suoi uomini.
Era uno stupido, come poteva meritare il trono, lui?

Issò Yoon, mettendolo sotto i raggi del debole sole, per guardarlo meglio. Le braccine piegate contro il petto ed i pugni chiusi.

«Ti amerò per sempre, per te farò qualsiasi cosa. Meriti tutto l'amore di questo terribile mondo.» bisbigliò, con un lieve sorriso. Ogni volta che guardava Yoon non poteva non sorridergli.

Viktor rimase chiuso nella propria stanza per tutto il giorno. Dormì per ore intere, fino a notte fonda, stremato e disperato. Lui sdraiato ad un lato del letto, Yurio dall'atro e Yoon al centro, tenuto al sicuro tra loro due.
Yuko però riuscì ad entrare nella loro stanchezza senza disturbargli il sonno. Come aveva fatto per dare alla luce Yoon fece lo stesso per portarlo nelle tenebre.

Viktor aggrottò la fronte, stirandosi lievemente nella sua posizione poco prima di aprire gli occhi. Con un braccio ancora tenuto lungo il centro del letto, su cui aveva lasciato Yoon, accarezzò le lenzuola per cercare di tastare i piedini del bambino.
Quando si rese conto di non averli sconta toccati alla cieca scattò seduto e sgranò gli occhi.
Yoon non c'era.
Il trambusto della ricerca nervosa di Viktor per la stanza, e dei suoi singhiozzi rumorosi svegliarono persino Yurio.
Il biondo si grattò il capo sedendosi con i piedi a penzoloni dal letto.

«Viktor?» domandò il minore, con la voce ancora rauca per il sonno.
«Yoon è sparito, è scomparso!» Sbottò Viktor in una valle li lacrime.
«Sta calmo, adesso andiamo a cercarlo.» Yurio, terrorizzato, gli andò incontro cercando di rassicurarlo toccandogli le spalle.
Viktor si divincolò da lui con veloci movimenti, portandosi le mani al capo pulsante. Indietreggiò di qualche passo e finì per cadere sulle ginocchia, in terra.
Raggomitolato su se stesso poggiò la fronte contro il pavimento, singhiozzando con qualche sottile filo di bava a cadergli dalle labbra.

«Vitya...» La voce di Yurio si storpiò per qualche lacrima. Si sedette anche lui per terra, esitando prima di sfiorare la schiena di Viktor.
Targaryen tornò a mettersi dritto, con le mani a sorreggerlo. Il volto era rosso e sudato, completamente deformato dal pianto. I capelli corti erano scompigliati ed incollati al lato del viso.

Viktor strinse i pugni al petto e cacciò un urlo fortissimo, peggiore anche di quello emesso durante la nascita di Yoon.

«Prima me lo dà e poi me lo toglie.» singhiozzò con gli occhi chiusi. Si abbandonò all'abbraccio di Yurio, che lo fece respirare più regolarmente. Continuando in quel modo Viktor sarebbe morto.

White dragon and black wolf ||Victuuri AU Got|| ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora