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Non era possibile che fosse lei. Non era assolutamente possibile.
R: "Anna cosa c'è?"
Eravamo seduti intorno al tavolo della cucina, e stavamo discutendo su quanto accaduto poco prima.
A: "Io avevo sentito parlare di lei..però credevo fossero solo delle voci.
Voglio dire, la torre che abbiamo trovato ..nessuno era mai riuscito ad entrare perché come avete visto è troppo alta, e l'unica entrata è una finestra a centinaia di metri di altezza.."
N:"Chi è allora?"
A: "Beh..si dice che secoli fa quest'isola fosse un piccolo regno.
La regina morì dopo aver dato alla luce una bambina, e così il re decise di risposarsi.
La nuova regina era bellissima,ma estremamente orgogliosa e vanitosa; non tollerava la vista della figliastra, Eveline, perché quest'ultima era talmente bella che si dice non esistessero aggettivi adeguati per descriverla, perché nessuno le rendeva giustizia; Inoltre Eveline era gentile e  intelligente.
Quando compì diciassette anni era talmente bella che la regina non riuscì più a soffrirla, e la annegò nel lago sotto al castello.
Si dice che fosse una strega, e che poco prima di morire abbia preso del sangue dalla ragazza.
Si dice che da quel momento abbia smesso di invecchiare.
La donna che si é affacciata dalla torre é identica alle descrizioni che si hanno di lei."
Tutti mi fissavano a bocca aperta.
A: "Si dice però che la ragazza non sia morta, ma che tutte le notti di luna riemerga dalle acque."
R:"Dove si trova il lago?"
A:"Proprio sotto al castello in cima alla collina"
R:"Allora andiamo subito"
                                                                  *
La luna iniziava a illuminare il cielo quando arrivammo al laghetto.
Un cigno sfiorava placido la superficie dell'acqua col suo candido piumaggio; ma improvvisamente una luce dorata lo avvolse e una ragazza dalla bellezza stupefacente emerse dall'animale, che si dissolse.
Era bellissima, ma il suo sguardo era infinitamente triste e l'espressione sconsolata sul suo viso avrebbe fatto piangere le pietre.
Si avvicinò a noi lentamente, fino a toccare riva.
R:"Ciao! Io sono Rufy. Tu sei Eveline?"
Due lacrimoni le sforarono il viso.
E:"Si. Sono io."
R:"E' stata la tua matrigna a ridurti così?"
La ragazza annuì lentamente.
R:"Come facciamo a liberarti?"
E:"Uccidendo la matrigna; oppure giurandomi amore eterno"
S:"Perché dopo essere morta la matrigna ti ha riportata in vita?"
E:"Per vedermi soffrire tutti i giorni della mia vita; fu chiara quel giorno, dicendomi che dovevo pagare per averla umiliata. Ma io non le ho mai mancato di rispetto, e non le ho mai fatto nulla di male.
Vi supplico aiutatemi! Però state attenti, perché Marquise talvolta viene a trovarmi.
Se vi trova vi farà del male."
R:"Chi é Marquise?"
E:"La mia matrigna."
N:"Abita per caso nella torre diroccata che si trova dietro al villaggio?"
E:"Si abita lì."
R:"Oggi l'ho incontrata e ha detto che voleva mangiarmi!"
E:"E  se non stai attento la prossima volta lo farà.
Marquise ha rapito tutti i bambini e i ragazzi dal villaggio. Non so cosa abbia in mente.."
Ma il sole ormai iniziava a tingere il cielo di rosa.
Ed Eveline ritornò un cigno, che chinò leggermente il capo verso di noi.
                                                            *
Ma com'era possibile che nessuno si ricordasse dei propri figli o dei propri nipoti?
E se tutto questo serviva solo per rimanere giovani in eterno mi sembrava un'assurdità.
Osservai per un momento Sanji, circondato da cuoricini , che continuava a crogiolarsi nella bellezza di Eveline.
 Rufy le aveva promesso che l'avremmo liberata; così magari io e Kathleen avremmo potuto riabbracciare i nostri genitori.
Cammina cammina, arrivammo in un punto del bosco in cui la vegetazione era così fitta che la luce del sole non riusciva a penetrare.
I fruscii degli alberi mi sembravano voci e un'atmosfera alquanto sinistra avvolgeva il tutto.
Da  uno stagno proveniva il dolce gracidio delle rane.
Ma una figura pallida era immersa nell'acqua stagnante.
Il suo viso pallido circondato da lunghi capelli bianchi come la neve sembrava risplendere.
E i suoi occhi grigi si posarono su di noi.

AnnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora