Love on you

Capitolo 3

Era già mattina ed io ovviamente essendo in vacanza mi alzai in tarda mattinata.

Non potevo smettere di pensare a quello che mi aveva detto Mark la sera prima.
Anzi non potevo smettere di pensare a Mark in generale.

Appena varcai la soglia della porta di camera mia iniziai a sentire urli e schiamazzi provenire dal piano di sopra.

Mi vestii velocemente, legai i capelli in una coda veloce ed andai a vedere cosa, o meglio chi, era la causa di tutto quel fracasso.

Arrivai al piano di sopra, dove dalla finestra intravidi Tommy e Clara che si spingevano l'un l'altra in piscina, quasi avessero due anni cavolo.

La domanda era, dov'era finito Mark?

Mi incamminai  verso i ripiani della cucina per prendere il mio adorato pacchetto di biscotti per mangiare almeno qualcosina prima di pranzo.

Prima che arrivassi a prendere il pacchetto, dalla porta del bagno del piano superiore mi apparì una visione.

Una serie di addominali scolpiti che conoscevo molto bene mi si palesò davanti. Aveva un asciugamano attorno alle spalle e l'unica cosa che portava addosso era il costume. Potevo vedere quello che non vedevo da tempo, il suo bellissimo fisico. 

Restai di sasso, erano passati solo pochi mesi ma era davvero migliorato.

Lo fissavo da capo a piedi inerte, senza muovere alcun muscolo, come se vedere quella scena mi avesse fatto tornare in mente il nostro bellissimo periodo.

Mi sorrise a trentadue denti, forse perchè si divertiva a vedermi così attratta da lui o forse perchè un po' ne era felice.

Inutile dire che fu un altro di quei sorrisi che mai scordi nella vita.

Non mi accorsi intanto del piano diabolico pensato da mio fratello.

Era uscito dalla piscina piuttosto furtivamente ed aveva fatto cenno a Mark, facendogli capire quello che di lì a poco avrebbe dovuto fare.

Mark gli fece un veloce cenno con la testa che notai a malapena.

Un secondo dopo era a pochi centimetri da me, mi prese per i fianchi e mi tirò su come un pesante sacco di patate pronto a buttarmi dentro la piscina completamente vestita.

"Mark non ci posso credere, mettimi giù"

"Ma ti pare di dover fare queste bambinate a diciannove anni?"

Continuavo a gridargli contro mentre sbattevo le mani sulla sua muscolosa schiena.

Una volta sul  bordo della piscina mi strinsi a lui e fu quello il momento in cui lo realizzai.

Il contatto con il suo corpo, lo stringere il suo corpo a me, sentire il suo odore, baciare le sue labbra, mi mancava tutto. 

Sentivo la mancanza di ogni cosa che facesse parte di lui.

In un secondo mi lanciò verso la piscina facendomi riemergere completamente bagnata, ma anche completamnete vestita.

"Siete due coglioni"

"Eddai sorellina non farne una tragedia"

"Potevate almeno aspettare mi mettessi in costume"  Dissi io rimproverandoli poi con uno sguardo piuttosto severo

"Dai Sammy ci conosci, noi scherziamo sempre"   Disse questa volta Mark facendomi l'occhiolino

Mi girai a guardare la mia amica che intanto era intenta a sghignazzare alle mie spalle divertita.