1.1 - Domenica, 31 Agosto 2014

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Prima parte.
L'amore è una grave malattia mentale. 
-Platone


Domenica, 31 Agosto 2014

Cara Aurora.
Aurora perché, quando sei nata, il sole non era ancora sorto, l'alba non era ancora arrivata ma le stelle non c'erano già più.
Nostra sorella, tua gemella, si chiamava Alba perché era nata un attimo dopo di te, ma nata morta e quindi nulla.
La mamma mi ha detto anche che, quando eri nella sua pancia, non ti sentiva mai, non scalciavi mai, come se fossi addormentata e ha deciso di chiamarti Aurora anche per questo, come la principessa de "La Bella Addormentata".
Alba invece nella pancia era irrequieta, si muoveva in continuazione.
Era più viva lei allora che me e te messe insieme oggi.
Io mi chiamo Anna, nessun motivo in particolare, alla mamma piaceva una cantante che si chiamava così. 
A me Anna piace, il nome e la cantante.
Di papà non so nulla, sai tutto tu ma non mi dici niente, e mamma era come te, sviava il discorso.
I
o non me lo ricordo, quando ci ha abbandonate avevo appena cinque mesi.
Siamo sempre state in tre per me, io, te e la mamma.
Ora siamo in due, io e te.
Pulcini spauriti in giro per l'aia, come stelle disperse in un cielo che non sa accoglierle.
"Dobbiamo cavarcela da sole", mi ripeti ogni mattina tu quando andiamo a scuola insieme, tu classico e io linguistico, ma qui in realtà me la cavo solo io.
Tu fai la stronza.
Non sei stronza, la fai.
Sei una grande attrice Aurora, te lo assicuro.
Brava sorella mia, questa è la strada giusta per rimanere sola.
No dai, io non ti lascio.
Boh, vediamo.
A volte non ti sopporto quindi devo pensarci.
Ma il tempo stringe, mi fa la fuga, mi insegue e io devo decidere alla svelta.
Vediamo un po' che mi combini, Aurora, io prendo i pop-corn e sto a guardare, come al cinema.


A.



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