Ho paura ad aprire la porta, ma ho comunque una speranza che almeno qui dentro non si metta a fare ciò che penso visto che siamo nei bagni della centrale di polizia di Londra.
Prego solo che non abbia ripreso la strada dell’autodistruzione, apro la porta e lo vedo incosciente ed ignaro che io lo stia vedendo mentre si fa del male.
È chino sul lavello ha appena tirato non lasciando più traccia dello schifo che si prende per “rilassarsi” chiudo la porta dietro di me e si alza di scatto rendendosi conto che c’è qualcuno, si volta e mi vede.
HARRY POV
La porta, Lily. Sono Fottuto.
Mi guarda come non vorrei mai essere guardato da lei, con nessuna reazione, delusa, spenta, anche se so che dentro ha un gran casino, ed è come sempre colpa mia.
«Lily» dico semplicemente, non so bene che altro dire.
Lei prende un respiro e parla «Dimmi che non è vero»
«Mi crederesti se te lo dicessi?» lei ovviamente non risponde a questa domanda retorica, mi avvicino un po’ tastando il terreno «Lo faccio ogni tanto, non come prima» lo faccio molto più spesso di prima in realtà, ed anche adesso la dose che ho preso non è sufficiente sento il mio corpo vibrare dall’interno ed anche ragionare è faticoso, figuriamoci giustificarmi con lei.
«Quello che mi stupisce sempre è il fatto che tu non ti renda conto che hai un problema» mi avvicino, ma lei si allontana alzando la mano «Non avvicinarti, non mi farò più trascinare nella tua merda Harry, se non l’hai notato ne ho già tanta di mia» si riferisce sicuramente a quello che è successo con Ivar, ma è meglio per lei che non tiri fuori l’argomento perché non riesco a trattenermi, infatti non mi trattengo «Nella tua merda ci sono stato trascinato anche io, e non sarebbe successo se non fossi stata così stupida da nascondere la cosa invece di farti aiutare da qualcuno anche dal sottoscritto!»
Il suo volto cambia «Non accetto che tu mi dia della stupida, tu! Tu che ti fai del male da solo, che ti uccidi lentamente dai della stupida a me che non ha parlato per paura che Ivar vi avesse ucciso?! No, sarò stata imprudente, ma non stupida, ho cercato di proteggervi con la mia stessa vita se fosse stato necessario.» ribatte arrabbiata.
«Avresti potuto dirlo anche a Niall!» ribatto allibito.
«Non hai capito il concetto, avevo paura che vi uccidesse» scandisce le parole come se stesse parlando con un demente, cosa che mi infuria ancora di più.
«Non c’è riuscito, e comunque sto bene!» allargo le braccia per mostrarglielo.
Lei mi guarda dall’alto in basso «Si infatti, ci pensi benissimo da solo ad ucciderti»
E questa frase arriva dritta come un proiettile, fa male e mi fa incazzare.
«Tu non c’eri, la droga si.» dico spietato perché so che questo farà male a lei.
«Ti ricordi che sei stato tu a darmi addio a Parigi? Hai messo per prima la carriera ed ora mi incolpi di una mia mancanza quando sei tu che mi hai lasciata andare!?»
Non ce la faccio, non ce la faccio a sentirla, la testa mi scoppia e non voglio ripercorrere le cazzate che ho fatto con lei preso nel panico mi avvento su di lei mettendole una mano sulla bocca e schiacciandola contro la porta.
Ma Lily morde la mano e sono costretto a levarla.
«Non urlare, siamo in una centrale di polizia» sussurro sul suo viso a pochi centimetri dal mio ormai.
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THE GIRL CRUSH || H.S.
Fanfiction*COMPLETA* Tutto ebbe inizio in un giorno di pioggia. Lily sta per andare a lavoro, un importante riunione l'attende e deve presentarsi al meglio, ma un idiota passando a tutta velocità con l'auto la inzuppa completamente, facendola arrivare in rita...