28 APRILE: ERMAL RE DEL FORUM

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Non abbiamo armi
Per comandare il tempo
È l'esercito dei suoi
Miliardi di secondi che attraversano tutto
Pioggia bagna i tetti
E amori mai iniziati
Che si scontrano e si incontrano negli anni
Gli addii non sono mai violenti

Tra il giorno NO e l'alba del giorno più importante della sua carriera erano passate due settimane... Quella notte era ancora vivida nella sua testa, il sussurro di Fabrizio 'Ricciolino ho bisogno del tuo aiuto, oggi mi sono comportato da stronzo con la persona più importante della mia vita...' era ancora impresso nella sua mente... C'era Fab che non sapeva spiegare cosa fosse successo, perché fosse successo e chiedeva solo di poter rimediare al casino che aveva fatto. Ermal dal canto suo, nonostante lo avesse rassicurato dicendogli che tutto andava bene, che nulla era cambiato tra loro, aveva un po' perso quella spontaneità che sempre era stata presente nel loro rapporto, e...e Fabrizio lo percepiva, ma ogni giorno, durante le loro quotidiane telefonate non riusciva a trovare la chiave per aprire quella barriera che lui stesso aveva creato. In un attimo era tornata a fargli visita la sua nemica timidezza, quella che era una vita che lo accompagnava, quella che, quando incapace di esternare ciò che aveva nel cuore gli faceva nascondere gli occhi, stropicciandoli con la mano, quella che anche a quarantatre anni lo faceva arrossire e sorridere imbarazzato non riuscendo a tirare fuori le parole che restavano intrappolate in fondo alla sua gola e la cosa lo destabilizava, perché da quando stavano insieme, lei non era mai stata presente tra loro, almeno fino a quando non dovevano interagire davanti alle telecamere... La sera prima del concerto, alle otto, si decise a recuperare il cellulare e dopo averlo guardato per un po', stretto nella sua mano, si decise a comporre il suo numero, l'indomani sarebbe stato il Giorno, il suo ragazzo l'indomani si sarebbe esibito nel concerto più importante, fino a quel momento, della sua carriera, in soli tre anni da solista aveva conquistato il Forum di Assago, il tempio milanese della musica. Fabrizio avrebbe voluto salire da Roma un paio di giorni prima del evento per stare insieme e condividere con lui l'ansia che era certo lo stesse divorando, era sicuramente da qualche giorno che il giovane non dormiva più di due/tre ore a notte e che quelle poche ore non gli regalavano un sonno sereno e ristoratore ed era anche convinto che, nonostante Ermal continuasse a ripetergli il contrario, era già qualche giorno che dall'ansia aveva smesso di mangiare regolarmente, questi erano i motivi che lo avevano spinto a chiedergli di poterlo raggiungere, ma lui era stato irremovibile, sarebbe stato troppo preso con le ultime prove ed altri impegni e non era il caso che lui stesse a Milano senza potersi vedere, Fabrizio cercò di ricordargli che era da quando lui era stato a Roma per il suo compleanno che non stavano insieme, il riccio aveva persino rifiutato di vederlo per il suo di compleanno, il 20 aprile accampando la scusa della registrazione del Radio Italia Live... Ma, ogni volta che il romano gli chiedeva se fosse ancora arrabbiato per quella maledetta telefonata, l'altro iniziava a divagare e ad accampare impegni e scuse varie senza mai rispondere alla sua domanda, non voleva affrontare il problema, ma l'indomani non avrebbe potuto rifiutarsi di stare con lui e quindi ora lo avrebbe chiamato e poi avrebbe atteso pazientemente che quelle ore che li separavano passassero. Ermal rispose al terzo squillo 'Pronto Fab...' 'Ehi piccolé...com'è andata la giornata, sei riuscito a fare tutte le prove? Hai cenato? Hai dormito bene la notte scorsa?' Un profondo sospiro 'Devo aver fatto confusione, pensavo di aver ricevuto la chiamata del mio uomo, invece devo aver registrato il numero della mamma sotto il nome sbagliato' , in un altro momento quella risposta sarebbe stata una di quelle asfaltate solite del giovane, ironica, divertente, ma come ormai capitava spesso ultimamente, fu solo una frecciatina nervosa che ferì il suo interlocutore... 'no, scusa, non volevo essere pesante...' lasciò cadere l'argomento perché quella non era la sera per risolvere i problemi che lui aveva creato iniziando a discutere, ci sarebbe stato tempo dopo il concerto per chiarire e risolvere definitivamente le cose, visto che non lo avrebbe lasciato finché non fossero tornati alla normalità. Presero accordi per l'indomani, sembrava la telefonata tra due colleghi nemmeno troppo intimi e non la telefonata tra due giovani innamorati che avrebbe dovuto essere...si salutarono e Fabrizio gli chiese di ricordarsi quanto lo amasse nonostante tutto ed Ermal rilasciando un nuovo sospiro riattaccò. Si rividero alle quattordici del pomeriggio successivo, Ermal aveva già fatto le prove con La Fame, Antonello, Elisa ed il piccolo Giuseppe durante la mattina, poi aveva staccato per aspettare che lui e Jarabe arrivassero per le prove del pomeriggio. Marco lo raggiunse sul palco e gli disse che doveva andare nel camerino guardandolo negli occhi e non ci fu bisogno che gli dicesse altro, capì subito che Fabrizio era arrivato e lo stava aspettando, questa volta non corse da lui per volare tra le sue braccia, si diresse verso il back stage molto lentamente, quando entrò lo trovò di spalle che guardava la locandina del concerto, si girò quando sentì la porta chiudersi e senza dire nulla si avvicinò annullando la distanza che c'era tra loro e che Ermal aveva lasciato senza muovere nemmeno un passo 'posso abbracciarti?' 'io...si' lo strinse, lo strinse talmente forte da fargli mancare il fiato, si lasciò andare a quel abbraccio, al respiro caldo che sentiva tra i suoi capelli e finalmente a quel bacio che arrivava dopo tutto quel tempo e dopo tutto ciò che era successo... Lentamente Fabrizio si staccò e con una carezza bloccò le parole che Erm stava per dire 'dopo amore mio, avremo tempo dopo per parlare, ora pensiamo al tuo concerto, sarai consacrato il Re del Forum, sarai il Re della serata, ci saranno più di diecimila persone, arriveranno da tutta Italia e saranno tutti qui per te perché ti amano e poi ci sarà qui una persona in più che ti ama più di tutti loro messi insieme, sarò sul palco con te e poi ti aspetterò...' Ermal aveva ancora un velo di tristezza a coprire i suoi meravigliosi occhi scuri, ma gli posò un bacio leggero sulle labbra, gli girò le spalle e si diresse verso il palco seguito dal compagno. Le ore passarono velocemente ed in un attimo Ermal aprì il concerto con le parole di una meravigliosa poesia '...e l'Amore, che cos'è l'Amore? ...Io non lo so esattamente, ma quando conti le cose belle della tua vita, l'Amore lo conti sempre... due volte!' Erano vicini quando Ermal pronunciò le parole di quella bellissima poesia, sentiva la mano del suo uomo appoggiata tra le sue scapole, subito sotto la sua giacca, si girò prima di salire sul palco poggiando un tremulo bacio sulle sue labbra... '...vai, spacca!' e fu davvero così, quelle quasi tre ore di concerto scivolarono via fluide e piene di emozioni, gioia, forza, allegria, emozione, tutto si incastrò perfettamente i suoi lupi mantennero la promessa... diecimila voci gli cantarono addosso e quando il suo Fabbrì salì sul palco ci fu un boato incredibile che liberò la gioia di tutti di vederli ancora insieme, perché nonostante nessuno sapesse nulla, in tantissimi fantasticavano e facevano il tifo per il loro amore. L'attesa di rivederli assieme finalmente fu ripagata quando le loro voci tornarono a danzare insieme, fu però un'esibizione strana, di solito stavano vicinissimi intanto che cantavano Non mi Avete Fatto Niente, per prendere forza uno dall'altro e per sfiorarsi non appena ne avevano la possibilità, questa volta invece, su quel palco enorme continuarono a correre da una parte all'altra, separati, come per evitare ogni contatto, solo verso la fine del pezzo Ermal si decise a riavvicinarsi, anche se con difficoltà lo abbracciò, gli posò un bacio sulla guancia e lo accompagnò tenendolo per mano giù dal palco... Quando il concerto finì, Fabrizio era già stato accompagnato a casa sua, aveva le chiavi, lui invece stette con i fortunati che ebbero la fortuna di goderselo nel backstage, lui rilasciò delle veloci interviste post concerto, brindò con tutta la squadra e non mancò di fermarsi a fare due chiacchiere con gli irriducibili, quelli che lo attesero all'uscita alla una e trenta passata, non si sarebbe mai dileguato senza salutarli nonostante il rilascio dell'adrenalina e dello stress accumulato lo avevano lasciato spossato. Finalmente alle due meno dieci si sedette in auto e Marco lo accompagnò a casa, si abbracciarono esausti ma felici come due bambini e finalmente Ermal entrò in casa. Fabrizio era seduto sulla poltrona in soggiorno e ascoltava le canzoni del suo Ermal dal vinile che girava sul giradischi poggiato in un angolo...Si guardarono a lungo, poi il più giovane si decise a rivolgergli la parola 'non vorrei parlare adesso, sono caricato a molla, sto così bene in questo momento da non volerlo sciupare con cose negative. Mi sei mancato, mi è mancato il tuo corpo e vorrei... voglii fare l'amore...' Fabrizio era rimasto senza parole ma non durò a lungo, si alzo dalla poltrona, si avvicinò e senza fretta lo portò in camera da letto, lo mise davanti al armadio posizionandosi alle sue spalle, si guardavano negli occhi attraverso lo specchio, iniziò a spogliarlo lentamente senza staccare mai i loro sguardi, Ermal era arrossito violentemente ma non abbassò mai lo gli occhi, quando il giovane fu completamente nudo Fabrizio si liberò anche dai suoi vestiti e si riposizionò di nuovo dietro di lui, lasciò una scia di baci caldi ed umidi sulla sua guancia, scese fino al collo per giungere al lobo del orecchio, non lo aveva ancora toccato ma Ermal era pervaso da brividi e leggere scosse provocate da ciò che gli stava facendo il suo Fabrì e quegli occhi che non lo lasciavano un attimo percorrendo ogni centimetro della sua pelle diafana fino a che ricominciò a parlare 'guardati Ermal, guarda quanto sei bello, ho iniziato ad amarti fin dal primo momento e credo che dopo il mio compleanno ho iniziato ad aver paura di perderti, di non essere abbastanza per te, di non essere alla tua altezza, che potessi stancarti di me ...' gli occhi di Ermal erano talmente spalancati dall'incredulità, cercò di parlare ma Fabrizio lo girò velocemente verso di se' e gli chiuse la bocca con un bacio talmente intenso e profondo da annullare tutti i suoi pensieri e tutte le parole... 'sto pe' fall'amore col Re del Forum... Ti amo piccolé...

Non abbiamo armi
Contro il cambiamento
Ma adesso tu mi puoi proteggere
Dentro ad un abbraccio
Spazio che volevi
Ma non hai considerato che
Il vuoto è il più pesante fra tutti i pesi
E assomiglia a quelle cose mai avute che volevi



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