Prologo.

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Aurora, forse in un mondo parallelo io e te saremmo andate d'accordo, chissà.
Per ora ciò che mi ritrovo è una sorella che mi ignora costantemente e io non ce la faccio più.
Sospiro liberandomi delle coperte e accendo la piccola luce sul mio comodino.
Ignorando la sfilza di messaggi ricevuti guardo l'ora sul cellulare: le 2.43.
Sarà tornata Aurora?
Mi alzo e apro piano la porta, e in punta di piedi raggiungo la sua camera da letto.
Quando sbircio dentro l'abat-jour è stranamente spenta, lei la dimentica sempre accesa quando si addormenta, ma stavolta ha scordato di tirare le tende e la stanza è illuminata dalla fioca luce proveniente dalla luna.
Aurora dorme profondamente, per una volta nel suo letto, e io non posso fare a meno di sorridere.
Quando torno nella mia camera però mi risulta impossibile prendere sonno, è difficile persino chiudere gli occhi.
Non provo neppure a rimettermi a letto e vado direttamente verso la scrivania all'angolo.
Accendo anche la luce presente su quest'ultima e tiro fuori un foglio dal primo cassetto e una penna nera.
-Lascia che ti racconti una storia, Aurora. - sussurro a me stessa prima di impugnare la penna e cominciare a scrivere.-La nostra.


Aurora.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora