Capitolo 16

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Viaggiare è sempre stata la mia passione più grande, fosse stato per me, al momento, avrei già visitato la maggior parte dei paesi mondiali, ma causa lavoro e vari impegni non è così. Ultimamente, da quando sono entrata a far parte del mondo dello spettacolo, ho viaggiato per lavoro, ma i miei viaggi restano fermi all’Europa, non oltre. Viaggiare per lavoro, però, mi rende fiera ed orgogliosa di tutto ciò che ho fatto e sto facendo da quando la mia esperienza ad Amici è finita, tre anni fa. E proprio per lavoro dovrò viaggiare a breve, la chiamata che ho ricevuto poco fa mi ha reso davvero curiosa che sono corsa subito a casa, senza nemmeno scegliere l’abito da sposa, che dovrebbe essere la mia priorità. Priorità che non è mai stato il mio imminente matrimonio, ho sempre messo tutto il resto avanti a quello che invece dovrebbe essere la cosa principale a cui pensare. Ho lasciato Federica a casa sua, le ho imposto di preparare le valigie entro due ore, voglio partire, voglio allontanarmi da Roma e staccare la spina per qualche giorno, voglio scoprire chi è che ha richiesto la mia presenza, chi è questa persona che vuole rimanere così segreta, tanto da far aumentare la mia curiosità.
Apro la porta di casa e vedo Mike imbronciato, seduto sul divano a torturarsi la mente chissà per quale assurdo motivo, ma credo che abbia a che fare con me, come sempre, probabilmente. Mi avvicino e mi abbasso per lasciargli un bacio sulla guancia, ma lui si sposta e mi fa segno con la mano di andarmene.
“Che succede?” gli chiedo incredula.
“Vuoi spiegarmi cos’è questo?” domanda a sua volta sventolandomi un biglietto davanti agli occhi.
Non emetto un suono e collego tutto molto velocemente. È il biglietto che mi ha lasciato Riccardo quando ha dormito qui con me con il suo numero. L’avevo nascosto nel mio cassetto del comodino, di solito, Mike non si mette a frugare tra le cose degli altri, ma stavolta sembra l’abbia fatto. Non avrei mai immaginato potesse trovarlo, l’avevo conservato perché mi aveva fatto ritornare in mente bei ricordi, ma non ho pensato alle conseguenze, l’avrei dovuto portare con me. Penso a cosa potrei dirgli, a quale scusa trovare, a cosa inventare per evitare l’ennesima scenata.
“Non saprei. Dove l’hai trovato?” chiedo facendo finta di nulla, spero possa cascarci.
“Isabella non fare la finta tonta con me. Riccardo è stato qua?” pone l’ennesima domanda e credo che a breve perderò le staffe.
So di essere dalla parte del torto, ma mi sembra di essere sottoposta ad un interrogatorio dopo aver ammazzato qualcuno o aver rubato qualcosa. Mi sento a disagio, capisco la sua rabbia, ma potrebbe anche calmarsi un po’.
“Devo andare a preparare la valigia, vado a Milano. Mi hanno chiamata per un videoclip musicale. Parto tra meno di due ore” - affermo cambiando discorso, con la speranza che non mi fermi – “Comunque ero a scegliere l’abito da sposa. Può essere che ti calmi” gli dico cercando di farlo calmare, di fargli credere che sto pensando anche al nostro matrimonio.
“So bene che stai cambiando discorso, ti lascio andare solo perché devi partire per lavoro e, per adesso, faccio finta di non aver mai trovato questo biglietto. Quando torni ne riparliamo, ma se Riccardo è davvero stato qui, puoi anche non sceglierlo l’abito per il matrimonio” si alza dal divano e si dirige verso la porta di casa, uscendo chiudendo con forza la porta.
Non ho tempo per pensare a lui, non ho tempo per pensare ai miei sbagli, se lo sono davvero. Non ho tempo per pensare a tutto ciò che sto facendo, al mio cuore, ancora una volta, diviso a metà. Non ho tempo per pensare a Riccardo che non sento da quel bacio che mi ha lasciata senza parole. Non ho tempo per pensare a Mike e alle sue paranoie, alla sua gelosia, al suo modo di volermi impedire di sentirmi libera. Non ho tempo per pensare al mio matrimonio, al nostro matrimonio. Adesso, devo prendermi il mio tempo, la mia libertà, di godermi il mio lavoro, di essere felice, di viaggiare. Adesso è il tempo di scoprire chi, di così famoso, ha richiesto me per il suo video. È tempo di tornare nella mia città, di rivedere la mia famiglia e le mie amiche. Questo tempo lo devo dedicare a me.

Se parlassero di noi ||Riccardo Marcuzzo||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora