Stronzate

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Dean

Il suo viso accompagnato da quell'espressione di terrore e disperazione continua a balenarmi davanti, non posso credere di non averla riconosciuta prima. Certo è plausibile non averlo fatto sembra un'altra persona letteralmente, ma quando l'ho trovata li nell'acqua a fissare Il vuoto e quando i suoi occhi spaventati mi hanno guardato, ho rivisto la stessa ragazza di quella sera. La stessa che sarebbe morta congelata se il suo cuore non avesse smesso di battere prima e che è stata trasportata urgentemente in ospedale. La stessa ragazza a cui ho tentano di salvare la vita.

Flashback

-Eddai Dean, vieni- mi disse la voce di Ambar alquanto ubriaca mentre tentava di trascinarmi sulla spiaggia allontanandoci da tutto il rumore e da tutte le persone che affollavano la festa. Era l'una di notte di un qualunque sabato sera ma, a differenza degli altri, non mi ritrovavo a partecipare all'ennesima festa a New York, questa volta mi trovavo a Detroit ad una festa di liceali invitato appunto da questa deliziosa e sbronza creatura bionda con la quale ormai ci vedevamo da un po. Difficile parlar di frequentazione, direi più un passatempo per entrambi. Si avvicinò sensualmente a me passandomi un dito sul torace e sbottonandomi leggermente la camicia nera indossata, mentre lentamente passava la sua lingua sulle mie labbra, gesto che mi fece rabbrividire dal piacere. Ricambiai il bacio volendo e pretendendo di più, fin quando ci staccammo avidamente l'uno dall'altro.
-Andiamo nella stanza di sopra- dissi affannosamente.

Lei con quello sguardo infuocato mi disse.

-No, Staisy mi ha detto che è già "prenotata"- ha affermato con un pizzico di dispiscere sostiuito velocemente da uno sguardo malizioso facendomi ben intendere.

Poi aggiunse.
-Però mi ha parlato di un gazebo al chiuso, possiamo andare li- disse riprendendo a baciarmi mentre nel nel buio che ci circondava e nella musica che riuscivamo a sentire in lontananza mi levava definitivamente la camicia lasciandomi a petto nudo e trascinandomi nella direzione da lei indicata.
Entrammo, voglioso di strapparle letteralmente i vestiti di dosso, in quello che aveva le sembianze di uno sgabuzzino e, nel mentre lei emetteva seducenti gemiti, sentii in lontananza quello che aveva le sembianze di un pianto. Un rumore che inizialmente mi distrasse leggermente ma che poi, una volta avute le labbra di Ambar sul mio collo, svanì come tutto il resto.

Ci stavamo rivestendo per poter tornare alla festa e, nel mentre ci avvicinavano alla casa sul lago, mi ero accorto di aver lasciato il cellulare nel gazebo, così tornai sui miei passi costretto a fermarmi quando notai in lontananza una barchetta. Aguzzai la vista ma, a parte la luce emessa dalla festa e dal falò presente adiacentemente ad essa che illuminava il territorio circostante, il resto non era molto illuminato.

-Dai Dean sbrigati- mi fece voltare la voce della bionda richiamandomi, prima di raggiungerla però, guardai un' ultima volta nella direzione dalla quale mi sembrava di scorgere una figura e, proprio in quell'istante, la vidi in acqua che andava sempre più giù senza la possibilità di risalire in superficie. Provai a raggiungerla ma mi accorsi subito che sarebbe stato impossibile, l'acqua era troppo fredda e lei era troppo distante. Urlai ad Ambar di chiamare i soccorsi, cosa che fece immediatamente anche se non le era del tutto chiaro il motivo. Essi arrivarono subito, tirano fuori dall'acqua quella ragazza che inspiegabilmente stava morendo congelata mentre affogava lentamente. Il paramedico mi chiese se avessi visto qualcosa ma, purtroppo nell'istante di distrazione, è accaduto tutto troppo velocemente.
Prima che la portassero via la guardai stesa sul lettino all'interno del veicolo che presto l'avrebbe portata in ospedale, i miei occhi si scontrarono con i suoi appena aperti, spaesati e terrorizzati, solo per un breve istante poiché, nell'attimo successivo, perse nuovamente i sensi. Spostai lo sguardo solo quando non vidi più neanche la sua figura ma solo i portelloni posteriori dell' ambulanza mentre si allontanavano il più velocemente possibile, lasciando alle sue spalle solo la luce e il rumore assordante delle sirene.
Ambar si avvicinò a me aggrappandosi ad un braccio e, vedendo solo una parte della scena da me assistita, disse ridendo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 10, 2018 ⏰

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