Capitolo 1

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4 Aprile 2011

Caro diario,

la nascita di un bambino viene considerato un evento gioioso per ogni famiglia. Il giorno in cui nacqui io, però, non andò esattamente così. 

Mia mamma mi raccontò che provarono un misto di emozioni. Erano contenti, ma al tempo stesso tristi, perché sapevano in che situazione sarei cresciuta. Mi disse che dovetti rimanere una settimana in ospedale, a causa di un piccolo problema e Lui non si fece mai vedere se non una volta. Quel giorno mia mamma gli dette i soldi per pagare la bolletta della luce, li prese ma non sapremo mai che fine abbiano fatto. L'unica cosa che so è che la bolletta non la pagò. 

Nonostante avessi sempre avuto la verità sotto al naso, non fui in grado di scorgerla. Non riuscii a comprendere quei segnali che mi avrebbero portato a scoprire un segreto, che tutti conoscevano eccetto me. Venne a galla nel peggiore dei modi, rovinando quell'immagine di famiglia quasi perfetta che credevo di avere. 

Nella vita tutti commettiamo errori, più o meno gravi. 

Il mio primo sbaglio fu quello di essere troppo ingenua. Quello di mia mamma, fu quello di lasciarsi condizionare dalla paura, credendo di poterlo cambiare. Ancora oggi convive con il senso di colpa, anche se per me non ha alcuna colpa.

 Tendiamo sempre ad autoconvincerci di essere in grado di cambiare una persona, di non aver bisogno dell'aiuto di nessuno ma non è così. Nessuno cambia per gli altri, ma solo per se stesso e Lui non aveva nessuna intenzione di farlo. Si considerava perfetto, non sbagliava mai.

Non riusciva più a distinguere la realtà dalla fantasia.


Questa è la mia storia [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora