NOTTE A SORPRESA...

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Well I've heard there was a secret chord
That David played and it pleased the Lord
But you don't really care for music, do you?
Well it goes like this:
The fourth, the fifth, the minor fall and the major lift
The baffled king composing HallelujahHallelujah
Hallelujah
Hallelujah
Hallelujah

Il 9 aprile, oggi è il compleanno di Fabrizio. I tre giorni che si erano concessi il mese precedente ed i tre passati a Lisbona qualche giorno prima erano indelebilmente fissati nella sua mente e non c'era notte che non ne avesse ripassato attimo per attimo ogni minuto che li aveva visti insieme, era stato necessario come respirare per non pensare al tempo che mancava al loro prossimo incontro, però oggi è il compleanno di Fabrizio e lui si era svegliato dopo pochissime ore di sonno con l'agitazione a rimbalzare tra lo stomaco ed il criceto che correva instancabile nel suo cervello, doveva fare qualcosa, averlo chiamato a mezzanotte per fargli gli auguri prima di tutti quelli che avrebbe ricevuto in quella lunga giornata non era sufficiente... Gli aveva inviato un video in cui cantava Allelujah accompagnato dalla sua fedele chitarra e aveva fatto partire la chiamata quattro minuti dopo alla quale rispose un Fabrizio che con voce rotta, senza nemmeno salutarlo gli ripeteva più volte quanto lo amasse, erano rimasti incollati  a quel telefono quasi due ore, avevano parlato, riso, si erano emozionati ed erano riusciti anche ad amarsi nonostante fossero divisi da parecchi km e da due cellulari... santi cellulari. Nonostante fossero apparecchi che in alcuni casi Ermal non sopportava... ai concerti, o in tutte le occasioni in cui incontrava i suoi Lupi sentiva creassero una barriera tra le sue canzoni ed emozioni con i suoi ragazzi, ma in quest'ultimo periodo si era reso conto di quanto ne avesse estremo bisogno di quegli arnesi, per sentire l'uomo che gli aveva rubato il cuore. Si erano salutati alle 2.30, aveva ripensato a tutte le parole che si erano scambiati fino a notte inoltrata con nelle orecchie le sue canzoni, ormai perennemente presenti  nella sua playlist per farglielo sentire meno distante, consapevole che di lì a poco le tenebre avrebbero lasciato spazio all'alba, finalmente era scivolato nel sonno. Alle 6.30 si era svegliato e aveva ripreso a rincorrere i pensieri della notte appena trascorsa... doveva fare qualcosa, ma cosa? I suoi InStore erano finiti il 30 aprile a Bari e si era concesso qualche giorno in famiglia finalmente, anche se non aveva staccato completamente rispettando alcuni impegni con la città che lo aveva amorevolmente abbracciato in quei giorni; ora si divideva tra Roma e Milano per organizzare al meglio gli impegni, in TV come giudice esterno ad Amici e in previsione del concerto al Forum del 28 Aprile tra prove ed interviste varie, ma in un attimo decise che quel 9 aprile non ci sarebbe stato impegno al mondo che gli avrebbe  impedito di mettere in atto un pensiero che pian piano stava prendendo forma  nella sua testa...erano le otto e già aveva fatto tutte le telefonate necessarie a liberare la sua agenda da ciò che doveva fare quel giorno ed il giorno successivo, non diede spiegazioni, non era necessario, lavorava sempre così tanto che se avvisava che per due giorni non ci sarebbe stato nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Prenotò un biglietto aereo per le 22 con arrivo previsto a Roma per le 23, sapeva che fino a dopo quell'ora non lo avrebbe mai chiamato per non disturbarlo mentre stava festeggiando il suo compleanno con chi di più importante avesse nella sua vita ma aveva deciso che dopo sarebbero stati insieme, che sarebbe dovuto essere tutto suo. L'aereo atterrò in perfetto orario a Fiumicino, prese il promo taxi disponibile e si fece portare a Guidonia fino al suo studio dove avevano passato tante ore l'anno precedente per preparare il loro pezzo, ci volle circa mezz'ora e quando arrivò si accorse che la luce all'interno era ancora spenta, ma era certo che Fabrizio sarebbe andato lì quella notte per chiamarlo e per sentirlo più vicino. Si sedette su una panchina sul lato della costruzione che ospitava i locali di registrazione ed era nascosto agli occhi di chi sarebbe entrato all'interno; non aspettò molto, erano le 23.45 quando un'auto parcheggiò all'interno del cortile, si spensero i fari e una figura scese dirigendosi verso l'ingresso, Ermal prese il cellulare e fece partire la chiamata, vide un sorriso aprirsi su quel viso che tanto amava dopo aver guardato il display del telefono, al suo secondo pronto, non ricevendo risposta, guardò nuovamente il telefono, lo riportò all'orecchio e riprovò 'Pronto Ermal...' lui lasciò l'angolo dove era rimasto nascosto alla vista e prese ad intonare Allelujah nel microfono, Fabrizio si fermò di colpo alzando i suoi occhi che sprofondarono in quelli del giovane che lentamente continuava a camminare verso di lui continuando a dedicargli quella melodia meravigliosa, avevano ancora entrambi i telefoni attaccati alle orecchie e non staccarono lo sguardo nemmeno un attimo gli occhi l'uno dall'altro fino ad arrivare ad un passo di distanza, il viso di Fabrizio era un concentrato di emozioni, tutte perfettamente visibili, il giovane non ne perse nemmeno una seguendole con la sua voce, un sorriso enorme illuminava il viso di Fabrizio mentre una piccola lacrima di gioia scappò attraverso le sue ciglia iniziando a scivolare sulla sua guancia ispida ma venne prontamente fermata dalla carezza gentile di Ermal... 'Hallelujah... Hallelujah... Hallelujah...' un secondo e l'ultimo residuo di spazio che li divideva venne cancellato facendoli ritrovare stretti l'uno all'alto. Le 23.59... 'Auguri Farbì...' fu un sussurro... '...ti Amo!'

But baby I've been here before
I've seen this room and I've walked this floor
You know, I used to live alone before I knew ya
And I've seen your flag on the marble arch
And love is not a victory march
It's a cold and it's a broken HallelujahHallelujah
Hallelujah
Hallelujah
Hallelujah

Se vi è piaciuto fatemelo sapere e lasciate un segno del vostro passaggio. A presto. Tatiana

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