Avete presente quella sensazione di smarrimento e disperazione che vi assale quando vi crolla il mondo addosso? Si può pensare che non ci si possa abituare a qualcosa del genere.
Secondo me invece sì.
La mia compagna di banco ne era la prova schiacciante.
Francesca, detta da tutti Francy, ne era la prova.
È quel tipo di persona che si innamora di continuo, avete presente no? Quelle che ci mettono poco, davvero poco, ad affezionarsi a qualcuno e a innamorarsene perdutamente, un qualcosa che personalmente non riesco ancora a comprendere.
Ma non è questo il problema: è pieno di persone così, e confidavo prima o poi avrebbe trovato qualcuno che la meritasse.
No, il problema è che ci impiega ancora meno tempo a smettere di amare qualcuno. Lo schema era sempre lo stesso: si innamorava di un ragazzo, rompeva le palle per diverso tempo, giorni, settimane o addirittura mesi, a noi povere anime su quanto fosse bello, figo e perfetto, finalmente ci si fidanzava e...
E dopo pochi giorni si lamentava subito che non le piacesse più, e noi, in quanto sue amiche, avremmo dovuto aiutarla a lasciarlo. La sua ultima conquista? Uno gnomo fattone di nome Adam, che personalmente odiavo.
Dopo due giorni, solo due santissimi giorni cazzo, ricevetti una videochiamata di gruppo con Emily, Leah e Francy. Così, mi ritrovai stravaccata sulla sedia, i piedi posati con molta eleganza (notare il sarcasmo) sulla scrivania, e il telefono in qualche modo in equilibrio sulle gambe distese, a cercare di calmare un'isterica Francy. Come non mi cadde il telefono? Mistero della fede.
In ogni caso, la storia era sempre la stessa: Adam non le piaceva più e non sapeva come sistemare la cosa.
Ecco, una cosa che la dice lunga su Francy è proprio questa: non ha detto "come lasciarlo", ma "come sistemare la cosa". Non voleva ferire l'altro, era convinta di avere qualcosa che non andasse da sistemare.
Tutto ciò mi ricordava qualcosa...
-se non ti piace più diglielo e fine. Non è carino prendere in giro la gente: sii onesta e fine- Leah intervenne, interrompendo i miei pensieri.
-sì ma... mi dispiace...
-non è che tu ci possa fare molto: se non ti piace, non ti piace e fine- concordò Emily, e Anna, affianco a lei, annuì.
-non so... non vorrei ferirlo.
-prova a dargli una seconda chance- suggerii, anche se odiavo quel tipo ed era l'ultima cosa che volevo dirle.
La verità è che Francesca mi ricordava moltissimo me stessa qualche anno prima. Forse dovrei raccontarvelo.
Penso di aver sempre saputo di essere asessuale, fin da piccola notai subito che, mentre intorno a me i miei compagni si fidanzavano e si prendevano cotte per l'uno o per l'altra, io non provavo niente, ma accettarlo è tutt'altro paio di maniche.
Crescendo, provai a parlarne con i miei amici più stretti, ma tutti mi rifilarono la solita storia del "nOn HaI tRoVaTo La PeRsOnA gIuStA", che è una delle più grandi cazzate che l'umanità abbia mai inventato: il principe azzurro non esiste, lo vogliamo capire o no? È solo una cazzata sessista e omofoba da ogni punto di vista. Ma comunque, rimasi così per anni ad aspettare questo fantomatico principe. La prima volta che mi imbattei nella parola "asessuale" stavo guardando la seconda stagione di Sex Education. Senza spoilerare niente, vi basti sapere che in un episodio una ragazza si lamenta di non provare niente e non voler fare sesso con nessuno. Mi ci sono rivista subito. Con l'arrivo dell'adolescenza il dubbio si era intensificato, e lì per lì ho pensato di avere qualcosa che non andasse, e ho perso mesi e mesi prima di capire, grazie a Sex Education appunto, che in realtà non c'è niente di cui vergognarsi nell'essere asessuali e che anzi, è una cosa normalissima.
Francesca aveva qualcosa... una sorta di aura di negazione e incomprensione che trasudava in ogni parola che pronunciava (che termini ricercati, si nota che ho fatto da poco un tema e ho dovuto fingermi acculturata?)
Comunque, dopo un'oretta di chiamata a parlare del più e del meno, alla fine chiudemmo. Dopo pochi minuti, decisi di scrivere a Francesca, chiendole se avesse qualche problema di cui volesse parlare. Quella rispose di no.
Oh, povera, era ancora alla fase di negazione.La settimana dopo, lei e Adam ruppero. In quanto sua compagna di banco, mi stavo già preparando a sorbirmi le lamentele di Francy tutta la mattina, invece non ne fece parola, anzi, mi sembrava piuttosto tranquilla a riguardo, quasi... sollevata.
-va tutto bene?- domandai cautamente.
-sì, grazie- rispose quella candidamente, per poi riprendere a ripassare storia.
Inarcai un sopracciglio, ma decisi di lasciar perdere.Due settimane dopo, una settimana prima delle vacanze di Pasqua, Francy mi prese da parte durante la ricreazione.
-senti, uhm... ecco io...
-ti è venuto il dubbio di non essere etero?- le andai incontro, rassegnata. Nell'ultimo mese, mi avevano chiesto consiglio qualcosa come una decina di persone, anche di altre scuole, di cui tre della mia classe: Beatrice, bisessuale; Michele,ormai fidanzato ufficialmente con Simone, bisessuale; e Emily, anche lei fidanzata con Anna, pansessuale. Ormai ero abituata.
-be', sì. Non so, non mi piacciono le ragazze o le persone non binary, però...
-...ogni volta che ti piace qualcuno la cotta ti passa appena ti ci fidanzi.
-esatto.
-potrebbe essere una forma di aromanticismo. Si chiama lithromanticismo, ed è il semplice desiderio platonico, che spesso scompare quando l'attenzione è ricambiata.
-...eh?
-provi solo attrazione platonica, cioé ti limiti ad amare una persona da lontano, niente di più. E quando questa ricambia, ti passa la cotta.
-ah.
-è una forma di aromanticismo. Benvenuta nel club degli ace.
-ma non sono asessuale.
-sei in parte aromantica però. Quindi, benvenuta nel club!
In quel momento, suonò la campanella, e me ne tornai in classe, dandole il tempo di digerire la scoperta.
Mi dispiaceva essere stata diretta, ma sono per la politica "via il dente, via il dolore"
Meglio dirle subito le cose. Sarò crudele, ma almeno sono onesta.Angolo autrice:
EBBENE SÌ.
Sono tornata.
Dopo oltre un anno ma sono tornata!
Perdonate l'attesa, ma mi ero bloccata e solo oggi, dopo tanto tempo, sono riuscita a scrivere qualcosa che mi soddisfacesse.
Con tutto il discorso della quarantena poi, sto cercando di pubblicare il più possibile, così da tenere compagnia, nel mio piccolo, a più persone.
Be', che dire? Non so quando arriverà un nuovo aggiornamento (conoscendomi, penso ci vorrà un po') ma ehi, intanto ho pubblicato qualcosa!
Alla prossima
~Daly
STAI LEGGENDO
Una classe... arcobaleno!
ContoSono sempre stata dell'opinione che niente è come sembra, e che ogni persona nasconde dentro di sé un piccolo universo di segreti, dubbi e certezze inimmaginabili. Credo anche che, bene o male, le coincidenze e la fortuna esistano, anche se tutti i...