Non so chi sparse la voce. Probabilmente furono Elisa e Leah.
Sta di fatto che, da quel giorno, ricevetti centinaia di messaggi anonimi in cui mi chiedevano consiglio riguardo al loro orientamento sessuale, talvolta chiamandomi "consigliera di orientamenti" (con mio grande disappunto).
Per lo più rispondevo in maniera annoiata, ma ad un certo punto un messaggio mi colpì.
Sono sempre stata etero, ma ultimamente mi sono resa conto che il ragazzo che mi piace non mi piace più e le immagini degli attori non mi fanno effetto, e stare in banco con la mia migliore amica mi fa sentire strana. Non mi capisco più, è tutto un casino. Cosa sono?
Ci pensai a lungo, poi risposi.
Forse sei lesbica e te ne stai rendendo conto solo adesso. Oppure sei abrosessuale, ovvero il tuo orientamento sessuale cambia molto spesso
Il giorno dopo, a scuola, feci molta attenzione alle occhiate e ai gesti tra le compagne di banco.
Individuai quasi subito la ragazza di ieri.
Anna.
Diamine, sono io che ho i superpoteri o quando qualcuno si innamora è palese?
Dai, gente, almeno provateci a nascondere i vostri sentimenti!
Ah, da quando Elisa aveva fatto coming out era passato un mese, mese in cui Elisa si era spostata vicino a Leah (sospettavo stessero insieme, ma non ne avevo ancora le prove certe) e Francy si era spostata da Leah a me.
Com'era essere in banco con lei? Be', era simpatica, ma aveva la pessima abitudine di scarabocchiare il banco con le iniziali delle sue crush e di parlarmi dei suoi problemi, dando per scontato che me ne importasse qualcosa.
Sospettavo invece che Matteo si fosse pentito amaramente di ciò che aveva detto. Se ne stava sempre con la testa china sul banco, con aria mortificata.
In ogni caso, Anna e Emily si lanciavano delle occhiate così palesi da darmi il nervoso.
Sospirai, cercando di calmarmi e di ascoltare Francy che mi parlava della sua nuova fiamma, nonostante non me ne fregasse assolutamente nulla.
Chiamatemi insensibile, ma le persone che non danno così tanto peso a due semplici parole, "ti amo", mi danno sui nervi.
So che nel caso di Anna e Emily era più complicato, in quanto sarebbe stato anche ammettere di non essere """normale""", ma farsi tutti questi problemi è una cosa che, sinceramente, dal profondo del cuore, mi da sui nervi.
Perché essere così ansiosi? Siamo esseri umani, la propria crush non è un alieno o un mostro. È una persona, con braccia, gambe, cuore e sentimenti e commette una buona dose di errori, esattamente come me e te.
Comunque, quando arrivò l'insegnante di matematica e iniziò la giornata di scuola. Evviva.
A ricreazione, presi da parte Anna.
-devi dirglielo- dissi, per poi, alla sua espressione stupita, aggiungere sbuffando -ad Emily. Devi dirle quello che provi.
-ecco io non... non capisco di cosa tu stia parlando- balbettò lei arrossendo.
Alzai gli occhi al cielo.
-ti prego. Siete la cosa più palese al mondo. Siete entrambe cotte l'una dell'altra, basta che ve lo diciate.
Anna abbassò lo sguardo, per poi rialzarlo.
-pensi che io le piaccia?- chiese illuminandosi.
Mi schiaffai la mano in faccia.
-ma certo!
-senti... prima ho bisogno di chiedere a Emily cosa ne pensa di... sì, insomma, delle lesbiche. Voglio essere sicura che non mi detesti per... quello- detto questo, mi prese per il braccio e mi trascinò fuori dalla classe, da Emily.
-ehi!- la salutò -sai, Alice mi ha appena confessato di essere lesb...
-non sono lesbica!- esclamai, forse a voce troppo alto -una mia amica lo è- questo, almeno, era vero.
-ah. Okay- rispose Emily.
-e...? Cosa ne pensi?- chiese Anna in ansia.
-affari suoi. Non so neanche chi sia- Emily fece spallucce -se è felice, buon per lei.
-e se... se ti dicessi che io sono lesbica?- sussurrò Anna.
Calò un silenzio decisamente imbarazzante.
-ehm... io andrei- cercai di andarmene, ma Anna mi trattenne.
Devo ricordarmi di questo momento la prossima volta che mi chiederò come sarebbe essere innamorati: decisamente imbarazzante.
Ma quanto dura la ricreazione? Dopo un tempo che sembrò infinito, Emily trascinò Anna, e di conseguenza anche me, in bagno, fortunatamente deserto, e la spinse contro il muro, per poi baciarla.
Più in imbarazzo che mai, me ne andai lentamente e tornai in classe.Elisa e Leah, tenendosi per mano, mi vennero incontro.
-ehi- le salutai, ancora un po' scossa dalla scena di prima.
-allora? Come va la tua attività di Consigliera?- chiese Leah con un sorrisetto.
Sospirai.
-sapevo che siete state voi due.
Elisa fece un gran sorriso.
-direi che, dopo quello che abbiamo visto di Emily e Anna, stai facendo un buon lavoro.
-prima o poi mi farò pagare per questo- commentai prima di tornare al mio posto.
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Una classe... arcobaleno!
Short StorySono sempre stata dell'opinione che niente è come sembra, e che ogni persona nasconde dentro di sé un piccolo universo di segreti, dubbi e certezze inimmaginabili. Credo anche che, bene o male, le coincidenze e la fortuna esistano, anche se tutti i...