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La notte, Wendy stette con me. Avevo fatto chiamare mia mamma da Wendy che le spiegò tutto.
Io dormii abbastanza bene, certo non era la mia stanza, ma dovevo accontentarmi.

Mi svegliai sentendo qualcosa sopra la mia mano. Era un corpo familiare, caldo, e affettuoso...
Aprii gli occhi e vidi mia mamma.
"Mamma!" Esclamai e lei mi abbracciò.
Che bello rivederla... non immaginavo in queste circonstanze, ma l'importante era vederla.
"Oh tesoro, stai bene? Non appena la tua amica Wendy mi ha chiamato mi sono precipitata dalla mia bambina" disse accarezzandomi il viso. Mi strinsi ancora di più nelle sue braccia, e affogai le lacrime sulla sua maglietta bianca.
Poco dopo, l'infermiera mi annunciò che potevo uscire dall'ospedale.
Mamma mi aiutò a vestirmi e prima di andare, l'infermiera mi diede alcune indicazioni per la mia caviglia.

Nella strada per l'accademia, chiesi a Wendy dove fosse Tommy, e mi disse che era tornato in Accademia per informare la Patch della mia situazione.
Arrivati, strinsi mia mamma in un grande abbraccio e la lasciai andare. Già mi sentivo di non averla con me...
Wendy mi accompagnò in camera e davanti ad essa, vidi Tommy e Mattew parlare.
"Eli!" Esclamò Tommy stringendomi a sè. Mi era mancato.
"Va tutto bene?" Mi chiese Mattew.
"Più o meno. Non posso ballare per i prossimi due giorni, e ho un po' di mal di testa, ma a parte questo tutt'okay." Dissi sciogliendomi dall'abbraccio di Tommy.
Entrata in camera, dissi agli altri di aspettarmi alla Lunch Room.
Volevo starmene da sola con i miei pensieri.
Presi in mano le mie mezze punte e le accarezzai: pensai a quante avventure avevamo passato assieme...
Quante delusioni,
Quanti successi,
Quante cadute,
Quanti sorrisi,
Quanti pianti...
Eppure mi sembrava solo ieri, quando, a 3 anni, indossai le mie prime mezze punte, senza sapere cosa fossero. Senza sapere cosa la danza sarebbe diventata per me...

Mi feci una doccia velocissima, e andai verso la Lunch Room, per cenare.
Appena entrata vidi sbracciare Wendy per indicarmi dov'era.
Mi feci spazio tra la folla e andai da loro.
"Ahiaaaa!!" urlai io con le lacrime agli occhi per il dolore.
Melissa...
"Ops! Ti fa male la caviglia? Tu e Wendy vi assomigliate molto".
Porca vacca quel microcefalo di essere umano!
Sentii risate provenire da Melissa e Diana... Dio quanto le odiavo!
Mi strinsi forte la caviglia e una lacrima mi rigò il viso.
Sentii dei passi forti dirigersi verso di me e alzai la testa per guardare.
"Ehi" disse Wendy.
Melissa si girò e lei le diede uno schiaffo tale che la fece sobbalzare indietro.
"Non ti permettere mai più di fare una cosa del genere! Lasciala in pace! Vattene! Arpia!" Urlò Wendy con una tale rabbia che diventò rossa in faccia.

Wendy aveva appena picchiato Melissa?!
Oh mio Dio.
Ho stima totale per quella ragazza...

Mi feci aiutare da Wendy per andare al tavolo e appena Tommy e Mattew mi videro in quello stato si precipitarono da me.
"Cos'è successo?" chiese Mattew
"Melissa mi ha colpita, e Wendy l'ha picchiata..." dissi sedendosi ancora scioccata per quella scena.
"Come? Wendy è vero?" chiese Mattew.
"Oh sì, e lo rifarei altre 50 volte!"
Tutti ridemmo.
E così andò avanti la cena, tra risate, conversazioni, ed aver scoperto che Wendy si era fidanzata con Mattew.
Lo sapevo!

Nonostante non potessi ballare, andai ugualmente alle lezioni della Rosyl. Mi limitai a fare stretching sul pavimento, e qualche pliè. Niente di più.
Avrei voluto fare mille salti, tendu, piroette... e invece no.
La giornata andò avanti così: tutto guardare, ma niente fare.
Alla fine della lezione della Rosyl, mi feci accompagnare da Wendy in camera e mi feci nuovamente una doccia, anche se non avevo sudato tanto.
Oggi Wendy, aveva programmato con Mattew e Tommy, un'uscita a quattro.
Non mi dispiaceva affatto.
Frugai nell'armadio in cerca di un vestito adatto all'occasione e alla fine optai per un lungo nero di pimkie.
"Sei stupenda Eli" mi disse Wendy.
Neanche lei era niente male: indossava una maglia a maniche lunghe e larghe di pull&bear rossa con l'intreccio davanti, una gonna nera, calze nere, e stivaletti corti neri.
"Neanche tu scherzi eh" le dissi sorridendo.
Avevo bisogno di staccare, avevo bisogno di stare con persone che mi volessero bene.

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