ERMAL SULLA MIA STRADA

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Non è mai semplice Accettare di riconoscerti tra le mie rughe che assomigliano sempre di più alle tue E questo sangue che Sa un po' di mostro e anche un po' di me Mi fa pensare che vorrei dirti

'Grazie Perché non ci sei...'

3.53 min per Odiarti per avermi ributtato nel buco nero più profondo della mia Vita...
3.53 min per Amare la tua ARTE...
Per avermi detto 27 anni dopo che 'Grazie perché non ci sei', VA BENE... per avermi detto 'Ogni male è un bene quando serve...' GRAZIE ERMAL 💛

Era questo che pensava il sette febbraio, la sera successiva la prima serata del festival di Sanremo.
La sera prima, come gli anni precedenti aveva guardato parte dello show che seguiva quasi sempre con la figlia, le era piaciuto Fiorello, anche la conduzione della Hunziker e la presenza delicata di Baglioni. Aveva seguito le esibizioni svolgendo contemporaneamente varie attività che spettano ad una madre che lavora fuori casa e che per undici ore al giorno non rientra, ma quelle canzoni, la famigliarità dei presentatori e l'emozione che si percepiva in alcuni degli artisti nel momento che salivano sul palco al presentare ad un pubblico che non era il loro pubblico ciò per cui avevano lavorato per mesi la rilassava. L'esibizione, che da subito si impresse nella sua anima fu quella dei Meta-Moro, ribattezzati così dalla presentazione del festival e nuovo nome che prese a circolare in rete quando si parlava dei due giovani artisti.

Amava Fabrizio, si era scontrata con la sua Musica nel 2007, quando da sconosciuto si era presentato nella sezione giovani ed aveva lanciato quel urlo che sperava avrebbe smosso un po' di giovani coscienze dall'apatia dell'accettazione, la sua Canzone aveva toccato la sua anima, che non era apatica e si riconosceva perfettamente in quelle Parole messe così perfettamente in fila da farle credere che ciò che faceva ogni giorno era giusto e che dovesse continuare per quella strada. Era un momento della sua vita in cui i suoi figli non erano ancora arrivati, avrebbero riempito la sua vita qualche anno dopo arrivando da un Paese caldo e lontano Adottandola senza riserve, aveva quindi il temo di occuparsi della sua coppia, del lavoro, degli amici, delle sue passioni e della sua necessità di esserci, di fare qualcosa per cambiare ciò che non andava intorno a lei...e in tutto questo la canzone di Fabrizio rispecchiava il suo modo di intendere la Vita... PENSA...!

Ermal...scontrarsi con la sua Musica era stato un tutt'uno con lo scontro più forte, quello che avvenne con la sua Anima. Si erano incrociati nel 2017, sempre sul palco di Sanremo, dove lui le sussurrò Vietato Morire, la sentì penetrare nel profondo ma non era pronta, i suoi ragazzi erano stati partoriti dal suo cuore nel 2011 e lei era troppo intenta a farli crescere curando le loro ferite da non voler dare tempo a quella Canzone, a Lui, di entrare nella sua vita per sconvolgerla. Lo incontrò nuovamente qualche mese dopo, seduto su una poltrona di pelle rossa dove era chiamato a far vedere attraverso i suoi occhi il talento di alcuni giovani. Una di quelle sere si alzò dalla sua poltrona rossa, salì su un cubo che lo posizionò sopra le teste di chi si doveva esibire e riprese a intonare Vietato Morire...questa volta non era un giovane uomo solo su un palco con la sua Canzone, questa volta un altro giovane uomo gli aveva cucito addosso delle immagini che la investirono con una potenza che la inchiodò al divano obbligandola a guardare la sua infanzia passarle davanti lacerando il lacerabile, facendo scendere quelle lacrime che pensava non avrebbe più pianto e che le bruciarono il viso. Quando scese dal cubo da cui aveva cantato ed ammise che nonostante gli fosse stato consigliato di non guardare la coreografia non era riuscito a tenere gli occhi chiusi ed era stato come ricevere un pugno in pieno stomaco, lei si era rannicchiata sul divano, con le braccia strette a sé, con il solo desiderio di fuggire... Non era ancora pronta per Lui, non era ancora pronta a farsi ributtare nel buco più profondo in cui la stava ricacciando. Ma si sarebbero incrociati di nuovo, molto presto...

Dieci mesi, non lo aveva cercato, non aveva comprato la sua Musica, lo aveva solo sentito qualche volta nei suoi passaggi radiofonici e andava bene così... Poi però era arrivato il sei febbraio e questa volta il mix tra quei due l'aveva lasciata senza fiato, non importava se la canzone sembrasse scritta per l'Eurovision, era perfetta per quel festival perché parlava una lingua che tutti i Paesi europei avrebbero capito e avrebbe potuto anche vincere... Ma in ogni caso era la Canzone, quella di Fabrizio, quella che la riportava a Pensa e alla voglia di cambiare quel mondo sbagliato... Era la Canzone che le faceva nuovamente vedere l'Anima di Ermal e che lo faceva rientrare prepotentemente nella sua vita, questa volta per non uscirne più e farle fare cose che nemmeno da adolescente aveva mai fatto.

Durante il dopo-festival, dove sperava di vedere i Meta-Moro e sentire un'intervista scoppiò il caso, dopo aver ascoltato quanto detto dal giornalista e dal presentatore spense la TV, accese il PC ed ascoltò nell'ordine 'Non mi avete fatto niente'...'Pensa'...'Vietato Morire'... Le due, era ora di andare a dormire, alle sei sarebbe suonata la sveglia, ma un attimo prima di uscire da YouTube eccola...'Lettera a mio padre', non voleva ascoltarla, aveva il mouse sulla X , sapeva che se l'avesse ascoltata sarebbe precipitata e non sapeva se avrebbe saputo risalire... Nonostante fosse conscia di tutto ciò la ascoltò...poi andò a letto, ma i suoi occhi fissarono un soffitto scuro a lungo...

Poche rughe di espressione Più nient'altro di te Sopravvive in me Un cognome da portare Solo questo sarai Ne mai più mi vedrai OGNI MALE E' UN BENE QUANDO SERVE...

ATTIMI...IMMAGINI... MetaMoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora