59 No Limits

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Restare emotivamente impassibili davanti alla persona che ami che ti canta una canzone scritta per te credo sia impossibile.
Chiunque ami veramente non può non posso essere impassibile averlo qui mi fa solo male ed emozionare allo stesso tempo.
Male perché non lo capisco, non capisco il senso di questo, il senso di dedicarmi questa canzone davanti la propria fidanzata. Mi fa emozionare perché nonostante tutto io lo amo e qualsiasi cosa faccia per me non riesco a resistere, perché dovrei essere infelice quando invece potrei finalmente esserlo con lui? Ma potrei veramente?
Sono stata troppo male per lui e sono troppo innamorata, soffrirei senza avere certezze da lui, posso sopportarlo?
Sempre le stesse domande, sembra che il tempo scorri che tutto intorno a noi cambi, tranne questa perenne situazione di incertezza.
«Lily!» sento chiamarmi al di fuori della sala ormai, finita la canzone non ho più retto il suo sguardo, né quello di Camille che ci fulminava giustamente dal suo tavolo, alzandosi prima di me per poi andare via.
Ma Harry non l'ha seguita, è me che sta seguendo ora.
«Fermati!» mi dice ancora, mentre io mi avvio ormai verso la mia auto, sono arrivati alla torta, ormai è sera ed io voglio andare a casa.
Cerco nella mia pochette le chiavi ma vengo trascinata via in silenzio perché qualcuno mi tappa la bocca, capisco che non è Harry perché mi sta ancora chiamando cercando mi cosi cerco di dimenarmi per capire chi è che mi sta tenendo bloccata contro l'auto.

Tento di spostare il viso, ma la sua voce mi dà già una risposta che mi fa tremare.
«Shh tesoro, se urli dovrò far del male al tuo Harry»
Ivar...Mi ha seguita anche qui.
Istintivamente mi guardo intorno sperando che Harry sia il più lontano possibile, ma lo sento sempre più vicino perché continua a chiamarmi.
«Ora facciamo un giochino, ma tu devi stare in silenzio, altrimenti...» mi lascia con una mano perché vedo con la coda dell'occhio che se la porta dietro la schiena estraendo una pistola. Il mio incubo diventa realtà, è riuscito davvero a procurarsi un arma e le persona a cui tengo di più e che lui mi ha minacciato per mesi sono tutte qui, compreso Harry.

«Ora ti lascio ma tu non devi emettere un fiato, altrimenti il primo colpo sarà per te chiaro?» sussurra al mio orecchio minaccioso, anche se apparentemente calmo, forse lo è per davvero, ha un sorriso sul volto che non accenna ad andarsene via, è psicopatico evidentemente da questa pazzia ne sta traendo solo divertimento.

Acconsento con la paura che scorre in tutto il corpo, l'adrenalina è a mille e sento mancarmi il respiro.

Mi volto poggiandomi sulla mia auto che è proprio dietro di me, non lo vedevo da tempo, da quella volta al supermercato. È sempre estremamente bello, ma non provo nessuna attrazione fisica nei suoi confronti, solo disgusto, paura ed odio per tutto quello che mi ha fatto e che mi sta continuando a fare.

Mesi a torturarmi psicologicamente.

«Lily» sento ancora Harry che chiama e mi cerca ed io spero solo che si arrendi e si allontani da qui. Vorrei avvisarlo di non avvicinarsi, ma non posso urlare verrebbe da me e non voglio che si ritrovi faccia a faccia con Ivar, soprattutto se lui ha una pistola.

L'unico modo per salvarlo è allontanarci da qui ed accontentarlo, anche se non ho idea di cosa abbia in mente.
«Si avvicina, sarà più divertente la serata!» dice contento, quasi non sta nella pelle per l'arrivo di Harry qui, cosa che mi allarma ancora di più.

Vedere lui con una pistola in mano e sapere Harry sempre più vicino mi fa tremare, ma devo cercare di restare lucida e togliergli l'arma dalle mani.

«Ivar ascoltami, farò tutto quello che vuoi, ma lascia stare Harry» lo prego.

Lui ride come se avessi detto chissà quale battuta. «No, è proprio lui che mi serve, l'unico modo per fartela pagare per avermi denunciato e testimoniato contro di me mandandomi in prigione è fare del male alla persona a cui tieni di più.»

THE GIRL CRUSH || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora