Capitolo 8

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Chiudere occhio stanotte è stato impossibile. Ho ripensato alla discussione con Mike e al modo in cui mi ha trattata, il modo in cui mi ha rinfacciato tutte quelle cose che mi hanno fatto soffrire in passato. Capisco la sua rabbia, ma non capisco perché abbia voluto ricordarmi che Riccardo mi ha fatto soffrire, come se l’avessi dimenticato. Io non ho dimenticato nulla di quel giorno, nessun dettaglio, anche il più piccolo è impresso nella mia mente e mi accompagnerà per la vita, perché Riccardo è stato e, forse, ancora è una parte di me.
Ho ripensato anche a Riccardo, al suo modo di guardarmi quando siamo stati al bar, alla sua reazione quando ho annunciato il matrimonio, al suo accettare il mio passaggio a casa senza esitare un attimo, al suo bacio prima di andare a dormire. La mia buonanotte è stata la sua, Mike non ha dormito con me e mi sono sentita vuota, ma pensare al suo bacio prima di andare via, mi ha fatto stare leggermente meglio.
Ho un mal di testa terribile e so che la giornata continuerà così: Mike ed io continueremo a non parlarci perché io aspetto le sue scuse e non metterò l’orgoglio da parte per nessuna ragione al mondo. È stato lui a ferirmi e lui deve chiedermi scusa.
Mi alzo dal letto e raggiungo la cucina per fare colazione, trovo sul tavolo un biglietto con su scritto ‘Non sarò a casa nei prossimi giorni, sono a Milano per lavoro. Mike’. Non ci sarà, mi ha lasciata sola senza nemmeno voler chiarire, è andato via senza nemmeno chiedermi scusa e so che non è da lui. Continuo a non capire e a non condividere il suo atteggiamento e, menomale che con Riccardo non è successo nulla. Non voglio immaginare cosa sarebbe potuto succedere se avessi baciato Riccardo, se lo avessi fatto salire a casa. Non chiamerò Mike, sarà lui a dover chiamare me, se vuole sapere qualcosa della mia vita, altrimenti può anche rimanere a Milano. Ci pensa già la mia vita a ricordarmi il passato, non ho bisogno di lui che continua a ricordarmelo ogni qual volta litighiamo.
Prendo il cellulare ed esco fuori al balcone per prendere una boccata d’aria e cercare di riprendermi da una giornata che è iniziata male e potrebbe finire anche peggio. Chiamo Federica e comincio a raccontarle tutto quello che è successo ieri sera, da quando sono arrivata a casa con Riccardo a quando è tornato Mike e abbiamo cominciato a litigare. Devo dire che la vita da futuri marito e moglie è iniziata proprio male.
“Capisco si sia arrabbiato, perché agli occhi degli altri può sembrare un’uscita a coppie, ma che arrivi a mostrarti un video che non hai mai voluto vedere solo per farti stare male, lo vedo esagerato. Non si fida di te e lo sai bene. Pensa che tu possa lasciarlo di nuovo per Riccardo e ci sta che abbia paura, ma non può farti soffrire così. Potresti lasciarlo anche per questa smisurata gelosia” cerca di farmi ragionare, ma io sono del parere che Mike non cambierà mai, finché non mi avrà messo quella fede al dito, dubiterà sempre di me.
So che questo non è un bene, so che quella fede potrebbe essere un modo per legarmi a lui per sempre ed io non voglio assolutamente rappresenti questo. Io voglio che quella fede ci leghi per l’amore che proviamo l’un l’altro, perché ne abbiamo superate tante eppure siamo ancora qua.
Sono sovrappensiero quando sento qualcuno chiamarmi, alzo la testa mentre continuo ad ascoltare Federica e dal balcone di una delle stanze d’albergo vedo Riccardo Sciré, l’amico di Riccardo, nonché colui che gli scrive le basi delle canzoni. Gli sorrido e mi fa segno di raggiungerlo in albergo.
“Isa mi stai ascoltando?” mi chiede Federica.
“Si, scusa. Si è affacciato Sciré dal balcone e mi ha salutata. Adesso devo lasciarti che mi ha chiesto di andare a prendere un caffè in albergo” le dico.
“Ti ho chiesto se stasera vuoi venire al concerto di Riccardo con me. Michele non può e volevo compagnia. So che ti chiedo tanto, ma…”
“Certo che vengo. Ci sentiamo dopo” affermo decisa, interrompendola.
Forse sto sbagliando, forse non dovrei andare al concerto di Riccardo. So che se Mike dovesse venirlo a sapere, scatenerebbe l’inferno, ma sono troppo arrabbiata con lui per poter pensare alle conseguenze. Un po’ di distrazione mi farà bene.
Sono da poco arrivata in albergo da Sciré che mi stava aspettando al bar con due cappuccini fumanti e due cornetti. Ho sempre pensato che fosse una bella persona, accompagna Riccardo da prima che entrasse ad Amici e l’ho conosciuto quando abbiamo finito la nostra esperienza nella scuola. Siamo sempre andati d’accordo, lui era quello che mi difendeva quando Francesco e Riccardo si prendevano gioco di me e so anche che ha sofferto quando Riccardo ed io ci siamo lasciati. Mi conosce talmente bene tanto da non essersi dimenticato che amo fare colazione con cornetto e cappuccino, proprio quello che mi ha fatto trovare.
“Sai che sto per sposarmi con Mike” gli dico mentre poggio la mia tazza sul tavolino.
“Mike?” - chiede incredulo – “So che Riccardo ti ha fatto soffrire e che si sei rimasta male, ma se stai per sposare Mike per sopperire alla mancanza di Riccardo non farlo” afferma per cercare di farmi cambiare idea.
Lui ha sempre tenuto a noi, ha lottato tanto per noi. Ha combinato viaggi per di farci incontrare, pur di farci passare anche solo dieci minuti insieme. Lui ha lottato, ma noi non l’abbiamo fatto.
“Non lo faccio per questo, con Mike sto bene, ma…”
“Ma non lo ami quanto ami Riccardo” completa la mia frase.
Abbasso lo sguardo facendogli capire che ci ha preso in pieno. Non so come abbia fatto, ma io non amo Mike quanto ho amato e, forse, amo ancora, Riccardo. Non sto usando Mike e non l’ho mai fatto, ci sto bene con lui, ma le emozioni, belle o brutte, che mi ha fatto provare Riccardo non me le ha fatte mai provare nessuno in vita mia. Tutto quello che ho passato con Riccardo farà sempre parte di me e un pezzo del mio cuore, anche se in mille pezzi, sarà sempre suo.
“Adesso devo andare, ho le prove negli studi di Amici” affermo per cambiare discorso.
“Si, so che stai lavorando ad Amici. Riccardo non si perde una puntata pur di vederti” ammette ed io spalanco gli occhi.
Nella mia testa continua a rimbombare la frase ‘Riccardo non si perde una puntata pur di vederti’ e mi si forma un groppo in gola. Lui continua a pensare a me, lui continua a guardarmi, a differenza di quello che ho fatto io. Io ho smesso di ascoltarlo, di seguirlo, di vederlo. Lui, invece, non si è perso una puntata per tenermi ancora con lui, anche se per poche ore.
“Ci vediamo stasera. Verrò al concerto con Federica” mi avvicino per dargli un bacio sulla guancia.
“Ah, allora in bocca al lupo!” esclama.
“Perché?” chiedo non capendo il motivo.
“Non c’è una sola canzone che non parli di voi” mi confessa ed io vorrei sprofondare.
Mi alzo e raggiungo l’esterno dell’albergo. Alzo il viso e fisso il cielo, mentre le lacrime vorrebbero scorrere lungo le mie guance, ma io provo a bloccarle. Riccardo non mi ha mai lasciata, lui ha continuato a guardarmi in tv, mi ha dedicato delle canzoni, ha cercato in tutti i modi di tenermi al suo fianco. Io, invece, l’ho allontanato non comprando i suoi cd, non ascoltando le sue canzoni, non seguendolo più. O meglio, ho provato ad allontanarlo cercando di evitare tutto ciò che riguardasse lui, ma non ci sono riuscita. Lui è sempre lì, ad un passo dal cuore.

#AboutMe
Scusate davvero il ritardo, ma ho poco tempo. Nel weekend sono stata a Roma al concerto di Riccardo all'Atlantico. É stato fantastico, lui bravissimo e dolcissimo.
Spero vi piaccia. Un bacione ❤

Se parlassero di noi ||Riccardo Marcuzzo||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora