Scendendo dall'autobus, io e Wendy ci dirigiemmo verso l'entrata con le valigie in mano
"È davvero imponente".
"E non hai ancora visto niente..." mi disse con un sorrisetto strano, quasi sospetto.
All'entrata trovammo una lista, e una signora ci spiegò che indicava la disposizione delle camere.
Io e Wendy eravamo gasatissime! Scrutai il mio nome tra quelli di altri e vicino al mio c'era quello di... Wendy! Fantastico!
"Wendy siamo assieme!"
"Fantastico Eli!"
Subito dopo seguimmo la massa e ci dirigiemmo alla reception.
"Nome e cognome prego".
"Elisabeth Marlines".
"Camera 49, terzo piano. Ecco le chiavi".
"Grazie" risposi.
Fece le stesse domande a Wendy e dopodiché andammo verso la nostra stanza.
"Non è elettrizzante tutto questo?Essere in camera insieme? Insomma tutto questo è stupendo!"
"Se questo ti fa gioire, alle lezioni mi svieni?" disse.
Ci scappò una risata ad entrambe. Ero felicissima di aver conosciuto Wendy.
"Eccola qua, camera 49"."Ma guarda un po', Wendy ti sei fatta un'amichetta? Oh che cara, come va la caviglia?" disse una tipa dall'aspetto snob.
"E tu saresti?" intervenni io in sua difesa.
"Melissa Roupner, figlia della preside".
"È stato un vero piacere..." dissi aprendo la porta.
"...Ah e salutami la preside!" concludetti.
Le sbattei letteralmente la porta in faccia. Non me ne fregava se era la figlia della preside, evidentemente non è stata educata a dovere.
"Come hai fatto?" mi chiese.
"A fare?"
"A tenere testa a Melissa, non l'aveva mai fatto nessuno prima d'ora" disse.
Mi venne quasi da ridere.
"Non ho fatto niente di speciale, ho semplicemente detto quello che pensavo" dissi.
Lei rise e subito dopo mi raccontò meglio di Melissa e scoprì che era come la reginetta di quest'accademia, "l'etòile" ... non per me è Wendy.
Sopra la scrivania noto un foglio con tutte le lezioni della settimana.
"Incredibile vero?" disse.
Annuì nel vedere i diversi tipi di lezione che stavi per affrontare.
"E per quanto riguarda Miss Roupner?" disse Wendy imitandola.
"Per quanto mi riguarda, lei per me è come un insetto spiaccicato sul parabrezza della mia vita" dissi citando Garfield.
"Perfettamente d'accordo con te".
Ci scappò una risata.
"Vediamo, domani abbiamo classico con Ms Rosyl per ben quattro ore" mi informò Wendy.
Mi venne un colpo:
4 ore?! Ma stiamo scherzando?
"Non penso di resistere per 4 ore..."
"Hai tenuto testa a Melissa, puoi fare di tutto!" esclamò Wendy.
Io risi d'istinto, di pancia, come si dice.
"Cos'hai intenzione di fare fino a stasera? Sono ancora le tre" chiese.
"Beh siamo a New York! Potremmo andare da Starbucks, a Central Park, o al M.O.M.A..."
"Guarda l'esperta... che ne dici se andassimo prima al M.O.M.A, e dopo a Central Park sorseggiando un Frappuccino?"
"Ai suoi ordini!"Uscimmo dalla stanza, con l'intento di visitare tutta New York, e di passare un pomeriggio dove nessuna Melissa, o nessuna lezione, possano impedirci di respirare un po' di aria fresca.
Una volta uscite, passammo tutto il tempo a parlare per conoscerci meglio e giuro, per un momento ho pensato di conoscerla da tutta la vita.
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Dancer Soul
RomanceLa ballerina, è un tutt'uno tra emozioni e coreografia. La ballerina, è l'unica figura umana che combatterà tutta la vita per sconfiggere la forza di gravità. E quindi si, sono una ballerina, anzi, un'anima ballerina