k o g e p a n

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Namjoon's POV

Rimango in piedi, cerco di capire cos'è appena successo. Penso solo ad un posto. E anche se potrebbe sembrare impossibile, ci vado comunque. Metto subito le scarpe e chiudo la porta, causando un rumore molto forte. Corro più veloce possibile verso il negozio di giocattoli.

E quel posto potrebbe sembrare l'ultimo posto a cui penserei, ma ho visto molte serie dove i criminali sono nei luoghi in cui meno te l'aspetti. O forse mi sbaglio. Ma non ci penso troppo. Non è il momento.

Sento che le mie gambe sono fatte di gelatina. Sono arrivato. C'è l'avviso del negozio chiuso. Davvero pensano che io sia così stupido? Patetico. Sono un dipendente, conosco questo posto come se fosse casa mia. L'unico modo di entrare è dalla porta della stanza dello staff. Ci sono possibilità che sia chiusa ma ciò non mi impaurisce. Vado verso la porta.

Stranamente è aperta. Ma state scherzando. Entro silenziosamente, sembrano quelle scene in cui c'è il corridoio vuoto. La mia mano tocca il pomello della porta che porta alle stanze principali.

"Non sono così stupido Namjoon". Vedo il ragazzo.

Yujin.

Mi prende per il collo e mi butta a terra. Mi sento piccolo. vedo la cassa da un'angolazione perfetta. Poi mi sposta verso la cassa e mi da un pugno allo stomaco. Urlo dal folore.

"Sei un pezzo di merda debole." Urla, per poi picchiarmi.

"Smettila!" Vedo una figura provenire dalla stanza dello staff. "Lasciatelo in pace" sento un tumore di scotch e di un pugno. "Oh mio dio Namjoon!"

Il contatto fisico mi fa capire che è lei. Artemis. "Tu-" Mi prende la mano e me la gira. Yujin urla. Artemis sta in piedi con la mani di Yujin. Gli da un calcio nello stomaco e vola.

"La tua fidanzata non sa fare queste cose, vero?" Dice, avvicinandosi. Non riuscivo a vedere il resto perché c'era Artemis che copriva tutto. Ma penso che stia spingendo la testa di Yujin verso il muro. Mi rimetto seduto, premendo sullo stomaco.

"Ora stai fermo!" Urla, dandogli un ultimo colpo. Artemis corre da me e mi abbraccia, "Oh Namjoon." continua a confortarmi. Ha la testa nella mia spalla. Rimaniamo così fino a che non mi stacco,

"Cos'è successo?" Chiedo.

"Tanta merda. Ma il punto è che hanno provato a farti paura, e ci sono riusciti. Ma sono deboli. Un pugno ad Hansum e già è svenuta. Mi hanno tenuta attaccata ad una sedia ma non ha fatto molto" mi dice.

"Come hai fatto?2

"Mia mamma. mi ha insegnato ad aiutodifendermi quando ne avevo bisogno"

"WOW."

Allunga la mano. Io la prendo. La mia pancia fa ancora male. "Andiamo." Mi aiuta a camminare. Non ci è voluto molto. L'odore della brezza mi ha calmato. Artemis mi mette seduto e mi lascia riposare.

𝙥𝙡𝙪𝙨𝙝𝙞𝙚𝙨Where stories live. Discover now