5- BabySitter.

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Appena mia madre uscì, andai in cucina e presi il mio telefono.
Tornai in camera e memorizzai il numero misterioso sulla rubrica del mio cellulare, con tre punti esclamativi.
In tanto, c'era HaEun che saltellava, canticchiava e giocava con ogni cosa trovasse, in giro per la mia stanza.
"HaEun, puoi calmarti un attimo?" Le chiesi, già esasperato dal baccano che faceva la bambina.
"MA! Io mi sto annoiando! Voglio fare qualcosa! Facciamo qualcosa di bello?!" Iniziò a saltare accanto a me, urlando e facendo i capricci con la sua solita voce acuta.
"Sì, ma adesso calmati! Hai portato qualcosa per giocare?" Le chiesi, cercando di calmarla.
"NO! Niente di bello!" Urlò, battendo i piedi a terra.
Sapevo stesse mentendo, avevo sbirciato nel suo zaino, entrando in camera. Ed era pieno di giochi e cose varie che piacciono alle bambine.
"Ok, ok! Cosa ti va di fare?" La presi per le spalle con delicatezza, fermandola e guardandola negli occhi.
"Uhm... Una torta!" Iniziò a saltellare allegramente ovunque di nuovo.
"Ehm... Una torta...? Ma io non so cucinare." Ammisi, facendo così l'errore più grande della mia giovane vita.
HaEun iniziò ad urlare e iniziò a piangere mentre lanciava, contro di me, tutto ciò che trovava, si buttava a terra urlandomi che io DOVEVO farle la torta.
Mi sembrava impazzita. Pensai anche per un attimo fosse posseduta. Avevo paura ad avvicinarmi per calmarla.
"Ok, ok! Facciamo la torta. Va bene alle carote ricoperta di cioccolato?" Appena dissi qella frase, si calmò di colpo. Pensai fosse un miracolo o stregoneria.
"Alle carote...? Ricoperta di cioccolato...? Mh... Non lo so... Sì, va benissimo!" Sorrise correndo in cucina.
Spero di non diventare mai padre.
Sospirai, seguendo la bambina.
Con davanti a noi il libro delle ricette per dolci facili da preparare, e mentre HaEun urlava gli ingredienti e la preparazione della torta, io scrissi a !!!.
Scirssi un semplice "Ehi" e mentre aspettavo la risposta, notai guardando fuori dalla finestra, che dalle grigi nuvole che ricoprivano la mia piccola cittadina di mare, iniziavano a cadere piccole goccie d'acqua, che schiantandosi contro vari materiali diversi, producevano un rumore che da quel pomeriggio iniziai ad amare.
Perché mi ricordavano lui.
Mi ricordavano Jaemin.

.Quando Piove. ~JaeNo~ -Ita-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora