31.Sorprese Inattese

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Sono andata a dormire presto, anche se le tre pettegole sono rimaste a spettegolare fra loro per gran parte della notte, in realtà credo Felicity e Victoria perché Iris aveva il turno di mattina in negozio.

Felicity essendo Giugno ed essendo una maestra d'asilo le sono ufficialmente iniziate le vacanze, anche se ieri ci stava dicendo che ad Agosto con alcune maestre inizieranno la colonia estiva dove porteranno i bambini al mare.

Mi alzo dal letto, noto dalla finestra il sole, finalmente una bella giornata anche se dovrò trascorrerla in ufficio.

Metto un tubino nero con una zip di lato che lascia un piccolo spacco sulla gonna, forse è un po' corta e l'ho abbinata ad un paio di décolleté nere molto alte, ho un po' esagerato ma ne rendo conto solo quando mi siedo in macchina e la gonna mi sale ancora di più, è uno stupido striminzito tubino e quando torno a casa lo butterò via per sempre!

Spero che a Will non serva necessariamente la mia presenza per le varie riunioni, preferirei restare nascosta in ufficio per tutto il giorno.

Lucy la nostra nuova segretaria mi passa il caffè appena entro nella reception completamente bianca ed illuminata, sembra così piccola li dietro questa grande scrivania che le gira intorno e che fino a qualche anni fa era la mia.

«Lucy, non dovevi grazie.» le sorrido

«Mi fa piacere e poi se devo passare da Starbucks per me non vedo perché non debba farlo per te e per il signor William»

«Okay, grazie ancora, ora mi rintano in ufficio!»

Mi siedo finalmente e sorseggiando il mio caffè inizio a rispondere alle mail.

Indaffarata come non mai non mi rendo conto che si è fatta l'ora di pranzo, non ho visto Will per tutto il giorno evidentemente è stato impegnato con le riunioni, mi alzo dirigendomi verso il suo ufficio.

Apro la porta e lo trovo al telefono, mi guarda e sposta subito lo sguardo all'orologio.

«Va bene papà, dirò a Lily e Lucy di occuparsene» dice riattaccando.

«Hey ti sei dimenticato il nostro pranzo?» scherzo mentre chiudo la porta alle mie spalle. Will ha il classico ufficio da amministratore delegato di un importante società, eccessivamente grade, grigio con poltrone nere e dietro l'imponente scrivania e la grande poltrona vi è una splendida vista su Londra.

Il mio al contrario è molto più piccolo e l'ho reso molto più accogliente ho anche io la vetrata a vista sulla città ma è composta solo da due finestre, amo il mio piccolo spazio.

«Non me ne sono dimenticato, ma mio padre mi ha trattenuto per telefono» si alza e viene a salutarmi con un bacio.

«Allora che cosa voleva Mr Ford?» domando sistemandogli la cravatta leggermente allentata.

«Come avrai sentito dovrete occupartene te e Lucy, si stratta di una festa di beneficenza per l'ospedale St.Mary, ovviamente l'ha organizzata mia madre è per il reparto bambini.»

«Ma è fantastico, certo una grande responsabilità ma sai che amo organizzare eventi» dico emozionata.

«C'è solo un problema» mi guarda sottecchi, mentre aspetto di sentire il problema.

«L'evento è domenica.»

«Questa domenica???» urlo in preda al panico, Will annuisce.

«Oggi è venerdì Will, venerdì vuol dire che ho tutt'oggi pomeriggio e domani lavorando extra ovviamente.»

«Lo so perdonami, ma l'ospedale ha dato l'okay a mia madre all'ultimo e mio padre come lo ha saputo mi ha chiamato.»

«Il problema è che ho promesso a Victoria e le ragazze che avrei passato il weekend con loro, Victoria viene dalla Virgina, America, quella mi ammazzerà.»

THE GIRL CRUSH || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora