Capitolo 3: Las Vegas Baby!

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Liam si svegliò di soprassalto. Di nuovo. Questa volta in qualunque caso il pugno non fu semplicemente contro il finestrino, ma contro il suo braccio.

<Ahi!> Si lamentò Liam risistemandosi sul sedile, il collo dolorante a causa della strana posizione.

<Giuro su dio Liam, se continui a russare ti farò dormire fuori.> Minacciò Theo, la voce roca e assonnata.

<Non russo!> Disse Liam mezzo gridando.

<Sì invece.> Controbatté Theo all'istante. <Non ho dormito per niente ieri notte perché non la smettevi. Sai che sono andato al McDonald's solo per sfuggirne un secondo? Stavi facendo muovere i finestrini.>

<Io non russo.>

<Davvero? Okay. Allora cos'è questo?> Disse Theo. Liam si ritrasse quando lo schermo fin troppo luminoso di un telefono gli fu quasi spiaccicato in faccia, il braccio di Theo spuntava dalla spaccatura tra i sedili anteriori. Liam guardò il video; c'era lui, la sua faccia chiazzata di sangue e i vestititi il casino di stracci che erano stati precedentemente quel giorno. La sua testa era abbandonata all'indietro sul sedile in modo imbarazzante, la sua bocca aperta mentre russava rumorosamente.

<Mi hai fatto un video mentre dormivo?!> Strillò Liam. <Ma che cazzo! Cancellalo immediatamente, è così inquie->

<Immaginavo avresti provato a mentire sul fatto di non russare.> Disse Theo.

<Sì beh... tu ti sei preso la coperta.> Disse debolmente Liam.

<C'è una sola coperta.>

<E non me l'hai neanche offerta.> Disse Liam. Theo alzò un sopracciglio.

<Mi stai trascinando al Grand Canyon, senza soldi, o cibo, o neanche dei vestiti, e credi che ti darò la mia coperta?>

<Beh io->

<Dio, non volevo instaurare una conversazione, Liam. Volevo soltanto che tu la smettessi di russare.> Si lamentò Theo.

<Non sapevo neanche di farlo, come dovrei smettere?> Borbottò Liam.

<Girati su un fianco.>Ordinò Theo.

<Siamo in una macchina, non posso girarmi chissà dove.>

<È un pickup, e forse ci avresti dovuto pensare prima di obbligarmi a venire con te in una gita senza alcun soldo.>

<Oh mio dio, ti ho detto che mi dispiace!>

<No, non lo hai fatto. Hai detto "Possiamo vivere senza soldi, andrà tutto bene." e da quel momento non hai fatto che lamentarti.> Disse Theo. Liam ignorò il modo in cui Theo aumentò di diverse ottave la voce quando lo imitò.

<Non è colpa mia se ho fame.>

<Sarà colpa tua quando ti picchierò a sangue per avermi tenuto sveglio.> Mugugnò Theo.<Stai zitto e girati così->

<Non posso girarmi, non posso piegare le anche.> Scattò Liam. Theo tirò fuori una mano, sbattendola sul lato del sedile e facendo strillare Liam quando questo cadde all'indietro all'istante, arrivando per poco a sbattere contro le gambe di Theo reclinandosi quasi del tutto.

<Potevi semplicemente dirmi che il sedile è reclinabile.>

<Pensavo non fossi così stupido come sembri. Almeno la prossima volta ora lo saprò.>

<Sei davvero uno stronzo.> Sospirò Liam.

<Almeno io non russo.>Disse piano Theo. Liam alzò la testa per lanciare un'occhiataccia a Theo, ma questo fece un sorriso storto e portò su il ginocchio, sbattendolo contro il poggiatesta di Liam. <Non guardarmi male solo perché sai che ho ragione.>

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