I cunicoli sono stretti, c'è poca luce, manca ossigeno.
Siamo qui dentro da ore e credo proprio che ci siamo persi.
I passaggi sono tutti uguali e gli scheletri, comodi nelle loro aperture nella pietra, ci sorridono, macabri e inquietanti.
Non avremmo dovuto dividerci.
Rufy accanto a me sembra un bambino di cinque anni al Luna Park. Sospiro sconsolata, continuando a camminare. Non si vede niente, anche se la torcia fa buona luce; il buio è talmente pesto che potrei sbattere contro un muro e rendermene conto solo all'ultimo.
Le mini radio snail però funzionano; speriamo che riusciremo ad uscire. Non voglio morire in un posto come questo.
Un tonfo mi fa voltare di soprassalto. Rufy ha urtato uno dei corpi lungo le pareti, e la testa è rotolata via, finendo ai miei piedi.
Indietreggio istintivamente.
Ma intanto sta accadendo qualcosa di strano: gli altri cadaveri stanno voltando il loro viso mangiato verso di noi. Non hanno gli occhi, e la pelle ormai marcia ricopre a brandelli anche le orbite.
Si muovono. SI MUOVONO.
Le loro grida raccapriccianti riempiono l'aria, facendomi vibrare le ossa, mentre si contorcono orribilmente. Uno di loro mi afferra.
Le loro mani fanno male.
Le loro risate sguaiate riecheggiano nella cella mentre mi umiliano.
Le lacrime le ho finite, e la voce anche.
Mi vogliono.
Mi toccano.
Non voglio.
NON VOGLIO!
Rufy lo spinge via con forza, e mi prende al volo mentre crollo.
Un suono strano sta riecheggiando per i corridoi. Mi rendo conto che proviene da me solo dopo qualche secondo.
Mi rannicchio contro di lui. Sto gridando. Sto piangendo. Non lo so.
I corpi sono a terra. Tutti. Divorati da fiamme nere.
Mi rendo conto che sono arrivati anche gli altri.
Mi sto graffiando il viso , le braccia, le gambe.
Mi ritrovo premuta contro il petto di Itachi senza neanche rendermene conto.
La testa mi esplode. Ero riuscita a metterli da parte,quei ricordi, ma eccoli di nuovo.
Perchè? PERCHE'?!
Le sue dita ruvide e affusolate mi accarezzano piano e la sua voce cerca di calmarmi.
Ho la nausea. La pelle brucia.
Mi dice che sono al sicuro. Che non succederà più. Che è tutto finito. Che non devo avere paura. Che mi proteggeranno.
Mi sento stupida, inutile, patetica.
Sento che è colpa mia. Tutta colpa mia. Irrimediabilmente colpa mia.
Cosa ci faccio qui?
Sto tremando. Non riesco ad alzarmi.
R:"Anna era solo uno scheletro!"
Scuoto la testa in preda ai singulti.
Quando quella cosa mi aveva toccata era come se avesse premuto un interruttore.
Acceso-Spento.
Ed io ero di nuovo lì. A Nemesis. Nella mia cella. Con...
R:"Anna non sei più in quel posto. Sei qui. Con noi. Tranquilla. Ti proteggo io!"
Mi sorride a trentadue denti, e mio malgrado gli sorrido debolmente anch'io.
I cunicoli sono stretti, non c'è luce, manca ossigeno.
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Anna
FanfictionI Mugiwara trovano una botte in mezzo al mare al cui interno vi è una ragazza: chi sarà? che cosa le sarà successo? e come reagirà la ciurma venendo a conoscenza della verità? (Questa è stata la mia primissima fanfiction che ho scritto, e che avevo...