8.

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Un altro giorno era iniziato, per me almeno. Dopo la storia di ieri, Wendy starà a letto per due settimane. Sarò sola, senza la mia migliore amica.
"Wendy io vado, per qualsiasi non esitare a chiamarmi okay?"
"Va bene stai tranquilla".
Uscii dalla stanza con il cuore in gola... ero molto preoccupata.
Sono uscita prima del solito perché dovevo provare con Tommy.
Entrai e vidi che era già lì, seduto al pianoforte. Le sue dite sfioravano delicatamente i tasti, come se fossero rose. Era davvero incantevole.
"Posso?"
"Si certo, stavo provando degli accordi..." disse imbarazzato.
Io mi misi a marcare la mia coreografia e Tommy non mi ha mai staccato gli occhi di dosso.
"Pronta?" mi chiese.
Annui.
La musica partii e io mi concentrai sulla musica, sul mio corpo, e più andavo avanti, più sorridevo, spontaneamente.
Alla fine, mi sedetti a terra e mi asciugai in attesa della insegnante.
"Molto bene Marlines, ottima melodia Rolin" affermò l'insegnate.
Accennai un sorriso.
La riprovammo altre mille volte, e ogni volta aveva qualcosa da correggermi... o le punte, o la postura, o le braccia o la testa.
"Ragazzi, un momento di attenzione: questa coreografia vorrei portarla al nostro saggio. Ovviamente vanno fatte delle modifiche, e c'è ancora molto da fare, ma sono sicura che c'è la farete".
Rimasi basita.

Calma.
È un saggio giusto? Ne ho fatti tanti... solo che al saggio della NY dance Academy ballano solo i migliori, e io sono stata scelta per ballarci.
OH-MAMMA-MIA.
Potrei svenire.
Tommy ebbe la mia stessa reazione, e quando l'insegnante lasciò la stanza, lui mi abbracciò.
È stato senza parole. Sentivo il sangue pulsare nelle vene delle sue braccia che mi stringevano. Mi sentivo... bene, al sicuro.
Io mi sciolsi dall'abbraccio e lo salutai con un sorriso.

Dovevo assolutamente farlo sapere a mamma e a Wendy! Mi precipitai in camera e raccontai tutto a Wendy, la quale rimase stupita e mi fece i complimenti.
"Ricapitolando, sei una ballerina provetta, e Tommy ti ha abbracciato... niente male come giornata!"
"Già, tutto meraviglioso" esclamai.
"Come va la caviglia?"
"Sta migliorando".
"Meglio così. Io adesso vado alla Lunch Room ma dopo manderò una personcina quindi tieniti pronta" dissi con un sorrisone enorme.
Era del tutto ignara di chi le avrei fatto trovare davanti a questa porta.
Nel tragitto scrissi a mia mamma per informarla.
Chissà come reagirà...

Tommy e Mattew mi invitano a sedermi vicino a loro ed io accettai. Io e Tommy annunciammo a Mattew la notizia, che rase letteralmente a bocca aperta.
"Ragazzi ma voi due siete mitici!" esclamò.
"Grazie" dissi.
Tommy sorrise.
Poco dopo spiegai a Mattew la mia sorpresa per Wendy e lui accettò.
Non avevo dubbi.
Nel tragitto Tommy era di fianco a me.
"È buffo se ci pensi" disse.
"Pensare a cosa?"
"A me e te. Insomma ci conosciamo da due giorni e andiamo già d'accordo... in modo professionale ovvio."
"Non mi sembra una cosa negativa..."
"Nono anzi!"
Ridemmo entrambi e per un momento esistevano solo i suoi occhi verdi e i miei azzurri che si guardavano.
"Ragazzi vado?" ci svegliò Mattew.
"Si".
Aprimmo la porta e...
"SORPRESA! CIAO WENDY." esclamammo sincronizzati.
"Ragazzi ma che ci fate qui?" disse Wendy stupita.
"Beh visto che nessuno di noi tre ha lezione..." iniziai.
"...E tu sei malata..." continuò Tommy.
"...Abbiamo pensato di fare un mini party" concluse Mattew
"Dove nessuna Melissa possa disturbarci!"

Il party stava andando alla grande fino a quando, inaspettatamente, Tommy mi chiamò da parte. Andammo nel bagno, poichè era l'unica stanza isolata.
"Dimmi" dissi.
"Chiudi gli occhi, devo darti una cosa".
"Ehm, mi devo preoccupare?"
Lui fece cenno di no con la testa ma io ero già in ansia.
Chiusi gli occhi.
E fu un momento infinito e magico.
Le nostre labbra si toccarono...
Scattò subito una scintilla che si dimenava tra le nostre labbra, intrappolata. Non riuscivo a staccarmi, ero ipnotizzata. Aveva le labbra morbide, fottutamente troppo morbide. Cazzo quanto baciava bene...

Ci staccammo contemporaneamente, rimanendo fronte contro fronte, e di nuovo i nostri occhi, come calamite. Il verde dei suoi occhi diventava sempre più brillante, ma dopo un po' non vidi più niente perché iniziò a baciarmi dappertutto.

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