SOLO TUO 💛💙

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Note: Gli Avatar sono tornati e sono in mezzo a noi, o meglio, sono nella Camera da letto di Ermal, chissà come ci saranno finiti...😏
Ringrazio  Debora per avermi permesso di utilizzare l'immagine 'IL SALOTTO DELL'AMORE' dei MetaMoro, un'immagine che mi ha sorpreso e che racchiude in parte il senso per cui è nata questa storia nella mia testa, o meglio, nel mio cuore, fa piacere sapere di non essere sole sul cornicione del disagio e che stì due non hanno fatto vedere solo a me lucciole per lanterne. Questo capitolo è stato complesso, ma anche se mi ha messo in imbarazzo scriverlo, sono felice per come è venuto.. Pian piano le letture aumentano, e qualcuno inizia a farmi sapere cosa pensa di questa FF, se vi va continuate a farlo, perché apprezzamenti e critiche aiutano nel processo di crescita di tutte le espressioni artistiche e creative. Attendo speranzosa i vostri commenti...❤
Vi Abbraccio! Tati

Posso fare a meno di un motore
è troppo bello camminare
posso fare a meno di sapere
perché spesso preferisco immaginare
Ma che dire, che fare
quando io io non posso fare a meno di te
che sei l'infinito tra i miei desideri
la la

... 'sto pe fa' l'amore col Re del Forum... Te amo piccolé!

...in piedi davanti a quello specchio, non si erano mossi, erano abbracciati stretti, con Fabrizio che continuava a lambire le sue labbra, la sua lingua che veniva abbandonata solo quando il moro decideva si tornare a dedicare la sua attenzione alla pelle morbida del collo e a quella più delicata dietro al orecchio, a quanto pareva Ermal era molto sensibile alle attenzioni che Fabbri' stava dedicando a quella parte del suo corpo, si sentiva pervaso da un calore profondo che faceva tremate tutte le terminazioni nervose e si sentiva fondere il sangue che gli vorticava nelle vene. Sentiva gli occhi di Fabrizio che continuavano a fissarlo dallo specchio, sentiva Fabrizio percepire ogni suo tremore, ogni scarica elettrica che percorreva il suo giovane corpo avvinghiato a lui, sentiva Fabrizio sorridere consapevole di come lo stesse conducendo nuovamente verso quel baratro dal quale desiderava sprofondare e non uscirne mai. Fabrizio tornò a farlo girare verso lo specchio, il giovane rimase sorpreso, non capiva, cercò di prendergli la mano per adagiarsi sul letto dietro di loro che avrebbe raccolto i loro corpi e racchiuso il loro amore, ma Fabrizio lo bloccò contro il suo corpo e tornò a girarlo nuovamente, questa volta Erm non mosse più un muscolo e rimase in attesa per capire cosa avesse il mente il moro che continuava a fissarlo, lui si perse nuovamente nella profondità dei suoi occhi, con dolcezza si sentì spingere ancora più vicino allo specchio, si sentì baciare nuovamente la pelle bianca e l'altro, guardandolo capì che era pronto, i suoi occhi erano vaqui e carichi di attesa e desiderio. Lentamente, come se un gesto improvviso potesse rovinare il momento, mosse la mano, fino a quel momento poggiata sul fianco del giovane davanti a lui e con una carezza delicata percorse la strada necessaria per arrivare a sfiorarlo con dolcezza, il tocco lo fece trasalire, abbandonando completamente il corpo contro quello del suo uomo e poggiando i suoi ricci sulla spalla dietro di lui girando il viso nell'incavo del suo collo, si morse il labbro inferiore cercando di trattenere i mugolii di piacere che il movimento sempre più deciso di quella mano gli faceva salire in gola cercando di fuggire dalle sue labbra per librarsi tra i muri di quella camera. Improvvisamente perse il contatto visivo con lo specchio, con i suoi occhi e si senti spingere in avanti per fargli poggiare il petto sulla cassettiera di fianco a loro, si trovo esposto con la mano dell'altro che continuava a muoversi tra le sue gambe ed il desiderio feroce di sentire i loro corpi fondersi... Sentì Fab prepararlo e prepararsi, quando entrambi furono pronti e stava per chiudere gli occhi per lasciarsi andare alle sensazioni profonde che lo stavano invadendo sentì la sua voce 'Guardaci...voglio che ci guardi, che non ti perdi nemmeno un attimo di questo momento, voglio che tu veda quanto sei bello, quanto io ti veda bello, voglio che tu capisca perché perdo il lume dalla ragione all'idea di perderti perché penso di non essere abbastanza e voglio che tu possa accorgerti del errore che eventualmente commetteresti...' 'Fab...' 'Shhhh...' mise una mano sulla sua coscia sollevando la sua gamba, appoggiandola delicatamente al mobile ed incatenando i loro occhi attraverso lo specchio, si persero nel vortice della passione, amplificata dal immagine dei loro corpi che danzavano la loro personale danza d'amore... alla fine, in un sussurro, il giovane, con gli occhi nei suoi, a voce bassa 'Sono tuo' Fuoco di un minuto... 

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Erano stesi sul letto, non si erano preoccupati di vestirsi, avevano bisogno di sentirsi spogli di tutto, degli abiti, delle sovrastrutture di tutti i giorni, delle loro paure...quella volta era toccato a Fabbrì, ma anche Ermal non era immune alla paura di perdere quel uomo che era entrato in punta di piedi in tutte le pieghe della sua Anima. Stava giocando con un ciuffo dei suoi capelli, creava un ricciolo intorno al dito, lo rilasciava e tornava nuovamente ad arrotolarlo. Era sdraiato a pancia sotto, con parte del suo corpo appoggiato al petto di Fabrizio, il viso appoggiato all'altezza del cuore per sentire il suono di quel organo che batteva per lui. Non avevano ancora detto una parola, dopo l'amore Fab lo aveva preso in braccio e lo aveva poggiato sul letto, si era sdraiato al suo fianco, si carezavano dolcemente e lasciandosi dolci sporadici baci avevano rilasciato lentamente l'endorfina che avevano in circolo. Finalmente Ermal iniziò a parlare 'Fab, hai davvero pensato di non essere abbastanza per me? Che avrei potuto o voluto lasciarti?'  Non lo guardava, continuava ad ascoltare il battito del suo cuore ed a giocare con i suoi capelli... 'Non lo so amore mio, non so cosa mi sia preso, era un mese che non ti stringevo tra le braccia, un mese senza i tuoi baci, le tue labbra, un mese senza noi. Ti cercavo nelle interviste, nelle tue sere ad Amici e mi maledivo per non essere a Roma per poter stare con te al posto di stare in giro per l'Italia per questo maledetto e benedetto lavoro che mi teneva lontano. Dappertutto vedevo tantissime delle persone con cui interagisci giornalmente ascoltarti parlare e fissare i tuoi occhi per non perdersi nemmeno una delle parole che escono dalle tue labbra, ogni volta sembra che tu riesca ad ammaliare qualunque persona ti capiti a tiro. Le donne sono attratte dalla tua bellezza, la tua dolcezza, dall'ironia e dalla cultura che trasuda da ogni parola che ti esce dalla bocca, ma questa cosa la riscontro spesso anche negli uomini e non parlo di orientamento sessuale, ma proprio di empatia, tutti sono attratti dalla tua forza di gravità. Anche i bambini sono rapiti dal tuo essere ed io....io che sono costretto a starti lontano, io che mi vesto da pescatore, che parlo romanaccio, che sono spesso preda della timidezza e dell'ansia e che non filtro ciò che penso, lo sputo senza riflettere e nel tempo questo mi ha causato dei problemi nel nostro mondo... Ermal, cosa ci trovi in me?'  Un sospiro profondo, un sorriso che dalle labbra si estende fino agli occhi che finalmente tornarono a posarsi nei suoi ' Ho trovato la mia metà della mela, mi sento completo quando sto con te, riesci a farmi archiviare i miei mostri, riesci a farmi amare tutti i miei difetti... siamo due gocce dello stesso mare... Fab, SOLO TUO...' 

tu che sei il sogno più grande tra i sogni più veri
e questa canzone
che gira e rigira la dedico a te
il mio unico amore
il senso di ogni cosa che c'è    

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