Irina tornò da noi l’indomani mattina, proprio come ci aveva detto la notte appena passata prima di rientrare.
Erano le 9:00 del mattino, e Sanji aveva preparato nuovamente gli zaini per tutti.
Poiché Nami sosteneva che ci fosse il pericolo di venire attaccati, Brook restò di vedetta sulla nave e noi iniziammo a incamminarci dietro Irina .
La giornata era nuvolosa, ma Nami mi disse che non sarebbe piovuto; nessuno di noi aveva voglia di camminare nella foresta sotto il diluvio universale.
Itachi mi era sempre accanto, mentre Sasuke aveva stranamente legato con mia sorella, cosa alquanto insolita a sentire il parere del fratello.
La figura esile di Irina volteggiava graziosa dinnanzi a noi, guidandoci lungo sentieri scoscesi e ripide discese fra sassi e vegetazione dalla forma strana.
Sebbene fossimo in piena estate, nel punto in cui stavamo camminando vi erano solo intricati alberi, storti e rinsecchiti.
Irina ci disse di non toccarne i rami, perché “questi alberi sono coscienti, e non gli piace essere disturbati”.
Camminammo e camminammo, finché non arrivammo in una piccola radura nella foresta.
Era ormai pomeriggio, e sebbene vi fosse un caldo soffocante, al centro dello spiazzo erboso un focherello scoppiettava allegramente.
Accanto al piccolo falò,una sorta di nano.
Le orecchie appuntite e il corpo gracile, con un nasino all’insù e gli occhi vispi.
Aveva una barba lunghissima, bianca come la neve, e il corpo era coperto da una strana casacca che però non nascondeva i numerosi tatuaggi che gli ricoprivano il corpo.
Sembrava molto molto vecchio.
Appena si accorse della nostra presenza puntò gli occhi su di noi, mentre una strana luce gli attraversava lo sguardo .
T:”Oh ma che splendida sorpresa, mia cara! Luce mi aveva avvisato che saresti venuta con degli amici ma non mi aspettavo così presto! Si vede che sono ragazzi in gamba..”
I:”Anche per me è un piacere rivederti. Hanno faticato molto per prendere la fata Cristallo, anche se sono stati molto abili..”
T:”E immagino che l’abbiate portata , vero?”
N:”Si , eccola.”
E Nami tirò fuori la bottiglia di vetro con dentro la fatina, che si dibatteva come una forsennata nel tentativo di uscire.
Il nano si fece consegnare anche la pesantissima spada, che veniva trasportata da Rufy.
Tremotino sorrise, e si voltò verso una piccola caverna alle sue spalle.
T:” Dotum, Merkhr! Venite qui!”
Dall’apertura dopo qualche secondo uscirono delle strane creature: il corpo magrissimo verde oliva, orecchie lunghissime appuntite e grandi occhi neri.
Camminavano appoggiandosi sui palmi delle mani e sulla pianta dei piedi, senza assumere una postura eretta.
T:”Prendete la spada e alla fata staccatele le ali. Il resto potete mangiarlo. Mi raccomando però di fare attenzione alle ali, che non si rovinino! Tra qualche minuto arrivo.”
I due si avvicinarono a Nami , che con una certa diffidenza consegnò loro la fata in bottiglia e la spada.
Rientrarono poi nella grotta e dopo qualche secondo si sentì un rumore agghiacciante, fortissimo.
Impossibile che fosse stato provocato dalla bottiglia.
Fu come se un’intera cristalleria cadesse in frantumi, mentre tante unghie graffiavano una lavagna invisibile.
Poi silenzio.
Tremotino ci disse di aspettarlo lì, che ci sarebbe voluto un po’.
*
Finalmente lo vedemmo uscire, trasportando la spada.
Ora non sembrava più fatta di oro puro ma di cristallo, e sebbene fosse ormai sera inoltrata e non vi fosse luna, brillava di riflessi arcobaleno.
Ora era leggerissima, ci disse, e la lama era indistruttibile.
Prima di andarcene consegnò a ognuno di noi una collana, dicendoci di indossarla e di non toglierla mai, neanche per dormire.
E poi ci salutò, dicendoci che “Le cose non sono mai come appaiono”.
*
Irina ci accompagnò nuovamente alla nave e ci salutò.
Rufy voleva andare a sistemare Marquise ma Irina gli disse che il giorno seguente Luce li avrebbe portati nuovamente dalla Strega in modo tale da riuscire a uccidere marquise e a liberare Emilia.
Prima che le chiedessimo altre spiegazioni era già sparita, lasciando dietro di sé solo una gran luce.
STAI LEGGENDO
Anna
FanfictionI Mugiwara trovano una botte in mezzo al mare al cui interno vi è una ragazza: chi sarà? che cosa le sarà successo? e come reagirà la ciurma venendo a conoscenza della verità? (Questa è stata la mia primissima fanfiction che ho scritto, e che avevo...