La mattina seguente, Luke e Jadee si svegliarono molto presto. Alle 7 e 30 erano già pronti per la gita allo zoo: il bimbo più piccolo indossava una tuta nera con la felpa grigia, perché fuori tirava un'arietta gelida, nonostante fosse già giugno; il sedicenne, invece, indossava un paio di jeans blu e una maglia rossa, il rosso stava benissimo con i suoi occhi azzurri, in contrasto con il castano che veniva dai suoi capelli rasati. Entrambi, avevano gli occhi della madre.
Jadee entrò nella camera dei suoi genitori, per avvertirli dell'uscita. Intanto, Lukey (così lo chiamava il maggiore) lo aspettava all'entrata, con lo sguardo perso nel vuoto. Nel letto, c'era solo il padre, mentre Rita aveva probabilmente dormito fuori. Così lo avvertì velocemente della gita e lui lo congedò con un cenno della mano.
Passarono a casa di Ashton: una villetta niente male, dalle pareti rosa e molti fiori sui numerosi balconi. Ash li ha raggiunti subito dopo che suonarono, così sono partiti in fretta e furia.
Il paesaggio correva veloce vicino al finestrino e i due bimbi, sui sedili posteriori ne erano incantati. Lo
fissavano senza staccare gli occhi dallo stesso finestrino.
«Ti piace?» chiese Ashton con un sorriso che andava dall'orecchio sinistro all'orecchio destro, Lukey lo imitò con un sorriso davvero invidiabile, Peccato che lo mostra così poco pensò Ash.
Un anno prima, Ash vide per la prima volta il sorriso di Luke. Due ragazzi di terza elementare lo avevano preso per il colletto. Lui, zitto zitto, porgeva loro il sacchetto del pranzo, quando arrivò un bimbo cicciottello a cacciare i bulletti. Loro scapparono quando l'eroe li minacciò di raccontare tutto alla maestra più cattiva.
Così Lukey sorrise e lo guardò, e sorrise, e lo guardò ancora. Ashton ricambiò, poi gli restituì il pranzo. Quello di solo il primo salvataggio.
Parcheggiata l'auto, i tre ragazzi scesero, Jadee la chiuse quando una vocina timida lo riscosse.
«Ci sono i leoni, JJ?» chiese Luke in un sussurro. Ashton, che moriva dalla voglia di vedere un leone dal vivo, spalancò gli occhi verdi e si mise a battere le mani allegro quando Jadee annuì alla domanda del fratellino.
«Ma certo, ma fate attenzione: dicono che il cibo dello zoo non è molto buono, quindi potrebbero impazzire quando vedranno due stuzzichini come voi...» Chiuse la frase con un ghigno, prese le loro mani fra le sue e si incamminò con passo incerto verso quella che sembrava la biglietteria. Non era sicuro che lo fosse, perché sopra la casetta di legno c'era scritto il nome dello zoo Sidney Animals anzichè la scritta biglietteria.
Così comprò un biglietto adulti e due ridotti, per un costo complessivo di ben 30 dollari, una bella batosta per le sue tasche.
Jaden non era mai stato molto ricco, benchè mettesse molti soldi da parte i suoi genitori avevano sempre bisogno di prestiti e questo lo agitava. Dove lo spendevano?
Entrarono velocemente nello zoo. Potevano scegliere di seguire una guida, ma i bambini erano troppo agitati che già correvano di qua è di là, con il ragazzo che li rincorreva fingendosi un mostro che voleva mangiarli. Era un bel mostro, questo devo ammetterlo.
Quando raggiunsero una alta gabbia dalle sbarre lucide, quasi argentate, i bambini si fermarono incantati.
«È enorme!» esclamò Ash, aprendo le braccia fino a fare una sberla sul naso di Luke. Lui però non disse niente, si limitò a spostare la mano dell'amico e fissare il koala sull'albero nella gabbia.
Un koala molto attraente, secondo Jadee che lo fissava incantato. Ma cos'aveva di speciale, che erano tutti così presi da quegli occhi neri?
Cambiarono presto gabbia: dopo pochi passi si ritrovarono davanti a un enorme cubo di vetro pieno di foglie e piccolo tronchi d'albero.
Lentamente, qualcosa strisciò in mezzo al fogliame del colore dell'autunno e i due bambini appiccicarono i palmi delle mani al vetro. Piano piano, da quel mucchio di foglie uscì un...
«Pitone!» urlò Ash preso dal l'eccitazione. Luke sorrise e incominciò a saltellare fissando il rettile.
Secondo Luke era lungo almeno tre chilometri e aveva delle zanne che avrebbero potuto mangiare anche suo papà, che era decisamente troppo grasso per essere mangiato perfino da uno squalo.
Luke si chiese perché quel rettile non fosse ancora scappato. Insomma, non ci vuole molto a rompere un vetro, ma forse quello non era un vetro abbastanza fragile.
Si spostarono in un'altro cubo di vetro, su cui vi erano molti alberelli e cespugli. A svolazzare tra un ramo e l'altro c'erano tre bellissimi pappagalli, tutti diversi. Uno aveva il petto rosso fuoco con una specie di collare di piume verde, mentre un altro era giallo con le ali rossicce e il viso arancione. Il terzo, il più bello, aveva le ali di tutti i colori, la coda e il viso gialli e tutto il resto del corpo blu elettrico. Tutti e tre, avevano alla zampa color ocra una cavigliera su cui vi era il numero di riconoscimento.
Dopo aver contemplato a sufficienza i pappagalli, Ash si girò verso il più grande, gli afferrò la maglietta e cercò di attirare la sua attenzione, «Ci porti dalle tigri?» chiese con una vocina roca e acuta allo stesso tempo.
Luke annuì entusiasta e prese la mano di Ash, poi con un sorriso a trentadue denti riprese a correre verso un prato enorme, recintato da lastre di legno e, sopra al legno fino in cielo, si estendeva tutt'intorno una rete di ferro intrecciata, formava quadratini abbastanza grandi da farci passare un pugno. Jaden li raggiunse subito.
Fin da subito, non videro nulla all'interno della recinzione, poi notarono una palla di piume, con piccole ali, due lunghissime gambe rosa come il collo, lungo, secondo Luke, almeno cento metri, fino a scorgere un becco appuntito.
«Quello cos'è?» chiese Ashton Irwin, indicando l'animale. Prima di rispondere, Jadee controllò su un cartello di legno con tutte le indicazioni e le informazioni di quello strano volatile.
«Uno struzzo» disse una voce femminile alle loro spalle.
Ecco a voi il vero primo capitolo di Connect, che come sapete è il prequel di Disconnect. Spero vi sia piaciuto! Commentate con i vostri pareri, con ciò
che vi aspettate da questa storia che spero continuerete a seguire. :)
Ora, vi invito a leggere DARKNESS e NASHVILLE, due storie che sto scrivendo con tutta la passione che metto in questa.
NASHVILLE parla di Luke, un ragazzo salvato dalla leucemia che incontra Billity, una ragazza con un raro cancro al cervello.
DARKNESS si basa sulle gang del Bronx in continuo contrasto e su un ragazzo, Drew Bieber, che svelerà la vera natura della protagonista, Evelyn Gragory.
Scrivetemi pure in chat privata, sarò lieta di scambiare due chiacchiere con voi! Vi voglio bene,
bacioni :3
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Connect
FanfictionLuke è un bambino di otto anni. Ha una vita difficile, per un bimbo così piccolo. Ama leggere e crede follemente nell'amore. Nell'amore fraterno con Jaden, che odia il proprio nome perché «Sa di femmina». Nell'amore fra migliori amici con Ashton, u...