LISBONA - SECONDA PARTE

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 Il nuovo capitolo ha finalmente preso vita, è stato complicato portarlo a termine, tutto ciò che è successo la scorsa settimana ha fatto tornare a galla i dubbi su quanto sia corretto scrivere questa storia rischiando di fare danni... ho deciso momentaneamente di proseguire questa avventura per due motivi, l'Amore che sento per queste due persone che mi fanno tanto bene in momenti complicati della vita e il benessere che mi procura scrivere le emozione che mi trasmettono... Se le cose cambieranno smetterò di postare... Ringrazio Debora per l'immagine di apertura, volevo qualcosa che rappresentasse tanti momenti dei meravigliosi dieci giorni che ci hanno regalato i nostri Ragazzi, la quotidianità di quell'avventura ormai finita è stata arricchente e piena di risate ed emozioni e come al solito la socia ha colpito nel segno...Grazie! vi bacio sul crapino. Tati

A chi mente passando prima dal cuore

perché a volte una bugia può evitare il dolore
A chi sa che domani è un altro giorno e vivere potrà
A chi ancora un po' di sangue nelle vene e vive... e vive...  

Finalmente... Erano soli, ma ora? Da dove ripartire? Come fare a ritrovarsi dopo essersi persi? Come ricominciare a camminare insieme, vicini, tenendosi per mano? Ermal aveva il viso sfatto, ora che non c'era nessuno che lo guardava e non era costretto a nascondere ciò che lo turbava, si poteva percepire tutta la stanchezza ed il dolore accumulati in quegli ultimi tre giorni, Fabrizio lo fissò dritto negli occhi, gli fece una leggera carezza guidandolo sul letto, lo fece stendere, si sdraiò al suo fianco, lo strinse a sé e gli disse di riposare, lo tenne stretto tutta la notte, non lo lasciò nemmeno un attimo... Si risvegliò alle cinque, dalla finestra del terrazzo si vedeva un panorama stupendo ed all'orizzonte si iniziavano a scorgere le prime luci dell'alba, si alzò senza fare rumore, recuperò il cellulare e scattò una foto... 'Alba colta in flagranza di reato. Accusa: irresponsabilmente bella. Condanna: l'eternità...'  Poi scattò un'altra foto, non la pubblicò, l'avrebbe tenuta nascosta, l'avrebbe tenuta solo per sé.... Fu in quel momento che Fabrizio si svegliò, rimase a guardarlo mentre piano riprendeva contatto con il mondo, stava aprendo piano gli occhi, lo cercò al suo fianco e non trovandolo si mise seduto per capire dove fosse, quando i loro occhi si incrociarono non ebbe bisogno di parlare, Ermal capì, tornò sul letto al suo fianco e si lasciò nuovamente stringere tra le sue forti braccia, non erano ancora pronti a riempire il loro spazio di parole, stettero a lungo immersi in quell'abbraccio e nei loro pensieri. Fu Ermal ad interrompere il silenzio... -'sono stato bene tra le tue braccia questa notte', la stretta si fece ancora più avvolgente, si sentì ancora più ancorato a quel corpo forte, sentiva le sue labbra sfiorargli il collo lasciando piccoli baci, si godette il momento ancora un attimo, poi sollevò leggermente il braccio del compagno per potersi girare e guardarlo dritto negli occhi. Rimasero così per un po', era ciò che serviva loro per ritrovarsi -'Erm come stai? Mi dispiace...mi dispiace...mi dispiace tanto...' -' lo so, dispiace anche a me. Avrei solo voluto che me ne parlassi, che condividessi con me le tue paure, le frustrazioni e che ti fidarsi di me al punto da combattere insieme questa battaglia...' -'mi dispiace Erm, pensavo di riuscire a reggere, di risolvere il problema da solo, senza coinvolgerti e farti soffrire, invece ho fatto un casino...'-'...ed ora? Come sei rimasto con loro? Non credo sarebbero felici di sapere che stanotte abbiamo dormito insieme...'-'questo non è una cosa di cui devi preoccuparti, hanno 'minacciato' di sciogliere il mio contratto, mi hanno 'consigliato' di non fare apparizioni, interviste, dichiarazioni con te, se non ora, qui, bene... d'ora in poi ogni volta che saremo sotto le telecamere non  avrò filtri, non limiterò i miei gesti o le mie parole per loro, certo non ti farò la dichiarazione in eurovisione, non rilascerò dichiarazioni sulla nostra relazione ma non mi limiterò e vedremo come andrà a finire' - ' Non puoi rischiare la tua carriera, il lavoro di una vita, non posso permetterti di buttare tutto alle ortiche per me...' - 'sai, ci ho pensato a lungo, ho dovuto sempre combattere per la mia Musica, niente è stato semplice, nulla mi è stato regalato, né i dischi pubblicati... né i palchi, da quelli più piccoli e sperduti a quelli più grandi e importanti... e nemmeno uno dei ragazzi dietro le transenne... ho conquistato tutto, lì ho conquistati tutti, uno ad uno, sono state lacrime e sudore... ogni parola delle mie canzoni vergata su un foglio alle quattro del mattino, ogni accordo... ogni nota estrapolata dalla mia chitarra, ogni frase uscita dalla mia gola ed urlata sotto al cielo sono servite a regalare un pezzo di me a qualcuno, a farmi ritrovare stretto tra migliaia di braccia che mi hanno voluto bene. Per arrivare dove sono ora ci ho messo vent'anni, ho fatto un giro largo passando dalla Cina, un po' come te, non ci siamo incrociati prima, ma ora che il destino ci ha voluto inseme non saranno loro a dividerci, non permetterò a nessuno di mettersi tra noi e ti assicuro che nessuno mi porterà via la mia Musica, perché ho scoperto che insieme a te la mia Musica suona meglio, la mia Anima suona meglio... sono incappato in tanti commenti sui MetaMoro...'  Ermal si muove impercettibilmente, alza un po' di più il viso per guardarlo meglio e resta in ascolto di ciò che sta per dire... 'ne ho letti tanti, ma alcuni mi hanno colpito maggiormente, qualcuno ha scritto che la nostra collaborazione musicale ha fatto bene, ha fatto bene a tante persone che si sono sentite più forti e legate al resto dell'Umanità grazie alle nostre parole... ma scrivono che la nostra collaborazione  ha fatto bene anche a noi, trovano che finalmente, grazie a te, io mi sia liberato dello scudo che ho sempre avuto tra chiunque avessi davanti e la mia Anima, dicono che ora la vedono, che ora filtra attraverso gli occhi, anche se ancora mi capita di imbarazzarmi dei miei sentimenti e cerchi ancora di nasconderli sfregando gli occhi con le dita, ridendo, cercando di recuperare  la salivazione e le parole che mi mancano... mi vedono, Ermal mi vedono davvero e vedono il mio cuore... Dicono che tu appari un po' più sereno, come se io fossi la medicina che da pace alla tua Anima, che non si ferma mai per paura di  perdersi... Nessuno mi porterà via la mia Musica, nessuno mi porterà via da te... siamo Liberi Erm, siamo Liberi di Amarci  e chi ci ha portato davvero fino a qui non ci abbandonerà mai....

A chi sa che domani è un altro giorno e vivere potrà                                                                                      A chi ancora un po' di sangue nelle vene e vive e vive                                                                                  A chi sa che domani è un altro giorno e vivere potrà                                                                                     A chi ha ancora un po'di sangue nelle vene                                                                                                        A chi sa che domani è un altro giorno e vivere potrà                                                                                     A chi ha ancora un po'di sangue nelle vene e vive...                                                                                     e vive... e vive... e vive...

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