NATHAN
- Allora chi era quella ragazza che ti aspettava fuori?- domanda mia madre tra un colpo di tosse e l'altro e con voce fievola ma leggermente incuriosita.
Mi domando come abbia fatto a vederla considerando il fatto che Heaven è rimasta fuori in attesa e abbastanza all'oscuro della situazione.
Io alzo gli occhi al cielo non volendo rispondere alla sua domanda.
-Perché ti imbarazzi tanto nel parlarmi delle tue cose, insomma sono tua madre ti ho partorito e ti ho visto crescere.. Inoltre in questo momento sto male quindi abbi pietà di me, mi farebbe molto piacere sapere che ti sei fidanzato.-
Estremamente in imbarazzo e passandomi una una mano dietro la nuca la interrompo.
-Mamma, perfavore non trattarmi come un bambino...e poi non è la mia ragazza- a dire il vero non lo so neanche io.. Dopo questo piccolo pensiero di cui credo già di essere a conoscenza della risposta, continuo il mio dialogo.
-Solo non ti ci mettere anche tu, ho già Daniel e Dean che mi rompono i coglioni su questa storia--Nathan le parolacce.. quante volte devo dirtelo, evita di dirle davanti a me per favore...- sbuffo sonoramente per poi rivolgere lo sguardo nella sua direzione.
-Se non dovessimo parlare di certe cose non le direi. Ora possiamo smetterla di parlare della mia vita privata grazie.-
Ma appena concludo la mia frase questa volta è mia zia quella ad intromettersi.
-Pensi sia una cosa seria?- ma stanno facendo sul serio..
-Vi siete per caso coalizzate..- dico mentre mi siedo pesantemente sulla poltrona posta adicentemente al letto ospedaliero.
Mia madre fissa incuriosita mia zia mentre lei prosegue con il suo discorso
-Quello che voglio dire è che se fosse una cosa seria sia io e che tua madre ne saremmo entusiaste, in caso contrario non vorremmo che nessuno dei due ci rimanesse male. Tutto qui-
- Okay, beh quando dovrò comunicarvi una cosa importante lo farò statene certe-
Dico alzandomi dalla poltrona e accendendo la mini televisione attaccata al muro.
-Conoscendoti non mi diresti neanche quando avresti intenzione di sposarti-
A questa affermazione di mia madre mi viene da ridere perché non ha tutti i torti. Parlare di ragazze con mia madre è strano, lo è sempre stato e di certo non sarà più semplice ora, quindi probabilmente ha ragione.
Guardo entrambe le donne della mia vita e in questa circostanza non posso non ricordare l'ultima volta che ci siamo ritrovati tutti e tre insieme e le pesanti parole che si sono scagliate su di loro. Sentendomi tremendamente in colpa per le cose che ho detto quel giorno, decido di porgere umilmente le mie scuse sperando che queste vengano accettate.
- Mi dispiace...- loro si voltano a guardarmi e dallo sguardo di mia zia intuisco che abbia già compreso di cosa io stia parlando. Abbasso lo sguardo mortificato come un bambino di due anni vergognandosi di quella che ha fatto al suo compagno di giochi.
-Ero arrabbiato l'altra sera e ho detto cose che non pensavo veramente e mi dispiace. Nonostante questo, però, non condivido la tua scelta mamma e non posso dirti di capirla.. Ti giuro una parte di me vorrebbe odiarti per questa stupida decisone, perché per me si tratta di una cosa stupida e senza senso, però non riesco ad odiare la donna che mi ha amato per tutto questo tempo.. Sono arrabbiato anzi incazzato questo si, odio la tua decisone ma non potrei mai odiare te.-
È la verità, odio questa situazione di merda ma non posso odiare lei. Non posso ripugnarla e disconoscerla, non potrei neanche se lo volessi.
-Zia mi dispiace anche per quello che ho detto a te. Penso che avrei dovuto saperlo e che quindi tu avresti dovuto dirmelo, ma so anche che ti trovavi in una difficile situazione, come tutti noi del resto, ma era mia madre che avrebbe dovuto dirmelo, non spettava a te-
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Ricomincio da Zero (INSIEME) #Wattys2018
RomansaHeaven ha solo vent'anni ma, nonostante la sua giovane età, ha dovuto affrontare diverse spiacevoli situazioni durante la sua adolescenza. Tra questi il difficoltoso rapporto con i genitori e quello con se stessa. Problemi di cui solo Tess, la sua p...